Titolo: Gli elfi di Cintra
Autore: Terry Brooks
Editore: Mondadori
Genere: fantasy
Pagine: 423
La trama in breve:
L'Armageddon, la battaglia conclusiva tra le forze del Bene e del Male, è giunta. E ha perso il Bene. I cambiamenti climatici hanno arroventato il suolo e le guerre biologiche hanno reso sterile la terra. Veleni ed epidemie hanno decimato l'umanità e le hanno tolto ogni speranza. Gli unici che possono sopravvivere in quell'inferno, gli ex uomini trasformati in demoni, hanno una sola missione: eliminare progressivamente i resti della razza umana. C'è ancora una possibilità: un Variante, una creatura magica che si nasconde sotto l'aspetto di un normalissimo ragazzo di vent'anni, completamente ignaro della propria natura e dei propri poteri. Sarà lui a guidare i superstiti in un luogo sicuro, dove fondare un nuova civiltà. Ma prima bisogna trovarlo, rivelargli il suo destino, e proteggerlo. È il compito assegnato, in diverse zone del mondo, a Logan Tom, Angela Perez e agli "Spettri", un gruppo di ragazzi che tentano di sopravvivere all'assedio dei nemici tra le rovine della loro città. Riusciranno a portarlo a termine?
Il mio commento:
Prosegue la lettura di questa avvincente saga fantasy e, personalmente, continuo a rimanerne soddisfatto dal lavoro di Brooks. La narrazione procede fluida e senza fronzoli spostando in maniera equa l'attenzione del lettore sulle tre macro storie che procedono in parallelo - Logan Tom in viaggio assieme agli Spettri; Angela, Kirisin e Simralin alla ricerca del Loden; Falco e Tessa mentre cercano di far luce sulla natura messianica del ragazzo - spiegando e risolvendo alcune questioni ma lasciandone aperte di nuove, giocando su misteri "positivi", come la natura del Variante, ossia Falco, e misteri "negativi", cioè chi sta braccando Angela e gli elfi assieme a Delloreen.
L'impostazione rimane comunque "alla Brooks", per cui con sviluppi molto diretti e senza fronzoli, a volte con semplificazioni in merito a questioni quali distanze geografiche e limiti di linguaggio. Ma in ogni caso con una resa e un'impostazione molto cinematografica e un registro e uno stile narrativo molto sciolto e schietto.
In particolare, le due battaglie che i cavalieri del Verbo devono sostenere le ho trovate visivamente meritevoli, scontri dall'esito incerto contro creature formidabili, dotate di indubbie capacità e poteri. Da un lato Krilka Koos, poderoso ex cavaliere del verbo rinnegato e ormai folle, dall'altro la demonessa Delloreen, ormai spoglia di qualsivoglia parvenza umana e mutata in una sorta di letale pantera.
Analogamente a quanto accadeva nel precedente capitolo della saga, anche in questo libro l'autore alterna momenti di azione ad altri in cui viene concesso maggior spazio all'introspezione e all'approfondimento del background dei personaggi che, seppur per lo più ragazzini, non risultano mai appiattiti o scontati. Così come non risultano mai lineari e certe le conseguenze delle loro azioni, vedasi quel che accade con Pantera, con Fiamma oppure con Aggiusta, in cerca di affermazione o desiderosi di salvare vite ma che purtroppo finiscono col mettere nei guai i propri compagni, se stessi o causare la morte accidentale di qualcuno. Fardelli e risvolti non banali soprattutto per coloro che sono eredi e potenziali vittime di un mondo ormai tossico e impazzito, privo di regole e riferimenti.
Apprezzato assai anche l'episodio relativo al "Senatore", carismatico leader deforme che sembra voler regalare speranza e guida alle masse ma che in realtà nasconde sordide pulsioni e non meglio chiariti progetti per il futuro, così come si intuisce dagli scambi con Logan Tom e dell'ibrido/mutante Catalya. Una figura quest'ultima che incarna tutta una serie di drammi, in quanto reietta, priva di affetti tra gli umani (che la allontanano in quanto parzialmente mutante) e tra i mutanti (che vedono in lei una mutazione incompleta), personaggio scomodo e apparentemente secondario che pian piano trova un suo spazio e un suo scopo all'interno del gruppo degli Spettri.
Non siamo di fronte comunque a un libro particolarmente approfondito (diciamocelo, ci son molte situazioni che vengono suggerite o che capitano in modo un po' telefonato) o che chiarisce ogni dubbio e dinamica proposta, su questo voglio esser onesto; allo stesso modo, certe dinamiche potevano esser sviscerate in modo più complesso o con una trama più ad ampio respiro (vedi la questione del demone insediato tra gli elfi o gli spostamenti di Falco), ma probabilmente visto il numero di pagine e conoscendo l'autore, si è giunti a un discreto compromesso per non appesantire troppo la lettura e al contempo non chiudere troppo in fretta con taluni personaggi.
In ogni caso mi sento di consigliarlo in quanto lettura piacevole e discretamente sviluppata, ovviamente nel contesto dell'evolversi di quanto narrato nell'intera trilogia,
Ora non mi resta che cimentarmi con l'ultimo episodio :-)
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