venerdì 6 febbraio 2015

Canzoni travisate, il dramma (??)

Personalmente ritengo di avere una discreta memoria anche se, purtroppo non funziona esattamente come vorrei. E pur non essendo certo un Pico della Mirandola dal punto di vista della memorizzazione di film e vaccate goliardiche, direi che non mi posso lamentare. Anzi.
Il dramma però è che questa mia capacità alle volte mi si ritorce contro...e non penso di essere nemmeno l'unico a vivere codesto dramma nel mondo. 
Là fuori, lo so, ci sono altri come me...
Tra le altre cose, sono anche un assiduo ascoltatore di Radio DeeJay, soprattutto tra le 8 e le 9 di mattina (anche se non posso non negare che mi concedo pure qualche Pinocchio e Cordialmente...) quando le frequenze dell'emittente sono assoggettate al volere del Trio Medusa, tre loschi figuri colpevoli di scatenarmi risate convulse mentre sto alla guida della mia autovettura. 
Ordunque, tra le mefistofeliche trovate del trio ci stanno le ormai notissime Canzoni Travisate. E se non sapete di cosa sto parlando, beh, mi sa che il resto di questo mio infimo post non possegga mola attrattiva ai vostri occhi. Eventualmente potreste trovare di maggior gradimento investire il vostro tempo con ben altre faccende, tipo vedere questo video
In caso contrario, continuate pure.
Dicevamo,le canzoni travisate. Se da un lato queste sviste/perle di goliardia musicale mi risultano simpatiche e mi divertono assai - tra l'altro io pure sono colpevole di aver segnalato un paio di travisate con Be Lucky dei The Who e Hideaway di Kiesza - presentano come rovescio della medaglia il fatto di rovinare l'esperienza di ascolto. 
Soprattutto se si possiede anche una discreta memoria per le vaccate come accennavo io.

Va a finire che l'ascolto di musiche, anche capolavori intramontabili ovviamente, che possiedono al loro interno espressioni travisate, mi si focalizza sulla ricerca di suddette frasi ambigue. Siano queste le minacce a Sisto di Sovizzo oppure rivelazioni su Giovanardi dentro a Space Robot oppure la rabbia di qualche gruppo metal che consiglia di scordarsi del caffè...va a finire che l'attenzione, durante l'ascolto, mi si focalizza su quelle specifiche frasi, Parole, battute, espressioni che anche a distanza di tempo continuo a ricordare. Mentre per fare la spesa, o mi appunto le cose da prendere o sono spacciato. Sad, but true :-(
Ed ecco allora che anche a zonzo per centri commerciali con la morosa, mentre lei cerca e prova scarpe e nell'attesa, pian piano, cedi al fascino oscuro della musica pop trasmessa nei negozi, finisce che ti trovi a storpiare On top of the world degli Imagine Dragons canticchiando "voglio ritrovare sentimenti e vacche, me dicono che so ciociaro" contento di possedere una simile conoscenza.
Ancora meglio se poi, mentre sorseggi spritz e prosecco a un happy hour con gli amici, e in sottofondo il dj si sbizzarrisce con musica anni 80, all'improvviso percepisci un tremito, poche note, quella sonorità. Sai che è lei. Funkytown dei Lipps Inc.. Cerchi di non badarci, di concentrarti su altro, magari su discorsi seri intavolati in quel momento. Ma l'apparato uditivo possiede regole tutte sue. Come la capacità squisitamente umana di assegnare la giusta priorità agli eventi che accadono tutt'attorno. Per cui, vai di sorrisetti e un po' di sana e personale ilarità nel canticchiare "caro amico mio culattone aspettami" su note che potrebbero gareggiare con le sinfonie che facevano da accompagnamento a certi videogames dell'epoca.
E che dire del mio personale fermo immagine in quel chioschetto di Montjuïc, a Barcellona. Il tizio mi guarda con i panini che ho ordinato, li tiene in mano nel tentativo di passarmi tali preziose cibagioni. Ma io resto immobile. Concentrato, divertito, col sorriso di chi ha afferrato una verità tutta sua. In realtà si era circa a 1 minuto e 20 di Don't Stop 'Til You Get Enough e dai meandri della memoria emergeva solo quel profondo e ossessivo quesito che lo stesso Michael Jackson nonchè il paninaro catalano di cui prima si ponevano: "Ehi, tipo, tutto a posto?"



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