Arrivano anche quelle degli aspiranti europarlamentari ma questo post lo vorrei dedicare al mio paese verso cui sembra esserci un legame sperciale.
Cioè, non c'è visto che per una serie di motivi io sono uno sconosciuto (il mio cognome no...ah...quello incute potere...) e, tra morosa, amici, lavoro, arti marziali, vivo la mia vita per lo più "fuori" da questo comune.
Comunque sia c'è da votare e vorrei arrivarci preparato.
Ecco quindi che, su invito di uno zio attualmente consigliere comunale, ho frequentato un paio di riunioni de "Il Paese che vogliamo", una delle liste civiche che si propone alla cittadinanza.
Assieme ad altre tre liste di cui, con calma, sto leggendo il programma.
Ecco quindi che a Trebaseleghe potremo scegliere tra:
- Il Paese che vogliamo (lista civica - sito)
- Insieme per Trebaseleghe (lista civica)
- Lega Nord e Nuova luce (sito)
- Il Popolo della Libertà (sito)
In primis ci sono 4 liste, non 2 come nelle passate edizioni. In particolare, parte di quanti sono presente nelle due liste civiche erano alleati nell'attuale giunta comunale, prima dello scisam.
Al contempo, metà delle persone della lista proposta dalla Lega militano nel PDL. Per cui, le vere anime, sono 2...ma con le dovute differenze mi auguro.
Disuguaglianze che, teoricamente, dovrebbero essere presenti nei vari programmi ma che, tutto sommato, non sono così marcate.
Lo saranno ad amministrazione avviata.
Sempre che, con 4 liste, non si finisca per avere una situazione caotica alla guida di Trebaseleghe.
Poi c'è la componente giovani, nuove leve da sfruttare e valorizzare. Un elemento questo che, a mio avviso, può essere critico e al contempo vincente. Dico critico per via del delicato momento che sta vivendo il nostro Paese prima ancora che paese: mi riferisco ai problemi economici in primis per i quali, penso, sia necessaria esperienza e conoscenza di leggi e burocrazia prima della buona volontà. Anche a Trebaseleghe ci sono aziende in crisi o che ridimensionano il personale (Pepper Industries e Meblby sono solo due esempi...). Mi domando allora se un "giovane" possa offrire risposte pronte ed efficaci a queste situazioni. Oltretutto rimane che la parola di un giovane ha meno influenza di quella di un quarant'enne. Però si compensa con slancio, energia, voglia di fare...sperando poi che, nel tragitto, certe idee politiche rimangano invariate (per dire, la Lega candida anche un reagazzo di 19 anni...). Di certo, avvicinare i giovani è una buona mossa. Di contro, i vecchi elettori, anziani all'anagrafe, mi domando come reagiranno....soprattutto perchè son poco menzionati nei programmi proposti...
Ci sono poi le donne, meno nei partiti di destra, di più in quelli più orientati a sinistra. "Il Paese che vogliamo" addirittura ne candida una e questo credo sia un forte messaggio per tutti.
Per quanto riguarda i vari programmi proposti non trovo eccessive differenze. Purtroppo, nel dettaglio, ne conosco solamente uno, gli altri li ho comunque letti ma, a grandi linee, le varie tematiche quelle sono: famiglia, ambiente, urbanistica...
Solamente in due liste poi figura il discorso "casa Pattaro".
Ci tengo a sottolinearlo per introdurre poi una personale riflessione.
Le liste sono quella de "Il Paese che vogliamo" e de "Il popolo della Libertà". Quest'ultimo, con Tosetto, ha gestito Trebaseleghe per un po' di annetti. Poi, alle scorse elezioni, ha perso ed è subentrata la lista di Paolo Lamon (da cui poi sono nate le due liste civiche che si candidano in giugno). Grazie al PDL la famigerata casa Pattaro è stata considerata patrimonio artistico-culturale-storico...chi più ne ha più ne metta: da casa di campagna fatiscente sita vicino al comune a edificio "importante" insomma, con conseguente rialzo del valore. Grazie a questa manovra, nel tentativo di acquistare sta catapecchia da un privato (stranamente vicino al PDL) e riabilitarla, lo stato italiano ha concesso a Trebaseleghe circa 290 mila euro. Tuttavia l'acquisto non è ancora stato completato...visto che ora quella "cosa" vale circa un milione di euro e si è arrivati a coprire solamente a 700 mila euro del suo valore totale...e altrettanti ne serviranno per sistemarla e renderla fruibile per qualcosa (ma ancora nessuno sa "cosa"). Sempre se si riesce ad acquistarla e a trovare i fondi...altrimenti bisogna pure rendere i 290 mila di cui prima.
Di conseguenza, qualunque giunta andrà al potere si troverà sta magagna, una palla al piede che vincolerà abbastanza il governo del Paese.
E altrettanto faranno, ma di questo si parla e poi si tace, eventuali opere già avviate / concordate e che necessiteranno di pecunia.
Nonostante la crisi.
Nonostante le promesse di aiuti sociali a chi in difficoltà.
Quindi, riassumendo, il richio che la politica dei costi vada a ridimensionare la politica dei programmi e degli ideali c'è eccome.
Ovvero, la domanda: dove si prenderanno i soldi per fare le cose promesse è e rimane una domanda a cui non c'è risposta nei vari programmi elettorali.
Ben venga la riduzione delle spese, degli sprechi eccetera decantate nei vari opuscoletti.
Ben venga la spinta dei giovani e l'associazionismo, il volontariato.
Ben accetti pure i discorsi sulle politiche economiche (un po' vaghe) per rilanciare attività produttive e i centri di Trebaseleghe e frazionie.
Tuttavia mettiamo bene in chiaro le cose da subito.
Sia a destra che a sinistra che in centro.
Sempre che ciò non sia già stato fatto e io, semplicemente, me lo son perso ^_^
PS: attendo commenti da eventuali trebaselegani di passaggio qui, aspirante candidato o semplice cittadino che sia...
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PSS: al contempo, se non sei di Trebaseleghe, rispondi alla seguente domanda: sai dov'è Trebaseleghe? Conosci questo paese? Siamo un centro di circa 12000 abitanti ma per lo più ignoto al mondo italico...
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