Titolo: Battlestar galactica - Prima stagione
Anno: 2004/2005
Numero episodi: 13
Genere: fantascienza
La trama in breve: (attenzione, contiene spoiler!)
Dopo lo sterminio cylone, la razza umana consta di soli 49.998 sopravvissuti. Il Comandante William Adamo guida la Flotta Coloniale a bordo del Galactica, unica astronave militare salvatasi dall'attacco alle Dodici Colonie, mentre Laura Roslin assume la difficile carica di Presidente presso il Colonial One. Insieme guidano l'umanità verso una nuova casa, la leggendaria tredicesima colonia nota come Terra. La Flotta è sottoposta a continui attacchi da parte dei Cyloni, e fatica a restare unita dopo ogni salto. I piloti di Viper, tra i quali spicca il Tenente Kara "Scorpion" Thrace, sono sotto il comando di Lee Adamo, figlio del Comandante. Lo scienziato Gaius Baltar, il responsabile dell'attacco cylone, è anch'egli a bordo della Flotta e tenta di conquistare la fiducia dei piani alti costruendo un congegno in grado di rilevare la natura di un cylone umanoide.
Foto di gruppo per i personaggi protagonisti della serie |
Allo stesso tempo inizia ad avere visioni del cylone che lo sedusse su Caprica, Numero Sei, che sostiene di essere un angelo di Dio. Il Tenente Sharon "Boomer" Valerii scopre di essere una copia dormiente del Numero Otto e tenta di uccidere William Adamo. Nel frattempo, Scorpion si reca a Caprica per recuperare la Freccia di Apollo, un antico manufatto che secondo le Scritture aprirebbe le porte della Tomba di Atena, luogo mistico che aiuterebbe l'umanità a trovare la rotta verso la Terra. Sul pianeta si unisce a Karl Agathon, che ha vissuto gli ultimi mesi con una copia del Numero Otto credendo che questa fosse Boomer, e a Samuel Anders, leader della Resistenza. (fonte wikipedia)
Il mio commento:
Essere acciaccati ha, tutto sommato, i suoi vantaggi... per lo meno, son riuscito a concludere la visione della prima stagione di Battlestar Galactica. Per esser precisi, della serie proposta a partire dal 2004, remake di quanto a suo tempo proposto nel 1979.
Senza dubbio si tratta di un'opera interessante e complessa, fantascienza "seria" diciamo così, meno fracassona e frivola rispetto ad altre produzioni a cui il cinema hollywoodiano, magari, ci ha abituato.
Gli effetti speciali ci sono, e pure di buon livello considerando che stiamo parlando del 2004, ma non rappresentano il fulcro della serie né l'escamotage per irretire il pubblico senza però narrare alcunché di originale o di approfondito.
Il comandante Adama, ossia Edward James Olmos |
Battlestar Galactica invece vive di episodi che, lentamente magari, vanno a delineare un vero e proprio universo, cercando anche di portare avanti uno sviluppo corale sia delle vicende che dei personaggi. Per lo più, ad esempio, seguiamo quanto avviene a bordo delle navi dei superstiti, ma di tanto in tanto ci spostiamo a curiosare cosa avviene su Caprica, una delle 12 colonie. La sceneggiatura della serie non è certamente qualcosa di banale da sintetizzare e gestire ma tutto sommato, per quanto ho potuto vedere sinora, gli autori sono riusciti a concedere spazio a molti dei personaggi della serie e a delinearne carattere e ruolo. Ovviamente l'insistenza su alcuni di questi è particolarmente alta ma è apprezzabile lo sforzo di non scordarsi degli altri o, comunque, di definire intrecci e sotto-trame. Ben altra cosa rispetto a quanto visto in Star Wars, per dire, dove l'impostazione da blockbuster la fa da padrone e, necessariamente, viene meno la caratterizzazione dei personaggi proposti. Quelli di Battlestar Galactica non sono quindi bidimensionali o stereotipati, tutt'altro sono "persone" calate in un contesto limite, ovvero cercare di sopravvivere dopo lo sterminio della razza umana operato dai Cylon.
Lee Adama e Scorpion...che ci sia del tenere tra loro due? |
Alcuni di loro, come dicevo, sono maggiormente caratterizzati come la presidente Laura Roslin (una donna!), il comandante William Adama (*), Kara "Scorpion" Thrace (che nella serie originale del 1979 era un maschio e come soprannome faceva StarBuck), Lee "Apollo" Adamo, Gaius Baltar, mentre altri risultano secondari ma ugualmente importanti e funzionali a porre in luce certe dinamiche e situazioni. Mi riferisco ad esempio al colonnello Saul Tigh (probabilmente uno dei miei personaggi preferiti), il Capo Galen Tyrol o Felix Gaeta. I cylon invece costituiscono un capitolo a sé in quanto presenti "più volte" essendo clonabili.
Per di più i personaggi della serie non sono statici, evolvono, cambiano, si trovano costretti a rivedere le proprie posizioni e il proprio modo di porsi anche in relazione a come procede la trama: basti pensare al dottor Gaius Baltar, probabilmente uno di quelli più delineati e spiazzanti, che da complice dello sterminio dell'umanità ne diviene quasi una guida, una personalità di spicco in grado di ricoprire la carica di vice-presidente delle colonie; oppure a Sharon "Boomer" Valerii, eroina capace di sbloccare certe situazioni critiche ma costretta a rinunciare alla propria relazione col "Capo" e, ancor di più, turbata dalla consapevolezza sempre più forte di non essere totalmente umana...
Qui invece non abbiamo dubbi... malgrado il nome imbarazzante Gaius non ne perde una. Di occasione. |
Un altro elemento che contraddistingue la serie è poi la concretezza che questa si sforza di mantenere: si è nello spazio profondo, in chissà quale futuro, ma la necessità di avere un governo, di soddisfare esigenze primarie quali sopravvivenza e rifornimenti (e non solo, eheh...) non vengono mai scordate. Soprattutto quando, a causa di agenti cylon all'opera, vengono perdute gran parte delle riserve idriche della flotta e più di 40000 persone rischiano di rimanere "a secco". Ok, è anche vero che per qualche strano motivo altre risorse tendono a non finire mai (come l'alcol, il cibo...) però, per quanto poco, c'è almeno il tentativo di concedere realismo a un'ambientazione fantascientifica nella quale disciplina marziale, dinamiche politiche, tresche amorose e slanci mistici si combinano alla perfezione. Il tutto con anche la presenza di una razza di androidi umanoidi che mirano a eliminare la razza umana e, al contempo, di guidarla e manovrarla. Non mi è ancora chiaro quale sia, in effetti, il fine ultimo dei cylon: nella prima puntata della serie perseguitano la flotta dei superstiti con incursioni programmatiche con cadenza di 33 minuti ma, mano a mano che la storia procede, sembrano sempre più attenti a "studiare" e mettere alla prova gli umani più che interessati al loro genocidio. E questo anche in relazione ai discorsi che Numero Otto e Numero Sei ogni tanti intavolano in materia di Dio e divinità varie.
Uno dei viper...uhm...eppure mi ricorda qualcosa...Luke, R2D2, voi che dite? |
Ovviamente, in tutto un simile contesto, le tematiche affrontate dalla serie si sprecano (abbiamo pure un presidente con un tumore, ergastolani e criminali da gestire, miti e leggende che parlano di una fantomatica Terra da trovare...) ma il tutto viene mediamente affrontato con discreta attenzione e serietà. Certo, qualche scivolone qua e là c'è pure, magari in relazione all'eccessiva facilità con cui talune situazioni vengono sbrogliate, ma tutto sommato perdonabile.
Per quanto riguarda l'aspetto visivo, pure qui la serie si difende bene, con un discreta cura dei dettagli, design di astronavi e cylon accattivanti, effetti di luce in occasione dei balzi nello spazio e, in generale, con una buona resa di ambienti cosmici e/o futuristici. Senza scordare, visto che si parla di aspetti visivi, che pure la scelta di certe attrici e attori non è stata casuale: Lee Adama (*) se ne sta sempre con i bicipiti in bella mostra, Numero Sei invece...beh...diciamo che è difficile ignorarla....
Un caccia cylon: praticamente si manovra come un robottone degli anime giapponesi... |
Nel complesso, quindi, quanto visto sinora - l'episodio pilota e questa prima stagione - mi ha convinto assai concedendomi un'introduzione al mondo di Battlestar Galactica che, con calma, continuerò a esplorare con le stagioni successive alla prima.
Ringrazio infine il buon Marco per la segnalazione di codesta serie.
Nota:
(*) per qualche strano motivo, da "Adama" della serie originale, nella versione italiana si è passati a "Adamo"
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