domenica 1 febbraio 2015

Pensiamoci su

In questi giorni stavo pensando a come, nella consueta divulgazione di notizie da parte dei media tradizionali non siano poi tanto scontati rimandi a eventi del passato o considerazioni, circa il medesimo fatto esaminandolo da angolazioni diverse. Niente di nuovo sotto il sole, lo so, ma mi andava di condividere alcune considerazioni.
Pensiamo al 27 gennaio appena trascorso, il giorno della memoria in cui si commemorano le vittime dell'Olocausto. Pensiamo a quella frase di Pietro Grasso detta ad Auschwitz, alla presenza dei vertici istituzionali di oltre 40 paesi: "la memoria da sola non basta, deve essere come un spillo nel cervello che ti costringe ad essere coerente e concreto" (vedi link). 
Frase importante, forte, che Grasso ha espresso in vece di presidente supplente della Repubblica Italiana, essendo lui Presidente del Senato. Pensate ora per un momento a cosa sarebbe accaduto se avesse avuto l'influenza o qualche problema che gli impedisse di presenziare e che al posto suo ci fosse stato invece il vice-presidente del Senato: provate solo a immaginare cosa avrebbe potuto dire LUI (vedi foto a lato) in una circostanza del genere. Che ci crediate o no, Maurizio Gasparri è il Vice Presidente del Senato Italiano.
Oppure pensiamo a tutta la vicenda di Charlie Hebdo, all'attentato, alla mobilitazione per difendere la libertà di espressione e condannare la violenza e il terrorismo. Il tutto, speculandoci sopra. Al di là che non entro in merito alla produzione della rivista in questione, che sinceramente non conoscevo ma che risulta quanto mai discutibile, mi son meravigliato della rapida presa di posizione di media e personalità politiche. Forse prima valeva la pena approfondire la questione, giusto per inquadrarla al di là del mero bilancio di vite umane. 
Ma ancor di più mi ha dato da pensare la prontezza con cui tutti siano stati rapidi e pronti a schierarsi in favore della libertà di espressione e di satira.
Poi ho ripensato all'editto Bulgaro emesso dall'Altissimo con il quale si sanciva la NON libertà di espressione attraverso la televisione di personalità quali Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. Personaggi a cui si affiancavano poi Beppe Grillo (che già da tempo era stato estromesso dal sistema comunicativo italiano) e altri comici-pensatori della scena italiana. Solo che, a memoria, non ho ricordi di una medesima reazione da parte del grande popolo italico. Nemmeno le proiezioni di film-docimentari come Viva Zapatero di Sabina Guzzanti o Videocracy di Erik Gandini  avevano poi tanto scatenato mobilitazioni simili a quelle verificatesi con Charlie Hebdo. Forse si sarebbe arrivati a tanto se Ricci avesse effettivamente tolto le veline da Striscia la Notizia ...

Vero anche che non c'erano di mezzo morti e attentati, ma se il principio di base - ovvero la difesa della libertà di espressione - è il medesimo allora le reazioni sono state differenti.
Un po' come accade quando, nel parlare di politica, se si accenna al Movimento 5 Stelle la gente ti incalza subito "e cosa hanno fatto in questi mesi?". Ma la medesima ferma veemenza non si applica a qualcuno che è salito al potere in modo limpido e trasparente circa un anno fa con uno slogan del tipo "una riforma al mese" ma che ora, a distanza di un anno, nonostante le tanto decantate rivoluzioni copernicane, i conti non tornano comunque. Ancora peggio se la domanda fa riferimento a personaggi politici che ci hanno portato fin qui e che ancora siedono e comandano dentro e fuori dagli organi istituzionali.
In compenso abbiamo un nuovo presidente, tra l'altro un giovanotto in confronto all'uscente Napolitano ri-eletto nel 2013. Che poi, mi domando, come mai Mattarella non era candidabile e votabile nel 2013? Ma nessun giornalista se lo chiede mi sa, così come nessuno mi spiega perchè sulla proposta del M5S per Imposimato nessuno ha speso manco 1 secondo di servizio tv. Diversamente non ho capito cosa voleva votare Forza Italia visto che qua e là si legge che Mattarella poteva andare bene, qua e là si legge che non poteva andare bene, che le schede bianche erano le loro e via dicendo. 
Confido comunque che questo nuovo presidente si riveli davvero una buona scelta anche se preferirei la smettessero di parlarne indicandolo come "uomo d'onore". E' un'espressione che reputo ambigua, come quando pubblicizzano un medicinale esaltando le proprietà guaritrici ma chiudendo la reclam con la voce dell'uomo più veloce del mondo che ricorda "può avere effetti indesiderati anche gravi".
Comunque, lo confesso, la mia preferenza andava ad un tizio come Dwayne Elizondo Rugiada di Montagna Herbert Camacho del film Idiocracy: probabilmente con lui sì che qualche cambiamento sarebbe realmente avvenuto.
O semplicemente ci sarebbero state reazioni diverse a quelle simpatiche quisquilie squisitamente italiane che capitano, scandalizzano, e poi scompaiono nel nulla. Vedi lo scandalo di Mafia Capitale. Oppure quello per l'expo: l'anno scorso pareva fossimo presi malaccio assai con i lavori. Ma sono sicuro che per maggio sarà tutto a posto. E che non andrà a finire come con Genova 92 dove, parrebbe, a fronte di 45 miliardi spesi  ne abbiamo incassati ben 13. Non male per rilanciare l'economia in un periodo di forte crisi che, stando a quello che da anni ci ripetono, l'anno prossimo finisce. E che non è mai questo, il prossimo.
Sia mai che si faccia un consuntivo o un confronto con qualcosa accaduto più di tre giorni fa :-(






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