martedì 10 marzo 2009

..:: Modena book 2009 ::..

Sono stanco...incredibilmente stanco in questo periodo.
E forse per questo più facilmente irritabile, meno propenso al dialogo.
Soprattutto a quello indotto e che giunge dalla talevisione.
Dai telegiornali per l'esattezza che, fedeli servitori del potere, offrono spazio ai nostri politicanti.
Che parlano, parlano, parlano, parlano...molto spesso senza dire nulla.
"Cassa integrazione per tutti, se necessario" (domanda mai fatta e che non avrà risposta: come?), "L'Italia uscirà dalla crisi prima e meglio di altre nazioni" (domanda mai fatta e che non avrà risposta: come?), "370 mila posti di lavoro in meno" (domanda mai fatta e che non avrà risposta: quali saranno le azioni del governo per rilanciare l'economia?), "Ci sono gli ammortizzatori sociali a cui abbiamo attinto meno del previsto" (domanda mai fatta e che non avrà risposta: da dove arrivano i soldi per gli ammortizzatori? cosa si intende fare per non attingere ulteriormente e aiutare le famiglie?), "Il voto che conterà sarà quello del capo gruppo" (domanda mai fatta e che non avrà risposta: allora basteranno pochi politici? non si corre il rischio di viaggiare verso forme di dittatura?), "Borse euforiche" (domanda mai fatta e che non avrà risposta: bene ma...come mai?), "Riduzione dell'Iva per le ristrutturazioni edilizie" (domanda mai fatta e che non avrà risposta: come tutto ciò aiuterà le famiglie italiane?)....
Questi i passaggi che mi sono rimasti del tg.
Alcuni agghiaccianti, altri insulsi.
Chi lo sa cosa accadrà al nostro Paese...probabilmente non grandi cose...o forse esattamente il contrario?
Ad ogni modo, non era di questo che volevo scribacchiare ora ^_^
Domenica scorsa ho avuto occasione di recarmi a Modena per il Modena Books, seconda edizione della fiera dedicata alla piccola e media editoria. Era la prima volta che ci andavo e, lo ammetto, ero curioso e desideroso al tempo stesso di recarmicisi.
E devo dire che, nonostante il poco tempo che ci son rimasto (complici sonno arretrato e quelle sane 2 ore e spiccioli di viaggio...) ho potuto cogliere molto.
Già, perchè l'obbiettivo mio era quello di incontrare editori e autori, di parlare con loro, di saggiare i loro prodotti e di conoscere maggiormente i loro progetti.
Di nomi ce n'erano vari, alcuni noti altri meno.
Per la mia esperienza, ovvio.
Ho orbitato attorno agli stand della Runde Taarn ma non mi sono presentato: atteggiamento meschino da parte mia? Forse, lo ammetto. Sui loro banchi c'erano anche due copie del mio "Condannato" ma, strano a dirsi, non mi hanno "attratto". Mancava calore, passione, presenza. Qualcosa insomma. Non so bene come definirlo ma qualunque cosa fosse non c'era.
Ben diversa la reazione di fronte alle opere di altri editori: A.Car, Galaad, Asengard, Eclissi Editore, Gruppo Perdisa...queste quelle che mi hanno colpito maggiormente.
E poi gli autori, uno noto e che speravo di ascoltare durante la presentazione del suo ultimo libro, e due sconosciuti (a me) ma a cui ho voluto dar fiducia acquistando le loro opere: ecco quindi spiegato perchè sulla mia scrivania ci sono tre romanzi nuovi, "Il sigillo della Terra" di Uberto Ceretoli, "L'autunno dell'animo" di Maurizio Marzulli, "Milano è un'arma" di Francesco Gallone.
Riuscire a trovare il tempo necessario alla lettura non sarà facile ma, con calma, riuscirò nell'impresa. Per poi proporre qui e altrove il mio commento (le loro mail mi sono note per cui...) ^_^
Soddisfatto quindi. Sia per esser finalmente riuscito a partecipare ad una fiera letteraria dopo un bel po' di astinenza: l'ultima mia visita i tal senso risale al 2004...o era il 2003? Comunque era Mantova, almeno di questo son certo (ricordo ancora le presentazioni dei testi di Culicchia e di Paco Ignacio Taibo II). Sia per aver avuto l'occasione di saggiare il terreno: non sono ancora "pronto pronto" ma manca poco perchè il mio "Consacrato" inizi a viaggiare...e chissà, magari alla prossima edizione, a Mantova, ci sarò pure io.
Come autore.
E forse, un giorno, come editore....

PS: una considerazione: all'improvviso le opere di genere fantastico fioriscono nei verdeggianti cataloghi degli editori italiani. Di per sè non è un male visto che si tratta di un filone che mi piace e a cui pure io contribuisco ma al contempo spero solo che si riesca anche ad andare oltre al "territorio nazionale", oltre al comune pensiero che associa "fantasy" a favole e bambini, oltre a ciò che "già" è stato scritto...

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Leo,

è un piacere sapere di questo tuo blog, che verrò a visitare di tanto in tanto, ora che ne conosco l'esistenza.
Ho visto anche io questo film e l'ho trovato davvero entusiasmante. Devo ammettere che era dai tempi di Matrix che non assistevo ad una proiezione così colma di riflessioni ed allo stesso tempo così cruda. Mi è piaciuto davvero molto. Mi è piaciuta soprattutto la caratterizzazione dei personaggi.

Ora ti saluto e scappo ad allenamento. A presto