Mentre in una galassia lontana lontana procedono i lavori per un nuovo episodio della saga di Star Wars, ho avuto occasione di andare a vedere I Guardiani della Galassia 2. Si parla, praticamente, del mese scorso :-(
Questo vi fa capire come sia leggermente a corto di tempo libero per riuscire a coltivare e a portare avanti hobbies e svaghi vari.
Devo dire che, seppur la trama non brillasse dal punto di vista della coerenza e della solidità, è stata una piacevole visione, mi ha divertito e mi ha affascinato dal punto di vista visivo, con molte scene dal forte impatto. Mi sarebbe piaciuto ritagliarmi del tempo per parlarne qui, ma per forza di causa maggiore mi sa che ormai sono fuori tempo massimo: ho una discreta memoria (per lo meno per questo genere di cose) ma rischierei di proporre qualcosa di miserrimo. Al contempo, ne approfitto per segnalarvi qualche appunto di Nebo che ho trovato particolarmente interessante e profondo.
Sempre in termini di film, ho avuto anche l'occasione di vedermi Punisher War Zone e i primi due episodi si Sense 8, ma con l'internet pazzerella che Cheapnet mi sta regalando in questi giorni ho avuto difficoltà nel continuare l'impresa via netflix. Diciamo che mentre sul film con Ray Stevenson non ho molto da riferire (ma siamo molto vicini al commento che, al tempo, Fantozzi espresse sulla corazzata Potemkin), sulla serie firmata da Lana e Lilly Wachowski e J. Michael Straczynski credo che ci tornerò. Certo, non appena riuscirò ad avere una connessione stabile, energie mentali a livelli accettabili e un briciolo di tempo libero.
Cose, le ultime due, che oltre a venir maciullate dagli impegni di lavoro e dagli allenamenti, son messe a repentaglio anche da altre dinamiche. Infatti, a breve ritornerò in Senegal, per un'altra trasferta - Now with more vaccines, oserei dire - per cui tornerò a postare sul blog più avanti. Che poi, quando si parla di trasferte lavorative con la gente, tutti quanti sono per il "wow", "fai tante foto", "portati il costume"... difficile trasferire il concetto che vado a lavorare e non in villeggiatura. Per di più in una nazione che, vista la precedente esperienza, vede nella connettività internet uno dei suoi punti di forza.
Accanto a tutto ciò, inoltre, ho intrapreso anche un altro impegno, ovvero il corso maestri. Dopo aver ricevuto il diploma di istruttore ho ritenuto giusto proseguire su questo percorso e investire tempo ed energie nello studio del Qi Xing Tang Lang Quan, anche nell'ottica di una crescita personale oltre che di eventuale contribuito alla diffusione di questo stile marziale cinese.
In tutto ciò, realizzo solo ora di essere praticamente a fine maggio mentre, a livello mentale, son convinto che si sia massimo massimo a fine aprile. Incredibile come la frenesia e la densità di impegni delle giornate crei queste percezioni. D'altronde, con i ritmi sostenuti che abbiamo in N-aitec, mi sa che siamo già bravi a non esser usciti di senno... che poi è un po' il dramma delle realtà piccole che, seppur fortemente motivate e reattive, soffrono per via del rapporto sfavorevole tra clienti-progetti-imprevisti e risorse umane utilizzabili in campo. Anche parlando con lavoratori impegnati in altri settori, sia privato che pubblico (tipo la sanità), ormai è la prassi: o le aziende chiudono oppure soccombono per via del troppo lavoro spalmato sulle poche risorse disponibili con evidenti conseguenze sul grado di servizio offerto (sanità?).
D'altronde, è una cosa che sta succedendo giusto da ieri e per le quali non ha senso che il governo ponderi o rifletta (non lo fece nemmeno alla luce dei numerosi suicidi di imprenditori veneti occorso qualche anno fa...notizie di poco conto e che non meritano un conteggio a mo di far west come vien fatto per le vittime di femminicidio, giusto a rimarcare che tra uomini e donne ci son differenze).
Che poi, in merito al mondo del lavoro, se le pensate che al governo riescono ad elaborare son solo quelle di togliere i voucher per ritornare a favorire il nero e il sommerso e privare le casse dello stato di quei 2,5 euro (su 10) di tasse, davvero vien da sperare che non si mettano a discutere su manovre inerenti l'impiego e il costo dei lavoratori: potrebbero solo far peggio.
Intanto stiamo a vedere che accadrà con Alitalia, che non ci tocchi di mantenere, di nuovo, per anni, le migliaia di dipendenti che la compagnia di bandiera lascerà a casa.
D'altronde, è una cosa che sta succedendo giusto da ieri e per le quali non ha senso che il governo ponderi o rifletta (non lo fece nemmeno alla luce dei numerosi suicidi di imprenditori veneti occorso qualche anno fa...notizie di poco conto e che non meritano un conteggio a mo di far west come vien fatto per le vittime di femminicidio, giusto a rimarcare che tra uomini e donne ci son differenze).
Che poi, in merito al mondo del lavoro, se le pensate che al governo riescono ad elaborare son solo quelle di togliere i voucher per ritornare a favorire il nero e il sommerso e privare le casse dello stato di quei 2,5 euro (su 10) di tasse, davvero vien da sperare che non si mettano a discutere su manovre inerenti l'impiego e il costo dei lavoratori: potrebbero solo far peggio.
Intanto stiamo a vedere che accadrà con Alitalia, che non ci tocchi di mantenere, di nuovo, per anni, le migliaia di dipendenti che la compagnia di bandiera lascerà a casa.
Comunque sia, guardiamo avanti con ottimismo e confidiamo che nei prossimi mesi, per quanto mi riguarda, mi riesca di organizzare i miei tempi di vita anche per riprendere in mano certi miei progetti letterari che praticamente vegetano in attesa di miei discutibili interventi. E allora, quando poi mi capita di prender in mano manga come Berserk, di cui ho iniziato a leggere i primi capitoli ai tempi del liceo, o il romanzo di Game of Thrones, che ho iniziato in marzo, e a criticare le tempistiche bibliche con cui certi autori completano le loro opere mi sa che dovrei mordermi la lingua... anche se, ovviamente, non siamo certamente sullo stesso piano e quel che scribacchio io chissà se mai un giorno avrà qualche significato per qualche lettore. Ma io sono ottimista e mi auguro di riuscire prima o poi, magari nel 2052, a ridosso dell'età pensionabile...
Detto ciò, chiuderei con un po' di slancio ottimistico (anche per il futuro) prendendo a prestito un video dal recente Eurovision Song Contest, di cui ho intravisto qualche spezzone e parte della finale, in particolar modo la canzone di Jacques Houdek che - senza nulla togliere a Gabbani o agli altri - ho apprezzato assai, anche per la simpatia bipolare del cantante impegnato in un doppio ruolo sia dal punto di vista vocale che linguistico :-)
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