Il tema di questo post è relativo ad alcune notizie di "pagamenti" recentemente segnalati.
In primis vi è la richiesta di 2 milioni di euro chiesti da Silvio all'Unità per reati di diffamazione e lesa maestà derivanti dagli articoli pubblicati in luglio e agosto. In particolar modo relativi agli incontri con la escort D'Addario e a battute sulle capacità amatorie del nostro giovane premier, che a fine mese compira 73 anni se non erro...è del 1936 in fondo no? Comunque sia, mi fa piacere apprendere di questa causa per la reputazione di Silvio. Quindi ce ne ha una! Evviva! Certo, sarebbe poi clamoroso che il processo o quel che ne nascerà finirà con il dar ragione al giornale...anche se, in quel caso, la notizia non avrà particolare eco mediatico. Come accadde, ad esempio, con Luttazzi, a cui Silvio chiese 20 miliardi di lire. Sempre per diffamazione. Poi però la causa l'ha vinta Daniele e nessun giornale o media ne parlò. Evidentemente fa più notizia la censura o il terrorismo psicologico.
Ora, chiariamoci, non è bello che la stampa vada a rovinare la reputazione delle persone pubbliche ma, dico io, se queste non hanno nulla da nascondere... Ma vabbè, siamo sempre alle solite, piuttosto che ricordare che "ruolo politico= responsabilità" o che certi scandali "servono" per coprire altre notizie, si ricorre all'imposizoone, alle minacce e amen. Ancor meno importante che certi fatti siano veri o meno. Tanto, tra 3 giorni non ne parlerà nessuno. Come del suo presunto divorzio ai tempi delle elezioni qualche mese fa...non che sia stata una manovra per sviare i discorsi elettorali, ovviamente.
Diversamente, credo che invece Walt Disney farà parlare molto di sè da ora in avanti, visto l'accordo per l'acquisto di Marvel. Bel colpo: complimenti! Tanti soldi quelli pattuiti ma che aprirà la strada a molti e grossi guadagni in futuro. La tristezza in tutto ciò però sta nel fatto che stia venendo meno una certa originalità. Cioè, piuttosto che inventare nuove formule, nuove storie, nuove strategie di mercato per prevaricare la concorrenza, si punta all'acquisto di parte della concorrenza. Dico parte perchè il mercato giapponese è ancora florido, vivace e attivo.
E quello italiano? Possibile che ancora nessun regista o nessun produttore abbia pensato di sfruttare qualche fumetto nostrano? Corto Maltese, Tex, Dylan Dog...a dire il vero con questo ci hanno tentato ma... Vabbè, incidenti di percorso. Più che altro, visto che quello dei supereroi è un settore che "tira" perchè non provarci no? Al limite, ci sono le opere di Manara o Serpieri o Buzzelli...
L'ultima riflessione riguarda invece il superenalotto: com'è che non se ne parla più? Cioè, so che qualcuno ha vinto il mega maxi montepremi ma adesso? Non c'è più la smania al gioco? L'induzione allo sperpero monetario nel tentativo di irretire la dea bendata? Che poi, ad essere sincero, quando si parlava così tanto di superenalotto io iniziavo ad aver paura. Paura di noi italiani intendo, visto che il messaggio che io recepivo era di una sorridente e inconsapevole sconfitta economica. Mi spiego: se tutti noi lavorassimo e guadagnassimo bene e i soldi perecpiti con lo stipendio ci permettessero di vivere, spendere e risparmiare per il futuro non avremmo tutta sta necessità di tentare la fortuna. Sembra invece che l'unica via di speranza per sopravvivere non risieda in un quotidiano e onesto lavorare, in un costo del lavoro e della vita bilanciati, ma in botte di culo clamorose e chi s'è visto s'è visto. Di conseguenza, chi ce lo fa fare di lavorare per risolvere crisi e cambiare leggi e dinamiche economiche? Stiamo così e preleviamo soldi alla gente, ah... In fondo, i soldi spesi in superenalotto e lotto ecc potrebbero esser stati gli stessi usati per pagare tasse, iva ecc e conseguentemente ridurre debito pubblico e migliorare condizioni del Paese. O no?
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