Regia: Neil Burger
Anno: 2011
Genere: thriller
Cast: Bradley Cooper, Robert De Niro, Abbie Cornish, Anna Friel, Andrew Howard
La trama in breve:
Eddie Morra è uno scrittore in crisi depressiva, incapace di cominciare il primo romanzo che gli è stato commissionato. Per questa sua tendenza all'autocommiserazione e al boicottaggio autoindotto, la fidanzata decide di lasciarlo. Lo stesso giorno incontra per caso Vernon, il fratello della donna con cui è stato sposato per poco tempo molti anni prima.
Uno straniato Bradley Cooper che si è perso qualche minuto di vita ritrovandosi nel corridoio di casa |
Per placare i suoi tormenti, Vernon, che è un ex-spacciatore, gli offre un farmaco in via di licenza in grado di aumentare le capacità dei recettori neuronali ed attivare tutte le aree del cervello. Il farmaco ha subito un effetto incredibile su Eddie, facendogli non solo recuperare l'autostima perduta ma anche tutti i ricordi più distanti e reconditi. Quando l'effetto svanisce, decide di tornare subito da Vernon per farsi dare altre pillole, ma una volta raggiunto il suo appartamento, trova l'ex-cognato morto sul divano, ucciso da qualcuno interessato allo stesso farmaco. (fonte mymovies)
Il mio commento:
Recentemente ho avuto l'occasione di andare al cinema a vedere Limitless, film che già mesi addietro mi era stato segnalato sul forum di Terre di Confine. E confesso che non ne sono rimasto deluso anche se, meglio dirlo subito, non si tratta certo di un film da Oscar visto alcune superficialità manifeste e la tendenza a sorvolare su taluni dettagli.
Potere della mente! |
Quello che più mi ha colpito di Limitless è l'aspetto visivo, le tecniche di regia, l'utilizzo degli zoom e di tecniche di ripresa tipiche dei videoclip musicali: il ritmo del film e l'effetto finale ne hanno decisamente beneficiato con il conseguente risultato di riuscire a catapultare lo spettatore in una sorta di corsa frenetica, talvolta allucinata. Anche sotto il profilo musicale, poi, la colonna sonora è piuttosto azzeccata ed efficace nel sottolineare le varie sequenze proposte.
Per il resto, il film presenta un intreccio e dinamiche che richiamano alcuni stereotipi e luoghi comuni del cinema, con la presenza di malavitosi di probabili origine russe, con magnati dell'alta finanza pronti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono, un protagonista inizialmente fallito e depresso che poi si trova a vestire i panni del genio...Qualche uccisione, qualche fuga e qualche situazione straniante qua e là aiutano un po' a complicare la trama e a fornire l'occasione per nuovi sviluppi, per carità, tuttavia non propongono nulla di particolarmente nuovo.
Un po' di ricerca per Eddie Morra... |
Buona la prova di recitazione di Bradley Cooper (già visto in La verità è che non gli piaci abbastanza, A-team e Una notte da Leoni) che, da - improbabile - scrittore in crisi riesce ad ascendere fino all'apice della piramide sociale. Certo, ci sarebbe da chiedersi che studi abbia fatto e a quale ritmo funzioni il metabolismo di Eddie Morra, il personaggio interpretato dall'attore statunitense, ma la parte del brillante uomo qualunque che all'improvviso è divenuto un dio gli calza bene, direi. Passano un po' in secondo piano ma comunque risultano validi anche i ruoli della giovane Abbie Cornish (che assomiglia tantissimo a Nicole Kidman) e di Robert De Niro. Tra l'altro, sia quest'ultimo che Cooper hanno vaghe e remote origini italiane: magari sul set c'è scappato pure uno scambio di battute in italico...
.. un po' di romanticismo per Eddie Morra... |
Ad ogni modo, credo andrebbe analizzato con attenzione il possibile messaggio che il film sembrerebbe lanciare ovvero che drogarsi o, quantomeno, ricorrere al doping siano dinamiche accettabili, soluzione idonee per migliorarsi e per primeggiare. Al pari delle sostanze che, nella realtà, consentono di potenziare il fisico, l'NZT (il farmaco miracoloso a cui, nel film, ricorre Eddie Morra) risulta una sorta di viagra del cervello, un potenziatore di sinapsi e neuroni, capace di espandere le possibilità cognitive e intellettuali dell'individuo. Ora, se un farmaco del genere esistesse realmente, sarebbe un bene oppure costituirebbe un male? Potrebbe essere considerato come un modo eticamente accettabile per far progredire la civiltà umana?
Oltre a questo, se essere intelligenti, colti, costantemente informati e motivati allo studio costituiscono un obbiettivo a cui tendere per la propria realizzazione, perché allora non si investe in cultura, magari sperimentando nuove forme di insegnamento e stimolo dell'intelletto? Se davvero utilizziamo il 10-20% delle capacità del nostro encefalo, senza dover necessariamente ricorrere alla pratica dell'Hokuto, perché gli sforzi dell'umanità non sono volti ad approfondire il nostro potenziale nascosto, magari accantonando questioni prettamente materiali legate all'economia e al potere?
...e un po' di disappunto, sempre per Eddie Morra |
Inoltre, se davvero ci fosse un modo per manipolare la mente umana in modo da amplificarne le capacità, saremmo di fronte ad una forma di eugenetica moralmente accettabile o ad una da condannare categoricamente?
Tra uno zoom e l'altro (per altro notevoli, in grado di far provocare quasi vertigini), tra un capovolgimento di immagine e uno straniamento visivo, il film mi ha portato a riflettere soprattutto su questi aspetti. Altri spettatori magari avranno sentito un maggior impulso a diventare dipendenti da sostanze stupefacenti o avranno rafforzato in sé la fiducia verso il popolo americano (d'altronde, uno statunitense con elevato QI mira a diventare presidente della nazione mentre un pseudo russo propende verso una carriere di stampo criminale...) ma a me piace pensare che fosse un altro il messaggio pensato dagli sceneggiatori. Ovvero correre, non fermarsi mai, ricercare nuovi stimoli e mettere a frutto le proprie conoscenze maturate in anni e anni di umane esperienze per migliorarsi e realizzarsi, su tutti i fronti.
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