sabato 5 luglio 2025

Megàlo – Olio e Sangue

Titolo
: Megàlo – Olio e Sangue
Autore: Enzo De Simone
Editore: Lumien editore
Genere: Fantasy storico, romance, dieselpunk, military
Pagine: 381


La trama in breve:
I secolo a.C. Nella guerrafondaia repubblica di Roma, l’olio di pietra e le conoscenze tecnologiche donate dal dio Vulcano sono potere militare. Le lance della terra trivellano la crosta del mondo conosciuto e le raffinerie producono keros insozzando il cielo e inquinando il mare nostrum. Il fumo nero dell’olio di pietra combusto è fitto e dolciastro, il rombo crescente delle pile a ipocausto un grido di libertà. Il grido di Mater Pandora, l’agile megàlo, automa antropomorfo di legno e metallo, della gladiatrice Crissa. L’amazzone di Capua è alla sua ventiduesima vittoria, ma gliene mancano ancora troppe per riscuotere la propria libertà, ancora troppe per credere di riuscire a non cadere prima. I Saturnali, i festeggiamenti in cui l’ordine sociale è rovesciato, sono però vicini, e così il piano di fuga degli schiavi del ludo di Capua architettato dal maestro Enomao, Ciclope di Roma. Crissa è però costretta, insieme al resto dei gladiatori, a partire per la battaglia di Metapontum. Qui si trova a combattere con il tribuno Glabro, prossimo a diventare comandante della legione Macedonica, e il suo megàlo Vis Veritatis, con il quale già si era scontrata nell’arena. Il loro immortale legame di appartenenza si salda tra vite reclamate, arti meccanici mozzati e conflitti di visioni. L’odio di Crissa per Roma è viscerale, il rispetto di Glabro per gli ideali della Repubblica assoluto. E, presto o tardi, saranno questi punti di vista a doversi scontrare, e allora sì sarà olio e sangue! (fonte Lumien)


Il mio commento:
Dopo le precedenti letture volevo tornare a qualcosa di genere fantasy, ero indeciso sulla scelta per cui googlando e cercando qualcosa di diverso dal solito mi son imbattuto nel sito della casa editrice Lumien. A cui ho voluto dar fiducia e provando con questo Megàlo – Olio e Sangue. Testo per altro appartenente al genere "dieselpunk" che non conoscevo, ma comunque parente del probabilmente più noto steampunk.
E...oh sì, è andata molto ma molto bene con un titolo che mi ha catturato sin da subito e che reputo davvero ben realizzato. Un romanzo che strizza l'occhio nel titolo alla serie "Spartaco: Sangue e Sabbia" ambientata anch'essa nell'antica Roma e con i gladiatori ma al di là di questo il libro di De Simone procede per altre direzioni e con altri elementi, titillando l'interesse di quelle generazioni che son cresciute con i cartoni dei robottoni e che già qualche anno fa erano stati solleticati da produzioni hollywoodiane come Pacific Rim.
Piazzare dei mecha nel contesto dell'impero romano è una bellissima trovata che mi ha esaltato assai, anche per il fatto di prevedere classi differenti e di mescolare conoscenze tecnologiche con il misticismo derivante dal culto di Vulcano/Efesto. I "ciclopi", che sacrificano un occhio in nome del fabbro degli dei, ricevono in dono conoscenze che anticipano di secoli quelli che saranno le evoluzioni tecnologiche delle rivoluzioni industriali ma applicandole solo al contesto bellico e, quindi, ludico. Per cui niente treni o automobili, ma solo robottoni di legno e metallo alimentati a keros(ene) e guidati da impavidi aurighi. Tra cui i nostri protagonisti, Crissa e Glaudo, gladiatrice gallica lei, comandante della legione macedonica lui. Legati da un comune destino e le cui vicende prevedranno rapporti di amore e odio nonchè colpi di scena inattesi. In fondo, Crissa è una schiava che odia Roma e che, assieme ad un manipolo di gladiatori manipolati dal ciclope Enomao pianifica una ribellione-fuga. Ma tutto, credetemi, è ben più complesso di come sembra, dannatamente ben scritto e avvincente, con personaggi molto caratterizzati e tridimensionali che alternano il loro punto di vista nel portare avanti la narrazione. Non mancheranno scene cruente, situazioni difficili, scelte discutibili, sentimenti contrapposti e rivalse...tutto a beneficio del lettore che si troverà a vivere una storia intensa e ben delineata.