Ma in che razza di Paese viviamo? Ma, dico io, come è possibile che proposte di legge come quella di D'Alia "passino" e non vengano discusse dai media tradizionali mentre proprio questi ultimi sfruttano il "grande Satana" moderno?
A detta loro, ovviamente.
Mi riferisco a internet e agli illuminanti servizi dei nostri tg.
Ovviamente non "censurati" e condizionati da alcun potere, economico politico o religioso che sia.
Internet è il male: qualcuno l'ha deciso e lentamente il messaggio sta passando.
O si tenta di farlo passare alle masse.
Ecco allora che una legge insulsa come quella di D'Alia (ma anche la Carlucci ci ha messo del suo) lentamente, sommessamente, procede nella sua maturazione. In internet ovviamente accende polemiche e dibattiti, in televisione ovviamente no.
E tornano in auge servizi giornalistici che annunciano la fine del mondo e dell'epoca del "vero" giornalismo. In "America" (si dice Stati Uniti, solo per essere precisi) alcuni giornali tradizionali e cartacei chiudono. E' colpa di internet, l'ovvia e arguta segnalazione del giornalista di turno. Segue poi qualche commento spicciolo, un'intervista, immagini strappalacrime di gente che ha perduto il lavoro.
Nessuno saprà mai come effettivamente erano messe le casse del giornale in questione. O se continuerà a vivere su internet. O se magari, visto che in "America" la crisi economica si è manifestata pesantemente, queste sono alcune conseguenze di ciò.
Nessuno accenna poi ai numeri, a dati certi sui lettori. Magari il New York Times cartaceo veniva letto da un milione di esseri umani, ora in formato elettronico da dieci milioni.
In ogni caso, il messaggio è passato.
Subdolo, nascosto, appena sussurrato.
Come spesso accade: mi ricordo del servizio sull'uso delle webcam, utilizzate per monitorare colf poco oneste, babysitter, clienti di negozi....giusto direte voi. Può essere. Però intanto passa anche un altro messaggio: non ti puoi fidare di nessuno!!
Ad ogni modo, nuovamente si demonizza internet.
E successivamente si parla di calcio.
Come?
Mostrando il sito della gazzetta dello sport....
Non ho parole, davvero, non ho parole...
E' in occasioni come questa che penso che l'ignoranza sia una grazia, una virtù. Qualcosa che rende la percezione del mondo più sopportabile e semplice...
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