Regia: Joe Johnston
Anno: 2011
Genere: supereroi, azione
Cast: Chris Evans, Hugo Weaving, Sebastian Stan, Hayley Atwell, Toby Jones, Samuel L. Jackson, Dominic Cooper, Tommy Lee Jones, Neal McDonough, Stanley Tucci
La trama in breve:
Il giovane Steve Rogers farebbe di tutto per arruolarsi: scioccato da ciò che i nazisti stanno facendo in Europa, non sopporta di starsene con le mani in mano. La sua costituzione fragile, l'asma, l'altezza tutt'altro che idonea, però, fanno sì che venga rispedito al mittente ad ogni tentativo. Finché un giorno, un uomo di stato, il dottor Abraham Erskine, s'interessa a lui e gli propone di sottoporsi alla sperimentazione di un siero che ne farà il primo super soldato dell'esercito a stelle e strisce. Rogers, dunque, subisce una straordinaria trasformazione, ma sarà solo dopo un passaggio per le fila dello show-business (e cioè solo dopo aver indossato una calzamaglia) a divenire davvero Captain America. (fonte mymovies)
Il mio commento:
Come ben saprete sono un appassionato di fumetti e manga. In ambito comics, per lo più ho seguito e seguo tutt'ora le (ingarbugliatissime) vicende degli X-Men; un impegno che, per forza di cose, come stabilito dalle eminenze grigie della linea editoriale Marvel, richiede la conoscenza base degli altri supereroi della Casa delle Idee in quanto tra cross-over e dinamiche varie, spesso le strade dei supereroi in calzamaglia si intrecciano. E non sempre amichevolmente.
Recentemente ci son stati anche gli scontri X-men Vs Avengers (apro una parentesi: confrontate la figura di Ciclope in quella miniserie con quella dei filmdi Bryan Singer e rabbrividite...) per cui, indicativamente, la figura di Cap mi è abbastanza nota.
Ma nonostante tutto non riesco a farmela andar giù. Forse perché rappresenta un concentrato di propaganda americana concentrata in un sol uomo, forse perché fondamentalmente è un militare, forse perché non gli attribuisco super-poteri o super-capacità, forse perché non accetto l'idea di quel suo cavolo di scudo-boomerang...probabilmente un misto di tutte queste cose.
Motivo per cui ho ponderato assai prima di dedicarmi a questo film.
Visto anche che tutti coloro che si son visti il secondo capitolo dedicato a Cap, recentemente uscito al cinema, me l'han consigliato (il secondo), ho deciso che era tempo per rivedere la mia posizione nei confronti di Steve Rogers.
Ma non è andata come speravo.
Diciamo che nel complesso questo Capitan America non è malaccio, non un capolavoro, sia chiaro, ma nella media dei vari film di supereroi diciamo che la sufficienza gliela concedo. Non di più, però.
Ho apprezzato assai la scelta di dedicare del tempo all'aspetto "propagandistico" del Cap, che poi è il motivo per cui il personaggio è stato concepito. Sul buon Chris Evans sono un po' combattuto: seppure fisicamente il ragazzo sia piuttosto prestante, avrei preferito qualcuno di più "maturo" e carismatico. Senza nulla togliere a codesto attore, se lui mi proponesse di seguirlo in un giro di ronda e un tostapane cercasse volontari per una missione suicida dentro un vulcano, preferirei decisamente prendere ordini dal secondo.
Per dire, se avessero preso un Jason Statham forse avrei iniziato davvero a farmi piacere l'idea di chiedere la cittadinanza americana...
Ma, immagino, per il casting l'avere un attore nato in USA fosse d'obbligo.
Pensa se prendevano un attore di colore tipo un Michael Jai White...
Che poi, ora che ci penso, non dovrebbe chiamarsi Capitan Stati Uniti D'America?
Soprassediamo...
Fatto sta che ho sempre percepito il buon Cap come un leader "con le palle quadrate", un tizio deciso e cazzuto, tosto non solo sul piano fisico; quello proposto nel film è invece abbastanza piatto come carattrizzazione: non si sa nulla del suo passato, solo che è mingherlino in modo imbarazzante e desideroso di arruolarsi, di compiere il proprio dovere per la nazione.
Ma, avendo il solo potere di essere tisico e piccolino, rimane relegato al ruolo di pippa cosmica: insomma non conta se hai una buona intelligenza, se sei un ottimo osservatore e un tipo pragmatico o se conosci la geografia (su questo ci torno poi), nemmeno ha valore il tuo coraggio indomito...
Solo e se verrai potenziato e pompato in modo inverosimile (e senza provare il minimo disturbo per questo, magari un po' di sconvolgimento, un po' di imbarazzo...o qualche leggerissimo senso di costrizione dalla cintola in giù visto che nel processo di irrobustimento tutto il suo fisico si espande e tonifica ma i pantaloni rimangono gli stessi che avevi all'inizio del processo, ovvero mezzo metro di altezza e 50 kg di muscoli prima...), ovvero avrai dalla sua la forza bruta allora conterai qualcosa, le donne gli cadranno ai piedi e la gente finalmente lo ascolterà.
Questo il messaggio che passa.
Proprio edificante...
Di diverso avviso è invece il Teschio Rosso (ommiodio, è Hugo Weaving!?!?!) che, seppur pompato assai, intelligente e ambizioso, amante della mitologia e dell'occulto, non ha diritto di essere ammirato. Eppure entrambi i personaggi hanno le mani sporche di sangue (sebbene Capitan Stati Uniti D'America confessi di non voler uccidere nessuno, le sue azioni determinano spargimenti di sangue su vasta scala, ricordiamolo) e non sono normali. Solo che uno è bello e figo e c'ha i capelli, e l'altro no. Ok, ed è anche nazista e mira al dominio del mondo (perché, gli Usa non puntano al controllo totale? °_°)
Comunque sia, tutto nel film è gestito in modo abbastanza semplicistico e tutto scivola un po' troppo liscio per i miei gusti (tranne per l'amico del Cap che muore in modo inutile e per il fatto che Cap non riesca a farsi la pupa come avrebbe voluto e dovuto...).
Persino le incursioni a botta sicura nelle sorvegliatissime basi del nemico, in cui ci sta personale altamente qualificato e dotato di armi che, per l'epoca in cui è ambientato, sono avanti di secoli (perdincibacco, hanno fuciloni che smeterializzano cose e soldati...), ha un che di imbarazzante.
E se consideriamo che son state individuate da un'occhiata di 2 secondi lanciata da Cap a una mappa dell'Europa e che notoriamente gli statunitensi non son così ferrati sulla geografia, ecco, qualche perplessità sorge spontanea...
Vabbè, è un film sui supereroi in fondo e certe semplificazioni sono fisiologiche e bisogna solo farsene una ragione. Come anche in talune situazioni proposte, vedasi quanto Cap, Stark e la gnocca di turno sorvolano il fronte scherzando e parlando del più e del meno prima che il supereroe in calzamaglia (sì, lui preferisce così...niente mimetica o armi o equipaggiamento di sorta...in pianura, in montagna, di notte, di giorno...spero solo che se la lavi ogni tanto...) si lanci nel vuoto per andare, da solo, a salvare centinaia di dispersi.
Fossi stato l'ufficiale più alto in grado avrei semplicemente bombardato la base nemica, qui invece preferiscono rischiare la vita di una star nonché unico risultato vivente di un progetto supersegreto del governo per il quale son stati investiti milioni e milioni di dollari. E che poi è stato abbandonato °_°
Ma cacchio, gli farete delle analisi a sto Cap? Dei test? Magari dal suo sangue e da qualche appunto del professore che gestiva l'esperimento si può ricreare la formula per produrre supersoldati in serie... No, macché, facciamo come se nulla fosse accaduto... °__°
"Cos'è questo?"
"Ah, ehm..." rapida scorsa al testo del gobbo "quello è un coperchio di una pentola Amc realizzato in vibranio..."
"In vibra che?"
"Non ti è concesso domandare"
"Come mai è qui? Perché è stato forgiato? A cosa serve? Dove hai trovato il vibranio?"
"Ehi, ehi, ehi...cosa sono tutte queste domande. Prendilo e basta!"
Per cui, ecco, due orette di simpatia io me le sono anche passate in compagnia di Capitan Stati Uniti D'America, c'è tanta azione, c'è una storia che si sviluppa con un minimo di filo logico, c'è un minimo di intreccio amoroso, c'è pure un primo finale eroico seguito dal vero finale che lascia aperta la strada al film degli Avengers (già visto e recensito qui). Ciononostante non son rimasto così impressionato da quanto ho visto. Peccato :-(
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