Regia: Marc Webb
Anno: 2012
Genere: azione, supereroi
Cast: Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Sally Field, Martin Sheen, Denis Leary, Julianne Nicholson, Irrfan Khan, Annie Parisse, Campbell Scott, Miles Elliot, Charlie DePew, Chris Zylka, C. Thomas Howell, Kelsey Chow
La trama in breve:
All'età di sette anni, Peter Parker viene affidato alle cure di zia May e zio Ben dai genitori che non rivedrà mai più. Un decennio dopo, è un liceale solitario con una cotta per la compagna di classe Gwen Stacy, figlia del capitano della polizia. La scoperta, in soffitta, di una valigetta di suo padre contenente dei documenti secretati porta Peter a fare la conoscenza del dottor Curt Connors, vecchio amico di famiglia e collega del padre presso la Oscorp. È nel suo laboratorio, dove si studia la possibilità di innesti tra cellule umane e animali, che Peter viene morso da un ragno e si ritrova dotato di nuovi e straordinari poteri. (fonte mymovies)
L'uomo ragno è uno di quei personaggi di cui non ho mai seguito il fumetto ma che tutto sommato non mi spiace. Spesso l'ho trovato anche sulle pagine degli X-men, come spalla o come antagonista (vedi nella saga Avengers vs X-men), e al pari di Deadpool ne ho sempre apprezzato la vivace parlantina e l'acuta intelligenza.
Ma, anche questa volta, nonostante il reboot, questo aspetto caratteriale del nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere viene trascurato: ci sta la prestanza fisica, l'intelligenza geniale, la passione per la fotografia, lo zio Ben che viene ammazzato, la zia May che non sospetta nulla di quelle calzamaglie rosso-blu nel cesto della roba sporca da lavare e di quelle ragnatele di 3 metri che troneggiano sugli angoli delle stanze di casa...

Per cui, ecco, il personaggio mi pare sia stato un po' ripensato, rendendolo decisamente più accattivante e carismatico dal punto di vista fisico ma, sacrificando quel sano contrasto che si era venuto a creare con la prima saga targata Raimi dove era più evidente la differenza tra PeterParker-ragazzo e SpiderMan-eroe.