domenica 6 gennaio 2013

..:: Il cavaliere oscuro - Il ritorno (Dark Knight Rises) ::..

Titolo:  Il cavaliere oscuro - Il ritorno (Dark Knight Rises)
Regia: Christopher Nolan
Anno: 2012
Genere: azione, super-eroi
Cast: Christian Bale, Gary Oldman, Morgan Freeman, Michael Caine, Anne Hathaway, Tom Hardy, Christopher Judge, Adam Rodriguez, Massi Furlan, Rob Brown, Liam Neeson, Marion Cotillard, Juno Temple, Joseph Gordon-Levitt, Matthew Modine

La trama in breve:
Otto anni dopo la morte di Harvey Dent, Gotham è una città apparentemente pulita, ad eccezione della coscienza del commissario Gordon. Bruce Wayne vive ritirato, incapace di trovare un senso dopo la scomparsa di Rachel e il pensionamento di Batman. Glielo offre Bane, mercenario reso mostruoso da una maschera antidolorifica, che prima riduce la Wayne Enterprises in bancarotta e poi le soffia il segretissimo reattore nucleare convertendo il nucleo, pensato per produrre energia pulita, in un inarrestabile ordigno atomico. Mentre Bruce è rinchiuso in una prigione impossibile, con la schiena spezzata, Bane instaura a Gotham City una tirannia del proletariato che è un vero e proprio regime del terrore e affida il detonatore della bomba nelle mani di un cittadino misterioso.  (fonte mymovies)

Il mio commento:
Due geni a confronto, direi
Visto, finalmente!!! Erano mesi che lo attendevo e quale migliore occasione dell'inizio del nuovo anno per concedermi questo filmone? 
Son state due ore e quaranta minuti di intensa visione, gustate assai e assai. Mi è piaciuto, non lo nego. Uno spettacolo cinematografico che lascia il segno, emoziona, coinvolge, scalda l'animo del nerd che è in me.
Ma....ebbene sì, c'è un ma. 
Più di uno, in realtà.
Procediamo con ordine, però. 
In primis, non capisco perché geniali consulenti che si incaricano di tradurre il titolo dei film da lingue estere all'italiano debbano farlo sempre e solo durante sabba orgiastici e con la mente obnubilata da fiumi di assenzio. Ora, siamo nel 2013 e, fermo restando che non è necessario né obbligatorio "adattare i titoli" (del tipo, Oscar Wilde, come è stato tradotto? E Jurassic park? E Rocco invades Polland?), credo, la gente del reame italico sia quanto meno in grado di accettare un titolo in lingua originale. Soprattutto se viene proposto anche con l'intento di fornire chiavi di lettura e rimandi con quanto contenuto nel suddetto film. 
Il Batwing, utile contro il traffico...
Magari gli autori l'avevano scelto ammiccando al nuovo velivolo dell'uomo pipistrello, oppure in relazione a QUELL'evasione dal carcere di VatteLaPesca (India?) o ancora con riferimento al processo che porta Bruce Wayne/Batma a risollevarsi da una situazione di cupa desolazione o consapevole esilio. 
E invece no! Eccoti che i traduttori di cui prima, vanno a scrivere su tutti i poster: "Il cavaliere oscuro - Il ritorno". Che poi, e lo so che è andata così, Silvio B. si vede il film, si riconosce nel personaggio (bello, aitante, miliardario, lontano dalla scena politica, con un usurpatore semi-bionico che comanda in sua vece...) e decide di riprendere in mano lo scettro del potere e di ricandidarsi...ma porca vacca!!!

Poi, quegli otto anni di stacco dalla sconfitta del Joker e di Due Facce. In effetti ci sta un po' di stacco rispetto al film precedente. Posso comprendere pure il caro Bruce che se ne sta solo e in disparte a crogiolarsi nel dolore, finito nel fisico e nello spirito, distrutto per la morte dell'amata. Ci sta, ecco, e lo trovo pure plausibile. 
Perchè camuffarsi quando, per
rubare e farla franca, minimo
non si deve venir sgamati affatto?
Ma che dopo pochi minuti decida di svegliarsi e di punto in bianco, udite udite, dia prova di essere in grado di auto-miracolarsi annullando ogni problemino fisico che lo attanagliava (zoppica, per gli dei di Cobol, zoppica vistosamente!) e, ancor peggio, di dare sfoggio di una forma fisica di tutto rispetto nonostante anni di inedia, ecco...lo trovo quanto meno sospetto. E se poi basta trovarsi una donna per casa per dimenticarsi il perduto amor e darci dentro carnalmente, lasciandosi pure coinvolgere emotivamente le coincidenze iniziano a esser troppe.
Nel frattempo, mentre Bruce passa gli anni nella sua magione con l'unica compagnia del povero Alfred (schiavo fedele che gode pure del diritto alle ferie!), pur sperperando e perdendo finanze come niente fosse alla guida della Wayne Intergalactic e Affini, il suo amico Mr. Fox gli realizza/rispolvera pure un nuovo velivolo...tanto, in otto anni di totale inedia nel castello di famiglia, probabilmente trascorsi giocando a PES, il caro miliardario ha pure trovato il tempo di diventare un pilota di caccia, come no!
Batman con il suo nuovo costume.
Per fortuna che in 8 anni il caro
buon Bruce non è ingrassato di
un etto!
Faccio invece i miei complimenti all'agente Robin, volevo dire John Blake, l'unico cittadino di Gotham City che avendo a disposizione pochi indizi e un copione indovina a botta sicura l'identità di Batman. E non lo ricatta nemmeno.  
Mi fermo qui ma tutto questo conferma, in parte, quei MA di cui prima. Ovvero, in termini di assurdità, il film ne registri fin troppe che, a mio avviso, potevano esser evitate.
Così come - ma qua credo siano subentrate esigenze legate alla produzione - siano fin troppe le libertà che gli autori di questo ultimo capitolo della trilogia si siano concessi nel confezionare la storia e nel caratterizzare i personaggi. D'altra parte, si doveva pure chiudere il cerchio e mettere la parola FINE una volta per tutte a quanto iniziato con Batman Begins. (...ehi, perchè questo titolo non è stato tradotto??? Che diamine!!1)
Momento di raccoglimento
catartico per Mr. Bane
Ecco che in questo terzo capitolo tornano quei gran simpaticoni della Setta delle Ombre in moda da poter chiudere il ciclo narrativo proposto da Nolan. Non so quindi se la trama trovi corrispondenza nelle storie contenute nei fumetti della DC Comics né se il flashback di Miranda Tate e Bane sia stato inventato di sana pianta o abbia un minimo di riscontro. A naso, direi la prima delle due.
Fatto sta che, per quanto probabilmente violentato e stravolto, il cattivone impersonato da Tom Hardy mi ha fatto godere assai, pur senza maschera da luchadores e il Venom a conferirgli una potenza disumana. E' un figo, diciamocelo: è molto intelligente, è astuto, è un leader, sa stare in disparte quando serve ma sa anche impartire ordini che i suoi sottoposti eseguono naturalmente ("No, deve esserci anche uno di noi tra i rottami..." "Sì capo...ma io ho dato le dimissioni poco fa, per cui..." ), è un personaggio con una certa qual drammaticità e teatralità ma, soprattutto, è cazzuto, forte e brutale. E solo per questo merita di stare nell'olimpo degli dei di celluloide.
Ed eccolo mentre rapina Wall
ehm...Gotham Street
Non mi è ben chiaro il senso del piano escogitato assieme a Miranda Tate ma, pazienza...a modo suo ha vinto portando anarchia e sfacelo nella più fulgida città degli USA (..credo) mediante la pacata e velata minaccia di una deflagrazione nucleare. 
Diversamente da Bane, Catwoman non mi ha convinto più di tanto...forse, se prendevano una tipo Marika Fruscio e rivedevano il costumino, forse...
Al contrario, il signor Bale (azz, per una consonante rischiava di finire a fare il cattivo) invece mi è piaciuto ma, si sa, è un attore ormai avvezzo a regalare ottime interpretazioni (tra l'altro, prima o poi devo rivedermi Equilibrium). I personaggi che impersona sono entrambi molto vividi, mi riferisco a Bruce e Batman, entrambi votati al martirio, spacciati e, in un certo senso, degli eroi "finiti". Nonostante si faccia un mazzo tanto, sacrifichi praticamente tutto, in questo caso l'eroe finisce solamente per compiere gesti grandiosi bruciando la propria vita, salvando innumerevoli vite umane, sì, ma condannando se stesso a una sorta di oblio. E con la consapevolezza, pure, di aver salvato gente immeritevole che, nel momento del bisogno, ha saputo solamente cedere alla depravazione e alla violenza.  
Va che espressione intelligente
che ti sfodera il novello Robin
Esplosione nucleare del finale a parte, nel complesso comunque il film registra nella mia pagella un voto molto buono. Indubbiamente è ben orchestrato, di forte impatto (impressive, come direbbe qualcuno), con ottime sequenze (vedi le scene di lotta tra Batman e Bane, la parte iniziale, l'attacco a Gotham City, la prigionia di Bruce Wayne, la carica della polizia...), sostenuto da un buon cast, per di più pregno di vari spunti di riflessione e, soprattutto, molto godibile e mai noioso o pesante. C'è molto anche da ponderare e assimilare, a mio avviso, soprattutto considerando la maturazione che Bruce opera e che lo porta a "unire" in un unica entità le due anime che possiede, arrivando a "migliorare" Bruce Wayne per potenziare quel cavaliere oscuro che, da solo, non riuscirebbe a spuntarla contro Bane e la Setta delle Ombre. 
Credo però sia superfluo continuare a parlarne, comunque: è sufficiente vedere il film per avvertire la sensazione di esser di fonte a un ottimo prodotto pur, e ci tengo a sottolinearlo, farcito di discutibili e amene cazzate. Ma mai tante quanto quelle presenti nei film della Marvel Studios... :-P

Botte da orbi tra 3...2...1...fight!!!



2 commenti:

Marco ha detto...

Dopo anni di caz**e made in Marvel trovo che Nolan abbia stabilito un nuovo benchmark per quanto riguarda il genere.
Personalmente ho apprezzato di più il secondo capitolo, però anche dinnanzi al numero 3 levo il cappello.
Un Bruce Wayne vecchio, depresso e pieno di cicatrici; un villain "intelligente!!!" che non fa rimpiangere il compianto Heath Ledger (Tom Hardy, attore feticcio del regista, sugli scudi) e tanta, tanta disperazione.
Nolan prima che all'eroe fa del male all'uomo; lo denigra facendolo apparire inadeguato al compito ed ai tempi(ed è vero). Forse la parte migliore del film è proprio la fuga (è una prigione del Sudan veramente esistita). Mi è sembrata una redenzione ed una presa di coscienza. Batman/Wayne sa che questa è la sua ultima guerrilla, che vinca o perda lui sparirà.
Ah, gli ultimi 15 minuti li ha girati la Warner quando Nolan era ciucco. Per conto mio Robin/Joseph Gordon-Levitt è un personaggio inutile e forzato dall'inizio alla fine. Shame on him.

Leonardo Colombi ha detto...

Sudan...uhm...nel film però credo non la prigione si collochi esattamente nel continente nero. Ma poco importa.
In ogni caso concordo: con questa trilogia, Nolan ha fatto comunque un buon lavoro. Anni luce avanti rispetto ai fracassoni della Marvel.
Vedremo tra 3 anni che combineranno col reboot.