giovedì 20 aprile 2017

Sul perchè le cose in Italia van male

Niente verità universali, ve lo dico subito.
Al più qualche vaneggiamento di una mente stanca e un po' obnubilata dal vino bevuto a cena.
Però ci tenevo, questo sì, a cianciare di una situazione - stupida e bassa, lo ammetto - capitatami giusto ieri. Una di quelle occasioni che permettono al singolo individuo di ponderare e imprecare ai danni della società. Niente di grande o particolarmente significativo all'orizzonte, per carità, fatti banali ma che ugualmente danno una misura del perchè, in Italia, tante cose vanno male.
Capita allora che mentre un pover'uomo seduto sul trono - non quello di spade - vaga nei meandri di internet per occupare e, al contempo ottimizzare, il tempo altrimenti sprecato durante certe fisiche faccende, capita che si imbatta in pagine web che palesano tali banner pubblicitari:



Tralasciate la notizia su quel simpaticone di Trump e concentratevi sul banner. Pubblicità che, già di per sé, mi da sui nervi nel web.
Comunque sia - e notiamo tutti che non di cose sconce et oscene si tratta - l'ingenuo me stesso cadde in tentazione e pigiò, per conoscere la verità. Anche perchè, diamine, di tanto in tanto qualche galletta di riso mi è capitato di mangiarla.
Quindi ecco il redirect verso un sito esterno all'Ansa e l'apparizione di immagini in cui si spiega che le bevande gassate fan male, che certi cibi han troppi carboidrati, altri troppi zuccheri...niente di particolarmente eclatante ma, fondamentalmente, bricioline sparse sul terreno e che mi hanno condotto, incautamente, a pigiare su di un ultimo infausto pulsante. Manco ho letto che c'era scritto, tanto era uguale ai precedenti 5-6. 
Approdo quindi sul sito di GAMECRASH. Manco il tempo di capire cosa sia che arriva l'SMS: "Felicitazioni! Sei appena stato inculato! Abbiamo appena attivato un servizio a rinnovo automatico dal modico valore di 6,05 euro a settimana per disattivarlo chiama in Botswana o, più semplicemente, usa la procedura dal sito"
Al che son partite invocazioni al cielo mentre, in una metafisica mappa verso la salvezza eterna, la mia pedina arretrava ignominiosamente.
Tra l'altro non ho potuto fare a meno di notare il colpo di genio dei 5 centesimi. Non 6 euro a settimana, bensì 6.05. Proprio da vigliacchi bastardi.
"Poco male", ho pensato, "vado sul sito e mi disiscrivo"


Solo che, dopo svariati tentativi a distanza di 30 secondi dal precedente, il messaggio sul sito gamecrash non cambia.
Per cui, dopo aver nuovamente invocato gli dei del cielo, senza cedere alla tentazione di chiamare in Mozambico, ho optato per leggere i "termini e condizioni" dove, fatalità, si menziona alla possibilità di scrivere alla mail clienti@digitapp.it
Casella di posta cui ho scritto solo per vedermi rispondere in automatico un testo del genere:
"Gentile cliente, abbiamo preso in carico la sua segnalazione. Se vuole disattivare i nostri servizi, può procedere da questa pagina: gestioneservizio.it e seguire le indicazioni..."
Da qui, in effetti ho potuto disiscrivermi e ricevere la conferma di non vedermi sottrarre 6,05 euro a settimana. 
Con rinnovo automatico dell'abbonamento vita natural durante.
Cioè, ricapitolando: 
a) ero su un sito "autorevole" come l'Ansa
b) ho pigiato su alcuni banner
c) mi è stato attivato un servizio a pagamento sul mio numero telefonico senza esplicita conferma 
d) non lo si poteva disattivare dal sito a cui mi rimandava il gentile fornitore


In pratica: "frega il prossimo tuo e stai tranquillo che la farai franca".
E se questo succede nel piccolo, chissà quali infami nefandezze accadono nel "grande", dove il giro di pecunia è ben maggiore.
Anzi, il messaggio che proprio mi vien inculcato è che c'è addirittura un avvallo di certe pratiche a delinquere. 
Perchè, ad esempio, TIM non chiede una conferma ulteriore prima di attivare un servizio a pagamento? 
E se ero un minore? 
E se ero qualcuno di meno accorto da mandare la mail e ricevere le indicazioni corrette per sbrogliarmi la situazione? 
Per fare un paragone, è come se me ne stessi al bar, seduto. 
Si avvicina uno. 
Mi saluta.
E immediatamente si attiva un servizio che dal suo conto corrente mi versa del denaro ogni settimana: il privilegio di salutare me si paga :-)
Ma niente paura: questo privilegio si può disattivare. Basta chiamare un call center automatico perennemente in errore.
Bella storia, quindi.
Proprio un bell'esempio che viene offerto alle masse.
E allora poi chi si stupisce se poi si radicano comportamenti a delinquere di ben altra specie.
In fondo, infiocinare il prossimo tuo come te stesso è uno sport nazionale. E non viene punito che infiocina, nossignore, viene denigrato il fesso che, per motivi disparati, si fa fregare.
Magari se lo fa pure in buona fede, ponendo la propria fiducia nelle mani di chi crede integerrimi.
O addirittura cercando di essere onesto e serio laddove, ad esempio, in precedenza era solo nero e sommerso. Come mi par di capire si stia facendo con i voucher che, se usati con criterio, potevano essere una valida alternativa per compensare certe prestazioni. Che poi, in un Paese come il nostro in cui ci si lamenta della disoccupazione e del fatto che si assume poco anche se non soprattutto a causa della forte pressione fiscale esercitata dalla Stato, i voucher potevano diventare uno strumento di analisi e di studio per modellare nuovi scenari occupazionali o per esercitare controlli. Perchè di certo c'era chi ne abusava e che, magari, casualmente, c'ha parenti nei posti e negli uffici giusti dello Stato.
Per cui, tornando a prima, se è fesso quello che viene infiocinato, lo è altrettanto quello che cerca di essere onesto e che, per forza di cose, si trova a ripiegare su strumenti diversamente leciti.
Al contempo, sembra quasi che si vada a testimoniare una precisa volontà di tutelare e supportare i disonesti.
Chi trisezza :-(
Eh sì che ancora ricordo quel che ho visto a Singapore dove, per chi commetteva infrazioni o crimini, non solo c'erano pene certe e dure, ma vi era anche lo sputtanamento sociale. Ovvero cartelli con riportato "Qui c'è stato un crimine, il colpevole è quello della foto accanto, criminale che abbiamo catturato in data x".
Che poi il crimine fosse una rapina o un uso improprio di certi privilegi, ad esempio di tessere lasciapassare in giorni in cui non si era in servizio, non c'era differenza,
Analogamente, nei vari monitor installati dentro le stazioni e i treni della metropolitana, per i molestatori sessuali era ben chiaro il destino, ovvero di essere acciuffati alla prima stazione. Dove per molestatori non si indicavano bellimbusti con il pisellino in mano ma anche simpatici signori dalla mano lunga. E non credo che la popolazione si arrischiasse a compiere atti lascivi.
Diversamente da quel che accade qui, in Italia, dove invece pare essere lecito infiopparre il prossimo, meglio ancora se da posizioni sopraelevate e senza poi scontare alcuna colpa, come, ad esempio, previsto da quelle norme a favore del falso in bilancio.
O almeno, questo vien da pensare a partire da un fatto banale e insignificante come quello capitato a me. 
La consapevolezza di venir ingannati. E che tutto questo sia lecito, normale. Ovvio.
Addirittura tutelato.
Infine, mi domando cosa accadrebbe se una simile truffa capitasse a gente a modo, tipo Bruce Banner...e come ne parlerebbero al tg.
"Palazzina devastata e direttore della DIGITAPP sventrato dal gigante verde a cui era stato attivato un servizio in abbonamento"














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