Esempio number one: come comunicare e fare quant'altro in auto mentre, sul cofano, un pedone rotola via placidamente (link riferimento immagine) |
IMHO, ovviamente.
Cominciamo quindi dalla Car Communication, ovvero la comunicazioni tra auto e veicoli in generale.
Viviamo, ed è banale ribadirlo, in un mondo in cui i social network, internet e compagnia bella sono, di fatto, pane quotidiano.
La maggioranza della popolazione (mi riferisco più che altro a chi abita la mia cara amata patria Italia) possiede uno o più smartphone (sennò, come farebbe a segnalare in FB perle di inenarrabile importanza quali "sono a casa", "esco", "fuori dalla finestra vedo un gatto", "il gatto sta attraversando la strada", "attenzione, sulla strada vedo anche un'auto che sopraggiunge", "esco a fotografare il gatto spappolato"...)(sono polemico, sì, colpa del tempo), tablet, computer ed è ormai più che avvezza alla comunicazione istantanea. Lo dimostra l'onnipresenza del cellulare nelle mani degli italiani (e non) mentre gironzolano, stanno a tavola, a scuola, in treno, in auto...
Ok, non tutto il territorio è stato ancora coperto al 100% dalla banda larga e non mi è chiara nemmeno quale sarà l'evoluzione delle infrastrutture in tal senso (non c'erano dei fondi, una volta, stanziati appositamente per queste cose?) ma bene o male gli utenti del web si contano a decine di milioni.
Al contempo, considerando il grado di evoluzione dei trasporti pubblici, il numero di persone che usufruisce di veicoli propri per spostarsi è elevatissimo. Motivo per cui le strade, talvolta, si dimostrano insufficienti in termini di capienza e possibilità di gestire una considerevole mole di traffico.
Auto che pur risultando sempre più confortevoli e accessoriate rimangono ancora oggi scatole emetiche che non consentono alcuna comunicazione tra gli esseri umani che al loro interno si spostano, chiacchierano, imprecano, urlano, strombazzano e via dicendo...
Ora, visto che capitano situazioni di congestione dovuta a incidenti, lavori in corso, disastri ambientali, gente incapace al volante e via dicendo, o che vi siano situazioni di particolare criticità e pericolo, mi domando, perché non equipaggiare le auto di un sistema di comunicazione?
In fondo, già i camion hanno il CB a bordo e possono abbellire la cabina con luci, calendari e scritte scorrevoli.
Già a suo tempo, per altro, la FIAT aveva ipotizzato di dotare la nuova 500 di emoticons con cui interloquire con il prossimo tuo come te stesso.
Già a suo tempo, per altro, la FIAT aveva ipotizzato di dotare la nuova 500 di emoticons con cui interloquire con il prossimo tuo come te stesso.
Credo però sia necessario spingersi ben oltre e interrogarsi sulla necessità che, tra utenti della strada, vi possa essere comunicazione, senza tralasciare il fatto che comunque la comunicazione avviene ugualmente tuttora, ma solo in specifiche dinamiche.
Automobilisti che telefonano? Celo!
Cartellonistica pubblicitaria? Celo!
Avvisi su tabelloni luminosi? Celo!
Informazioni radiofoniche? Celo!
Comunicazione tra guidatori? Celo!
Intendo, non braccia che sporgono dal finestrino e segnalano il dito medio, né strombazzamenti stile vuvuzela quando si è in coda o chi ci precede non parte quando vorremmo? Ah, no, questo non celo...
Automobilisti che telefonano? Celo!
Cartellonistica pubblicitaria? Celo!
Avvisi su tabelloni luminosi? Celo!
Informazioni radiofoniche? Celo!
Comunicazione tra guidatori? Celo!
Intendo, non braccia che sporgono dal finestrino e segnalano il dito medio, né strombazzamenti stile vuvuzela quando si è in coda o chi ci precede non parte quando vorremmo? Ah, no, questo non celo...
Una sana e mirata comunicazione potrebbe quindi essere utile per segnalare a chi ci segue in coda che si è fermi a causa di una frana o chiedere a chi ci precede di accelerare o farsi da parte qualora la sua andatura risulti troppo lenta. O ancora, possono venir richieste indicazioni stradali oppure segnalate urgenze di ogni tipo, precedenze nell'occupazione di parcheggi, targhe di veicoli che si comportano in modo sospetto, pattuglie col telelaser appostae dietro al cespuglio, o che una procace gnoccolona sta sorseggiando un caffè al bar all'angolo.
Cose di questo tipo, mi pare, non esistano tuttora. Ma secondo me potrebbero giovare assai alla vita stradale, magari ponendo certi paletti e responsabilizzando chi sta a bordo per evitare la pubblicazione di scritte dal dubbio gusto.
E credo che, ne converrete, possa risultare utile poter ricevere e fornire informazioni in tempo reale,proprio ai fini di una guida più sicura e di un'esperienza più serena al volante.
Pensiamo a tal proposito al progetto per la Google DriverLess Car che si "autoguida" e alla miriade di informazioni che essa può (potrà?) ricevere e scambiare con le infrastrutture e i veicoli circostanti.
Esempio number two di pacata comunicazione tra "veicoli" (link riferimento immagine) |
Pensiamo a tal proposito al progetto per la Google DriverLess Car che si "autoguida" e alla miriade di informazioni che essa può (potrà?) ricevere e scambiare con le infrastrutture e i veicoli circostanti.
Fortunatamente questa mia malsana esigenza comunicativa (che è tutto dire in una terra come il Veneto dove spesso e volentieri la comunicazione vive di bestemmie e imprecazioni e rimane l'ultima tra le priorità di qualsivoglia organizzazione) trova anche qualche riscontro pratico da parte di case automobilistiche e non.
Ecco alcuni esempi:
- Tecnologia Car-to-X (meglio nota come protocollo C2X)
- Progetto simTD
- V2V Standard per la comunicazione tra veicoli
Spero quindi che anziché puntare a equipaggiare i veicoli con motori sempre più potenti e performanti (il limite di velocità è sempre fisso a 130 km/h, no?) le case automobiliste inizino a dotarle anche di strumenti di comunicazione non tanto per fornire agli utenti della strada strumenti di socializzazione e distrazione di massa, bensì solamente per consentire quella circolazione di informazioni che altrimenti non sarebbe possibile automatizzare.
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