sabato 23 febbraio 2019

Il trono di spade (Le cronache del ghiaccio e del fuoco - Vol. 4)

Titolo: Il trono di spade (Le cronache del ghiaccio e del fuoco - Vol. 4)
Autore: George R. R. Martin
Editore: Mondadori
Genere: fantasy
Pagine: 853


La trama in breve:
In spettrali campi di battaglia e tetre fortezze in rovina, fra città tramutate in cimiteri e terre ridotte a ossari, la spaventosa guerra dei cinque re volge ormai al termine. La Casa Lannister e i suoi alleati appaiono vincitori. Eppure, nei Sette Regni, qualcosa ancora si agita. Mentre corvi in forma umana si raccolgono per un festino di ceneri, nuovi, temerari complotti vengono orditi e nuove, pericolose alleanze prendono forma. In questa apparentemente consolidata "pace del re" forze inattese sono pronte a sferrare attacchi cruenti. Guidati dal famigerato re Occhio-di-corvo, gli uomini di ferro, eredi di un culto guerriero dimenticato da secoli, si sono lanciati all'invasione del sudovest del reame, costringendo la regina Cersei e il Trono di Spade ad affrontare un'inedita prova di forza. E dalle brume di una memoria lasciata troppo a lungo sepolta, un'antica, sinistra profezia potrebbe minacciare la stessa regina. Non sembra esistere una fine al banchetto dei corvi. E, forse, l'ora del destino sta per scoccare perfino per le prede più inattaccabili. Questa edizione presenta in un volume unico "Il dominio della regina" e "L'ombra della profezia", corrispondente al Libro quarto delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, così come concepito dall'autore. (fonte ibs)


Il mio commento:
Innanzitutto ben ritrovati sulle pagine di questo mio blog, spazio virtuale che, come sto constatando con rammarico, riesco ad aggiornare sempre più di rado. 
Addirittura questo è il primo post del 2019... e siamo a fine febbraio :-(
Ad ogni modo, bando alle ciance, e veniamo a noi per spendere due parole sul quarto libro della saga fantasy de Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin, libro che in realtà ho terminato di leggere il primo di questo mese ma su cui, per forza di causa maggiore, non son riuscito a cianciare come e quando avrei voluto.
Rispetto ai libri che ho precedentemente letto e commentato, questo risulta forse un po' più noioso e "scentrato" in quanto si concentra di meno sui personaggi "principali" ma si dedica alla caratterizzazione dei comprimari - anche se questo concetto è un po' relativo considerando la vita media e il ruolo dei vari personaggi - e sulla caratterizzazione e approfondimento dell'ambientazione proposta. 
Infatti, come accennato anche nel capitolo finale, quello scritto dall'autore ai propri lettori, Jon, Daenerys, Tyrion, Bran, ecc... torneranno nei prossimi libri. Qui invece ci si è concentrati maggiormente su Cersei, su Jaime, su Brienne, sui Greyjoy, sui Martell e su tutta una serie di dinamiche che, per certi versi, son state leggermente riadattate o modificate nell'adattamento televisivo ormai tanto famoso. 
A differenza dei libri precedenti, seppur senza stravolgimenti eclatanti, o comunque meno impattanti e notevoli rispetto a quel che solitamente accade quando un testo scritto diventa film, mi son imbattuto in vari elementi di differenza rispetto a ciò che mi aspettavo di ritrovare. A volte piccoli dettagli che, per semplificazione, nella serie televisiva non son state trattati, a volte dinamiche un po' più complesse che son state ignorate e variate (vedi tutta la questione di Lady Stoneheart, aka Catelyn Tully in versione rediviva). 
Provo a spiegarmi: anche nella serie tv si è assistito all'ascesa del Credo Militante e dell'Alto Passero ma l'imprigionamento di Cersei, nel libro, avviene praticamente subito e in modo molto più diretto e spiazzante. Oppure, nel libro, Brienne è alla ricerca di Sansa e si imbatte, di volta in volta, in fuorilegge e criminali precedentemente incontrati nei libri come compagni di prigione di Jaqen H'ghar o ex-membri dei Guitti Sanguinari, riuscendo sì a sconfiggerli ma riportando anche ferite di un certo livello. Tra l'altro, non si è mai scontrata con il Mastino, come invece mi aspettavo, ma si è tuttavia venuta a scontrare con un impostore che ha usato la fama e l'armatura del Mastino per razziare e stuprare...per cui, in un certo senso, anche nella serie tv non è che poi ci siano andati tanto distanti...
Ben diversa e più approfondita l'acclamazione di Re presso i Greyjoy o le dinamiche nobiliari / familiari presso Dorne, dove tra l'altro compare Arianne, figlia di Doran Martell e promessa sposa a Viserys III, della Casa Targaryen, fratello di Daenerys. Anche la signora Cersei si dimostra molto più macchiavellica e calcolatrice, cercando di ordire intrighi e manovrando nobili e collaboratori secondo il proprio interesse.

Per cui, ecco, si tratta di un libro che punta più sulla costruzione del contesto e dell'ambientazione, della scenografia e del background su cui si muoveranno poi gli eventi della storia. Una scelta che può essere discutibile, che forse non tutti i lettori hanno accettato - almeno, stando a certi commenti trovati qua e là nel web - ma che per quanto mi riguarda non ha fatto diminuire l'interesse per questa saga fantasy. Anzi. 
Credo piuttosto che la vada ad arricchire e impreziosire, aggiungendo elementi e profondità alla narrazione. 
Mi ha anzi permesso di riconsiderare certi personaggi, in primis Jamie, il cui mondo è stato messo in discussione su più fronti, sia dal punto di vista degli affetti che dal punto di vista fisico, finendo ad allenarsi di nascosto con un suo sottoposto, ricevendo da questo addirittura umiliazioni e percosse. Analogamente Brienne, che viene tratteggiata come un vero e proprio cavaliere, stoica e impegnata nel perseguire la propria missione con spirito di sacrificio e venendo a patti anche con il proprio passato. Anche il viaggio di Samwell verso la Cittadella, con a seguito maestro Aemon, Gilly e il piccolo (...figlio di Mance Rayder) nel libro assume tutta un'altra luce, molto più sofferto e complicato, con rischi e sofferenze ben più marcate. Tutti aspetti che non mi aspettavo di trovare, probabilmente condizionato dallo spettacolo televisivo offerto dalla HBO riadattato per questioni di costi e di tempistiche narrative.
A livello di lettura, probabilmente si risente un po' di più del clima di assestamento, approfondimento ed esplorazione, per cui risulta un po' meno frenetica e vivace, tuttavia non mancano i combattimenti e i colpi di scena, gli inganni e i tradimenti, così come le rivelazioni e i contrasti tra i personaggi sia per questioni politiche che amorose. Lo stile rimane invece su ottimi livelli, ben capace di alternarne efficaci dialoghi a piacevoli descrizioni e digressioni, mai troppo pesante ma nemmeno troppo schietto o parco di dettagli.
A questo punto vedremo come proseguirà nei prossimi libri anche se, per un po', mi sa che passerò ad altre letture, giusto per variare e... dar tempo all'autore di procedere con la scrittura della saga :-P

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