Mi raccomando: approfittatene in massa!!!

PS: tra le due, quella di Castelfranco è anche la mia fumetteria di fiducia: ve la consiglio assai e assai!

Flores. Ora, il testo parla di questa avvenente tredicenne scomparsa in un luogo imprecisato e in una data sconosciuta. Potrebbe essere semplicemente uscita di casa il giorno prima per andare ad una festa tra amici e, quindi, l'ideatore della catena potrebbe essere un genitore apprensivo e disinformato sugli spostamenti della figlia....oppure ancora potrebbe essere scomparsa da decenni...chi lo può sapere....



Ma breve, un po' troppo a mio avviso per esprimere al meglio le potenzialità che aveva. Di conseguenza risulta come abbozzato, inconcludente...e sì che di spunti ce n'erano. Basti pensare alla ricerca del fanciullino (per dirla alla Pascoli) che c'è in ognuno di noi, alle aspettative che la gente ha su di noi, al fatto che anche gli oggetti - talvolta - sembrano dotati di vita. O, ancora, alla difficoltà di essere bambini, di socializzare...e non da ultimo il rilancio di esperienze ludiche distante da quelle proposte da Sony, Nintendo e Microsoft varie. Giochi-giochi cioè, che permettano ai bambini di fare qualcosa assieme, di esplorare la propria creatività, di crescere in un modo più sano. Non che io sia contro i videogiochi, sia chiaro, è stata una mia grande passione e lo sarebbe tuttora se avessi più tempo libero...sigh sigh... Infatti, l'altro film di cui vorrebberei parlare e che in questi giorni ho potuto vedere è stato Hitman - L'assassino. Ossia la trasposizione cinematografica del popolare personaggio dei videogame Hitman, ossia l'agente 47. Io avevo giocato solo al primo episodio della saga e devo dire che non mi spiaceva. Certo, uccidere e farla franca non era sempre così facile però ci si ingegnava. Ad esempio strozzando un cameriere e, dopo avergli rubato i vestiti, nasconderlo in gabinetto...e poi ripetendo la stessa cosa con tutte le persone che entravano...era possibile spacciarsi per un qualsiasi cameriere di un hotel o ristorante e avvicinarsi all'obbiettivo da assassinare senza problemi...Ad ogni modo, il film riesce nel riproporre il personaggio del videogioco, un agente privo di passato e identità (il suo nome è 47) addestrato per uccidere. E basta. Una spietata macchina di morte ingaggiabile da chiunque per far fuori qualsiasi persona. Anche se stessi, come in un certo senso accade col presidente russo nel film in questione. Un film tutto azione e morti ammazzati, dunque, senza troppe pretese.
Sarebbe stato bello però aver avuto un contatore, in basso a destra o a sinistra dello schermo, con indicato il numero delle vittime e dei proiettili utilizzati. Infatti, ci sarebbe da obbiettare sulla capacità di certi caricatori...pistole che permettono di uccidere una trentina di persone senza mai bisogno di nuove munizioni danno da pensare. Per non parlare poi del bilancio di vite umane che il nostro protagonista si lascia dietro....una carneficina in pratica. Il film comunque, se guardato senza pretese, si lascia vedere. Ma passa e scorre e si dimentica in fretta. Al più rimangono le sequenze che richiamano il videogame, con il protagonista ripreso da dietro, con il cranio rasato e il tatuaggio a forma di codice a barre bene in mostra. Per non parlare della classica gnoccolona di turno, Olga Kurylenko...

"...Voglio fare un esperimento alla mia voce: liberare il suono per creare il vuoto e poi cantare! Voglio fare un esperimento alla mia voce: liberare il suono per creare il vuoto e poi cantare!..."

Ed eccomi qua! Dopo aver finito di vedere Chopper, terminato mentre mangiavo, eccomi nuovamente qui a scribacchiare. Già mi son venute in mente alcune cosucce mentre rincasavo da Padova, dopo kyokushin.
Qualcosa a mo di mini rivista, insomma, da divulgare tra le masse magari tramite un forma di stampa di tipo print on demand (Lampi di Stampa o Magnetica Edizioni potrebbero aiutarmi/ci nell'impresa). In questo modo riuscirebberei a pubblicare e a diffondere un mio testo e voi a far circolare anche il vostro nome. Volendo anche senza vendere tutte le copie, alcune regalandole e lasciandole in luoghi di lettura forzata (come gli ospedali, le parrucchiere, le chiese...uhm...forse quest'ultime no...ma nei bagni pubblici si!!!). Oppure, ma lo dico solo per confondervi e confondermi le idee, potremmo realizzare un catalogo per segnalare meglio gli ebook contenenti opere altrui che, con paziente et umile lavoro, propongo tramite questo portale qui (a breve dovrei inserire anche qualcosa di Lady Maltras e Giovanna Mulas...). Ammesso, ovviamente, che riesca ad aumentare il numero delle pubblicazioni nei prossimi mesi.
