...solo non ricordo quale. Oggi, dopo un po' di tempo che non lo facevo, ho tentato di guardare un telegiornale. Il tg1 per l'esattezza. Niente, non ce l'ho fatta. Sinceramente non ricordo quando sia cambiato questo mio modo di reagire ai servizi dei giornalisti, ma rammento che un tempo non era così. O forse sognavo, non capivo, non lo so...
Ad ogni modo, argomento del giorno: il lodo Alfano. Ovviamente quando si parla di giustizia Silvio non viene mai intervistato nè vengono proposti servizi in cui è lui a parlare direttamente. Sono i portavoce e i vari picciotti a riferire in vece sua.
Prima però i giornalisti di turno fanno parlare (a vanvera) qualcuno dell'opposizione, tipo Casini, e poi vai con Gasparri. A mio avviso oggi meritava un premio nobel per la risposta. Mi domando come risponderebbe invece se ad intervistarlo ci fosse un avvocato, un cittadino qualunque o l'umile Undertaker.
Ad ogni modo, la domanda era semplice e riguardava il lodo Alfano che prevede l'immunità per le quattro più alte cariche dello Stato. La domanda era confusa, lo ammetto, e non portava ad alcuna forma di conoscenza, ma Gasparri ha risposto ugualmente. Ad un'altra domanda su altro argomento. Ha citato infatti che il governo attuale è retto e giusto, che è ora di finirla con questa magistratura politicizzata e che sono previsti sostegni economici per 5 milioni di famiglie bisognose. Stop.
Al di là che non ho capito da dove saltino fuori sti soldi e quali siano le famiglie bisognose (un imprenditore che dopo aver seminato debiti a destra e a manca si dichiara nullatenente è una famiglia bisognosa?), mi domando come mai non abbia fatto alcun riferimento al fatto che la legge, la medesima, nel 2004 (e chi c'era al governo?) era stata giudicata anti-costituzionale e per questo bocciata dalla consulta e che di fatto scardina quel principio di democratica uguaglianza su cui si fonda lo Stato. Cioè, la legge non è più uguale per tutti grazie a questo provvedimento.
Tra l'altro, si legge, l'immunità vale una sola volta e non sarà reiterabile. Se non per il presidente del Consiglio....
Ma oltre a Gasparri anche il ministro Alfano sa regalare perle di saggezza: "se Berlusconi viene condannato, non è costretto a dimettersi".
Eccallà.
Ed è pure ministro, pensa te.
In ogni cas, cito dalla Repubblica, il disegno di legge sarà approvato domani (ma non erano altre le priorità del governo? Non c'era la vittoria agli Europei, prima?) dal Consiglio dei ministri; quindi passerà all'esame delle due Camere già da luglio. La speranza espressa da Elio Vito, ministro per i Rapporti con il Parlamento, è che "l'iter possa essere il più veloce possibile (Nota: 10 luglio è una data importante per il processo per corruzione giudiziaria a Berlusconi nel caso Mills) e sia presto legge".
Sempre da Repubblica le parole della Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato: "Un sistema di protezione per le più alte cariche dello Stato potrebbe essere introdotto ma con legge costituzionale, utilizzabile per un solo mandato e in vigore dalla prossima legislatura". Quindi, parafrasando Shakespeare, c'è del marcio anche dall'altra parte...
Quello che rimane è che nemmeno un commento è sfuggito dalle labbra dei giornalisti e mai sfuggirà.
Di conseguenza il popolo non sa bene cosa pensare nè deve essere incoraggiato a dissentire. In estremis si può sempre distrarlo con un servizio sul quadranga, la stagione è quella giusta...
Al di là di tutto, io credo/spero che l'ascoltatore medio avverta un po' di fastidio, come qualcosa che stride e che non torna nelle parole dei politici o nei fatti descritti al tg. Lo percepisce, sa che lo stanno facendo fesso ma visto che il o la giornalista di turno non apre bocca allora ecco che comprende: siamo tutti dentro al truman show!!!
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