Episodi: 10
Anno: 2019
Genere: fantascienza, supereroi
La trama in breve:
Dopo tanto tempo, un gruppo di fratelli e sorelle con poteri straordinari si ritrova per la morte del padre, scoprendo scioccanti segreti e una minaccia per l'umanità (fonte Netflix)
Il mio commento:
Lo so già cosa starete pensando: "L'ennesima serie sui supereroi?"
In effetti Umbrella Academy si configura come una storia su persone dai poteri straordinari, una sorta di variante degli X-men, tuttavia l'enfasi è posta più sulle vicende drammatiche di ciascuno di loro che sull'allestimento di spettacolari combattimenti infarciti di roboanti effetti speciali. Non esattamente super-eroi, bensì persone alle prese con problematiche non comuni e che, nel contempo, si trovano a far squadra, dopo tanto tempo, contro una minaccia imminente.
Già perché pur essendo "fratelli", in quanto cresciuti come tali, i protagonisti della serie si sono separati e hanno ciascuno portato avanti la propria vita al di fuori della famiglia entro cui erano stati accolti dopo la loro singolare venuta al mondo. Come si scopre all'inizio, infatti, i protagonisti della serie sono 7 di quei 43 bambini nati da donne rimaste incinte misteriosamente e che hanno portato a compimento la gravidanza in una sola giornata; bambini straordinari adottati da un eccentrico miliardario per crescerli come supereroi...anche se la strategia non è andata esattamente a buon fine, né i misteriosi bambinelli hanno avuto uno sviluppo e un'educazione "normale".
Tanto più che, ritrovatisi da adulti, ciascuno reca con sé sfiducia, delusioni, drammi personali, dipendenze, rabbia e frustrazione...chi più chi meno si trova in un momento non proprio idilliaco della propria esistenza e, per causa di forze maggiori - nella fattispecie la morte del padre e un'imminente apocalisse segnalata dal ritorno al presente di Cinque -, sarà costretto sia a fare i conti con se stesso che con i propri fratelli ritrovati.
E se in tutto ciò aggiungete pure viaggi temporali e la presenza di elementi "alieni", capirete facilmente che si tratta di una serie che più che proporsi con ingredienti
originali cerca invece di risultare originale giocando con elementi tutto sommato noti al pubblico, amalgamandoli e giocandoci con discreta verve e libertà.
Il risultato complessivo è più che discreto, soprattutto grazie alla buona resa di alcuni personaggi, decisamente sui generis o pure troppo complessati, e sull'interazione tra loro che permette di portare sullo schermo contrasti e incomprensioni.
I personaggi che più mi son piaciuti sono stati Luther e Klaus. Il primo, grande e grosso, è un uomo "sacrificato", il numero 1, l'unico rimasto a casa a perseverare nella propria missione di super-eroe e, a causa di ciò, ha lasciato andare l'amore (per Allison, sua "sorella"), ha rischiato la vita, si è visto trasformato in un ibrido uomo-bestia con tutte le conseguenze del caso...senza contare gli anni trascorsi a vivere nello spazio per conto di suo padre, una missione del tutto inutile con il solo scopo di tenerlo lontano dai pericoli. Ne emerge una persona distrutta, incompresa, trattenuta e castrata, dall'indubbia sensibilità ma dal carisma discutibile che tuttavia non esita a impegnarsi per la famiglia e per gli altri, anche se questo lo porta a scontrarsi con gli altri membri della famiglia, con Diego in particolare, decisamente una testa calda.
Di tutt'altra natura Klaus, il numero 4, traumatizzato e tormentato dai propri poteri, tossicodipendente anche a causa di questi, emarginato e poco considerato, pure vittima di equivoci (rapito per errore da Cha-Cha e Hazel...senza che nessuno manco si accorga della sparizione...) e di situazioni impreviste (viaggia nel tempo per sbaglio tornando alla guerra in Vietnam). Un personaggio sui generis, ben caratterizzato dall'ottimo Robert Sheehan, e che mi ha decisamente conquistato per la sua eccentricità e il non voler essere affatto un eroe, anzi.
Anche il personaggio di Cinque non mi è spiaciuto, diciamocelo, sebbene risulti un po' troppo scontato a causa del suo essere una sorta di deus ex-machina per la sua conoscenza del futuro e la capacità di teletrasporto.
Interessanti anche Cha-Cha e Haziel, agenti della Commissione sulle tracce del traditore Cinque.
Nel complesso comunque la serie è ben orchestrata e gestita, con colpi di scena ed elementi legati alla storia e ai personaggi che vengono pian piano svelati, tutto nell'ottica di sventare/agevolare la minaccia che entro pochi giorni scatenerà l'inferno...minaccia che dopo un po' si inizia a intuire chi sia :-)
Ritmo e verve di certo non mancano alla serie, gli effetti speciali ci sono ma senza esagerare, così come buone trovate registiche e di fantasia, in particolar modo legate alla Commissione (agenzia che si occupa della gestione spazio-temporale) e ai suoi agenti, dei veri e propri sicari che viaggiano di epoca in epoca che tuttavia sperimentano problemi di budget legati agli alloggi o di tipo esistenziale, proprio per il loro "non essere" in pianta stabile in alcun momento della storia.
Non nascondo però che si avverte anche la sensazione di una serie gestita non ottimamente, con tempi lunghi all'inizio e veloci cambiamenti nelle ultime puntate, con soluzioni un po' troppo forzate ed esagerate (vedasi Klaus e la scoperta di poter gestire i propri poteri in modi ben più efficaci che la sola evocazione di morti oppure la capacità di Allison di essere ancora viva nonostante quel che le è capitato...) e altre questioni lasciate un po' al caso, probabilmente più nell'ottica di garantire una prosecuzione alla serie rispetto a focalizzarsi sulla coerenza o sul fornire spiegazioni a tutto (per dire: da dove arriva Pogo, il maggiordomo scimmiesco?). Coerenza che nel complesso la serie possiede e mantiene ma che viene messa a repentaglio dalla presenza di viaggi temporali e da situazioni che "capitano" con una discreta facilità. Senza contare che rispetto al fumetto qualche inevitabile cambiamento è stato effettuato (anche sui poteri e la resa dei personaggi principali), almeno questa l'idea che mi son fatto leggendo qua e là altri commenti alla medesima serie.
Ad ogni modo, se ne avete l'occasione, dategli una possibilità guardando le prime puntate: non è una di quelle serie che partono subito col botto ma dopo un po' saprà incuriosirvi. Altri aspetti degni di nota riguardano poi le musiche scelte, molto azzeccate, il buon livello del cast (c'è pure Ellen Page, nei panni di Vanya "numero 7" Hargreeves) e il livello molto buono della regia, capace di non annoiare lo spettatore e di proporre trovate interessanti, una buona qualità visiva e pure qualche soluzione "demenziale" (vedasi la carica con il furgoncino dei gelati con "la cavalcata delle valchirie" in sottofondo :-) )
Vedremo cosa proporranno nella prossima stagione e se sapranno fornire qualche spiegazione in più su alcuni elementi lasciati totalmente in sospeso, vedasi gli eventi che hanno portato la famiglia a disgregarsi o che hanno determinato la morte di Ben, il numero sei, capace di evocare mostri extra-dimensionali, personaggio che comunque compartecipa alla serie grazie alle abilità di Klaus.
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