Titolo: Rogue - Il solitario (titolo originale WAR)
Regia: Philip G. Atwell
Anno: 2007
Genere: azione,thriller
Cast: Jet Li, John Lone, Jason Statham, Terry Chen, Devon Aoki, Luis Guzmán, Saul Rubinek, Ryo Ishibashi, Sung Kang, Mathew St Patrick, Nadine Velazquez
La trama in breve:
Quando il suo collega viene brutalmente assassinato dall'ignobile killer Rogue (Jet Li), l'agente dell'FBI Jack Crawford (Jason Statham) giura di trovare l'inafferrabile assassino e di vendicare personalmente la morte del suo amico. Ma Rogue è introvabile, almeno fino a quando non ricompare tre anni dopo, per infiammare una sanguinaria guerra per il territorio tra Chang (John Lone), il capo della mafia cinese, e Shiro (Ryo Ishibashi), il boss giapponese della Yakuza. Desideroso di catturare Rogue una volta per tutte, Crawford si getta a capofitto nel conflitto assieme al suo team di specialisti del crimine. Ma la sete di vendetta di Crawford mette in serio pericolo il suo giudizio professionale e in un’escalation di violenza, finalmente si trova faccia a faccia con il suo nemico, solo allora capirà che nulla riguardo a Rogue o al suo piano è ciò che sembra. (fonte coming soon)
Il mio commento:
Prove di recitazione, mimica ed espressività a confronto |
Recentemente ho deciso di vedere questo film per trascorrere un'oretta e mezza all'insegna del disimpegno, già consapevole della portata biblica di tale produzione cinematografica.
D'altra parte, un po' mi mancava la visione di un'opera cinematografica con "IL" attore, ovvero uno dei miei supereroi preferiti: Jason Statham.
Un uomo di cui il cognome onomatopeico (pronunciato in macheronic inglish, per cui sTA-TAM!) già fa comprendere molte cose.
Per di più, mi son detto, in Rogue ci sta pure Jet Li: magari i due son riusciti a realizzare qualcosa di affine al discreto The One? Che per altro è recentemente stato proposto in prima serata su Rai 4 e che rammento di aver visto addirittura al cinema. Ne conservo un vago ricordo, in effetti, però mi pareva accettabile.
Ordunque, stando a imdb, sulla carta, questo Rogue doveva essere leggermente meglio ben 0.3 punti in più!
Eppure, sarà che di quest'ultimo ne conservo un ricordo sbiadito, sarà pure che aveva un'ambientazione vagamente sci-fi, mi sa che questa volta non abbiano combinato alcunché di utile per la storia del cinema.
Che c'è amico? Lo so, lo so, avrei dovuto avere una parte decisamente più considerevole e memorabile... invece faccio la comparsa. Guarda, è tutto scritto lì, nel copione... |
Il film - che poi in realtà si chiama WAR ma che una masnada di improbabili traduttori ha deciso di ribattezzare a modo loro in Rogue, accorgendosi troppo tardi della collisione con l'omonimo titolo di Greg Mclean e tentando di correggere il titolo sparando quel "Il solitario" che fa tanto gioco di carte - scorre via velocemente tra azione, pseudo-indagini, pseudo-intrighi, molte sparatorie e scazzottamenti marziali, con l'inseguimento del misterioso assassino...fino al colpo di scena finale. Un colpo di scena che, magari sarò pure stato mezzo addormentato, non mi ha fatto sussultare più del dovuto.
A dire il vero, i colpi di scena sarebbero due, uno in merito alla condotta del personaggio impersonato da Jason Statham e una in merito alla reale identità del "Solitario". E mentre i due bruti se la sbrigano a botte, parallelamente, due donne trovano invece l'occasione di cambiare vita...un tentativo, forse, di lasciare aperto qualche spiraglio per potenziali seguiti oppure un gesto inutile per allungare il minutaggio. Altre spiegazioni non le ho trovate, soprattutto per il personaggio impersonato da Devon Aoki, praticamente una spola vivente tra Giappone e USA.
Per il resto, dicevo, purtroppo il film risulta poco avvincente e capace di stimolare lo spettatore, tranne per le scene in cui compare qualche donna nuda o i protagonisti si sfogano in sequenze di combattimento serrate e furiose.
Peccato però, perché considerando ciò che i due attori in questione possono fare mi sarei aspettato ben di più.
Datore di lavoro e dipendente discutono amabilmente in merito al pagamento di alcuni straordinari non retribuiti... |
Probabilmente molto poteva cambiare se anche la storia e i personaggi fossero stati sfruttati diversamente. In fondo, perché dei colpi di scena si dimostrino efficaci quanto meno si devono fornire elementi di riferimento agli spettatori così da spiazzarli sul più bello. Altrimenti si finisce con il subire il tutto senza moti emotivi. Voglio dire se già è difficile comprendere quanto Jack Crawford e Tom Lone (il collega defunto...) fossero effettivamente uniti considerando che dopo la rapida sequenza iniziale non viene mostrato alcun ricordo, per esempio, che il primo conserva, ancor peggiore è la sensazione sperimentata durante le rivelazioni del finale: possibile che il killer professionista, in tutti gli anni al servizio di Shiro, non abbia mai colto qualche dettaglio utile su Jack? E possibile che una persona sana di mente, su due piedi, cambi vita così drasticamente e si dedichi anima e corpo a una causa...dubbia? E che cavolo, se vuoi vendicarti vendicati, caro il mio Rogue, però non scatenare una guerra tra la triade e la yakuza. Che t'han fatto, per dinci?
Altri elementi a sfavore del film sono poi i personaggi "piatti", comparse che dovrebbero risultare funzionali alla trama ma che finiscono per essere solo macchiette, persona che compaiono e non si imprimono a sufficienza. Collegato a questo c'è poi il poco tempo che, probabilmente, il regista ha avuto a disposizione e che l'ha portato a sacrificare l'approfondimento narrativo per garantire lo spazio alle sequenze di lotta e gratuita violenza.
Per cui, ricapitolando, non ve lo consiglio. Guardatelo, se volete, però non aspettatevi nulla di eccelso, nemmeno le facce dei protagonisti che, per lo più, sono dure e poco inclini al sorriso (*).
(*)... e mentre scrivo questo, su Virgin Radio passano il brano Shiny Happy People dei R.E.M....
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