Finalmente!!!!! Non so esattamente chi ci sia in ascolto o in lettura ora ma voglio comunque esprimere la mia gioia! Finalmente riesco a trovare del tempo per me, per scrivere, per dedicarmi alle mie passioni! Per un poco metto da parte il Leo "volente o nolente" informatico e ne approfitto per rilassarmi e scrivere, qualcosa per cui ultimamente non riesco a trovare abbastanza tempo. Anzi, a ben pensarci, il tempo che mi riesce di riservare per dare sfogo alla mia fantasia, per concentrarmi sui miei testi o per partecipare agli innumerevoli portali letterari a cui sono iscritto è sempre meno. Complice anche, lo ammetto, qualche serata dedicata al kung fu, arte marziale a cui mi sono avvicinato grazie ad un amico e a causa dell'impossibilità di raggiungere il dojo di kyokuhsinkai di Padova (che però mi rimane nel cuore).
Ad ogni modo, eccoci qui. Sarà un post lungo, più del solito per lo meno, per cui mettetevi comodi e abbandonate il cellulare sul divano: fate finta che in televisione stia per cominciare una nuova puntata di Voyager...no, aspettate dove andate!!!
Ahem....questo post, dicevo, sarà un po' più dignitoso dei mille mila altri che costituiscono il mio blog. In particolare voglio dedicarlo a due fumetti, uno che ho concluso in questi giorni (come serie intendo) e uno che invece ho iniziato a seguire (malgrado la serie sia già conclusa).
:: Death Note ::
Il primo fumetto di cui vi accennavo poc'anzi è un manga, non un hentai come magari vi aspettavate (qualcosa tipo Secret Plot), bensì una sorta di fanta-horror: Death Note. Da quel che mi risulta, in questo periodo hanno iniziato a trasmetterlo pure su MTv: ve lo consiglio! Io ho seguito il manga uno dei pochi in mio possesso di cui ho letto il finale e devo dire che non mi è spiaciuto affatto ^_^
La storia in breve: Light Yagami è uno studente modello, annoiato dal suo stile di vita e stanco di essere circondato da crimini e corruzione. La sua vita prende una svolta decisiva quando, nel 2003, trova per terra un misterioso quaderno con la scritta "Death Note". Le istruzioni del Death Note asseriscono che qualsiasi persona il cui nome venga scritto sul quaderno morirà. Inizialmente scettico sull'autenticità del Death Note, credendolo uno scherzo, Light si ricrede quando assiste alla morte di due criminali di cui aveva scritto il nome sul quaderno. Dopo aver incontrato il vero proprietario del Death Note, uno shinigami (Dio della morte) di nome Ryuk, Light cercherà di diventare il "Dio del nuovo mondo", mondo di cui lui stesso decide leggi e punizioni. In breve, il grande numero di morti inspiegabili cattura l'attenzione dell'Interpol e di un misterioso detective conosciuto solo come Elle. Elle scopre in breve tempo che il serial killer, soprannominato dai media Kira dalla pronuncia giapponese della parola inglese Killer, si trova in Giappone. (fonte wikipedia)
In soldoni questo è lo scenario nel quale si svolgono le vicende, ovvero lo scontro che vede, da un lato, Light Yagami che interpreta il doppio ruolo di Kira e del collaboratore della giustizia che coopera con l'interpool (affianca infatti suo padre nelle indagini in corso) e dall'altro di Elle, un misterioso quanto intelligente investigatore che mira a catturare Kira e che al contempo è amico/nemico di Light. Il sospettato numero uno secondo le proprie deduzioni. Questo nella prima "saga", ma analogamente accade quando Light deve vedersela con i successori di Elle, Near e Mello. La storia prosegue in un crescendo di colpi di scena, di inganni e trappole, ragionamenti ed elucubrazioni mentali che pongono il lettore sullo stesso piano di uno spettatore che assiste ad una partita a scacchi nella quale i protagonisti dimostrano una lucidità ed una scaltrezza inumani. Menti agili e iperveloci, esseri umani che il più delle volte assomigliano agli shinigami: privi di emozioni perseguono i propri obbiettivi senza curarsi di null'altro, nemmeno delle vite di chi sta loro attorno. Un gioco avvincente quanto "inumano", a mio avviso, abilmente rappresentato sulle pagine del manga. E che regge, eccome se regge...nella prima saga. Nella seconda parte, dopo la morte di Elle, secondo me qualcosa è sfuggito di mano a Tsugumi Ohba, autrice dell'opera, e di conseguenza le vicende descritte iniziano ad avere un che di eccessivo: soprattutto gli stratagemmi messi in atto da Light e i nuovi Elle (in particolare da Near...quanti anni avrà? 12? Mah...) così come la portata planetaria degli accadimenti o il fatto che nonostante sia trascorso così tanto tempo da quanto è divenuto Kira, Light non abbia mai toppato nulla. Eddai! Una persona normale ogni tanto sclera, si lascia sfuggire qualcosa di troppo...o in ogni caso vive! Soprattutto un giovane che nel corso del tempo cresce, matura, cambia. A tal proposito, ecco, a dir il vero un grosso cambiamento c'è. Solo che, diciamocelo, è troppo sospetto. Mi riferisco a quanto accade a Light e a Teru Megami (devoto a Kira oltremodo) proprio nel corso dell'ultimo numero: da freddi, composti e lucidi divengono improvvisamente arroganti, emotivi e stupidi. Ryuk al contempo migliora assai riscattando il ruolo un po' scialbo in cui è stato costretto per la maggior parte del tempo. Un'opera da recuperare insomma e di cui vi consiglio la lettura, anche per via delle tavole di Takeshi Ohbata: pulite, molto dettagliata e di forte impatto.
:: Nemrod ::
Su quest'altro fumetto invece posso raccontare ben poco. Di certo non mi riesce di spoilerare come per Death Note ma almento posso spenderci su un paio di paroline. Soprattutto perchè, nonostante la mia millenaria avversione per fumetti in stile Bonelli, questo non mi è spiaciuto affatto.
Nemrod è un fumetto fantasy esoterico costituito da 12 episodi, creato da Andrea Aromatico e Fabio Celoni, pubblicato da Star Comics. Le vicende ruotano attorno ad un quartetto di personaggi che lottano contro l'avvento della Bestia, che si oppongono alla venuta del Male e a tutti i suoi servitori al fine di tutelare la Luce e l'umanità. Al momento ho letto solamente il primo numero della serie per cui mi risulta difficile sbilanciarmi tuttavia sono rimasto abbastanza soddisfatto dalla lettura. Certo, un numero non basta per valutare l'opera ma fino ad ora si difende bene...ok ok...chiudendo un occhio sulla curva di apprendimento dei propri poteri da parte di Paolo Rodomonti e Hyram Nemi così come sulla sensazione di "trama forzata" che ho avuto leggendo la parte finale dell'opera. Probabilmente una scelta motivata da dinamiche di mercato più che da altre motivazioni. Vedremo come proseguirà il tutto: per ora non posso che sperare di non rimanere deluso da questo fumetto made in Italy che gioca con storia, misticismo e riferimenti biblici. Nemrod in fondo è stato il primo cacciatore di demoni, almeno secondo le Sacre Scritture, per cui mi aspetto magie e creature infernali a go-gò. Non come in Spawn, magari, ma qualcosa di certamente originale. Non nego comunque che mi sarebbe piaciuto vederlo in versione "manga", o comunque con una veste grafica meno bonelliana, con sfumature e retini, ecco, oltre al classico bianco/nero che pervade ogni vignetta. Parlo di Nemrod, ovvio, non di Spawn!!
Bene, questo è quanto: direi che ho scritto a sufficienza.
Qui ^_^
Alla prossima!
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