In questi giorni ho avuto modo di vedere l'ennesimo filmone sui Vampiri : "30 giorni di buio".
Diciamocelo, non è del tutto malvagio. Però pensavo un po' meglio, soprattutto nel finale (dove si son buttati in vacca alla grande a mio avviso...anche se lo spunto romantico c'è ed è da premiare).
La trama in breve: in un remoto villaggio dell'Alaska arriva quel simpatico periodo dell'anno in cui il sole non compare in cielo per 30 giorni. Ecco allora che un manipolo di vampiri, spuntati
da non so dove, decide di far strage e di seminare il panico. Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere?
Per carità, l'idea alla base del tutto può anche aver senso così come è anche abbastanza verosimile quel che accade. Tuttavia, dico io, perchè diamine da qualche anno a sta parte la figura del vampiro è divenuta qualcosa di brutale e basta? Che fine hanno fatto i nosferatu stile Dracula di Bram Stoker oppure i personaggi de "Intervista col vampiro"? Possibile che nessun vampiro che al giorno d'oggi voglia fare una comparsata in un film possa avere un briciolo di fascino e decenza? Per dire, i non morti del film in questione se ne stanno tutto il tempo imbrattati di sangue. Forse scalda...anche perchè in Alaska non è che faccia poi così caldo.
Cioè, o mi son perso qualcosa, ma negli ultimi tempi davvero mi pare che la figura del vampiro nei film sia cambiata molto. Da essere maledetto e fascinoso, condannato, si è passati a creature sanguinarie e stupide, incapaci di parlare, al più di urlare e mugugnare cattiveria. E questo non lo sopporto.
Ad ogni modo vabbè, per fortuna che ho altri riferimenti vampireschi con cui consolarmi, ad esempio Alucard di Hellsing ^_^
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