Autore: Tanja Sartori
Editore: 0111 Edizioni
Genere: Fantasy
Pagine: 285
La trama in breve:
“Guardati dall’ultima luna d’inverno…”
Ormai il tempo è giunto, la profezia rivelata.
L’Impero vacilla.
Il Fiore di Luce è la preda più ambita, ma anche la sola salvezza.
Il viaggio ha inizio.
Non si sapeva chi fossero finché il destino non li scelse.
Nessuno di loro conosceva la verità, nessuno di loro conosceva il vero potere.
Nessuno si aspettava che i Custodi della Luce sarebbero ritornati.
Il mio commento:
Continua la mia lettura di testi scritti da autori poco conosciuti e per case editrici minori. Questa volta tocca al primo volume della saga del Fiore Eterno, ovvero Custodi della Luce di Tanja Sartori, edito da 0111 Edizioni.
Si tratta di un romanzo di genere fantasy che definirei di stampo piuttosto classico. Ambientato nel Mondo di Luce, la storia narra delle vicende di un gruppo di giovani alla ricerca delle pietre magiche che permettono l'accesso ai poteri del Fiore di Luce, misterioso "artefatto magico" che contribuisce all'equilibrio della dimensione terrena in cui vivono gli umani. Sullo sfondo di ciò vi sono intrighi presso la corte imperiale, un non ben definito esercito del Giglio che semina distruzione e angherie in gran parte dei territori del regno e una serie di incontri / scontri che permettono di introdurre situazioni, personaggi e antagonisti. Alcuni rimarranno volutamente poco delineati, in vista del seguito del libro.
In particolar modo, anche grazie ad un ampio flash-back, vengono presentati al lettore anche i precedenti custodi delle pietre magiche, coloro che nel passato sono stati testimoni e corresponsabili della rottura del fiore di Luce, proprio in occasione dell'uccisione dell'imperatore e dell'imperatrice del regno.
A parte questa parentesi, che viene aperta circa a metà del libro, la narrazione permette al lettore di seguire la ricerca delle pietre magiche e di far la conoscenza con i vari personaggi, sia gli attuali custodi della Luce, sia i precedenti, sia altri personaggi che contribuiscono ad impreziosire la trama. Se da un lato il tempo dedicato a ciascuno di questi è discretamente dosato, trovo che la storia scivoli via in modo un po' troppo semplicistico e con motivazioni che muovono le azioni di eroi e antagonisti poco forti. Tradimenti, amicizie, sacrifici e atti di fiducia avvengono molto rapidamente, a volte in modo poco credibile, così come il lungo viaggio di ricerca si conclude molto un po' troppo frettolosamente. Verrebbe da pensare che il regno sia davvero piccolino visto che, tra andata e ritorno, i nostri ci impiegano circa 20 giorni (e allora perchè è costituito da numerose nazioni?) ma soprattutto che il ritrovamente delle pietre magiche sia qualcosa alla portata di chiunque. Senza contare che non sembrano rientrare negli interessi di poi molte persone...
Per quanto la lettura scivoli via piacevolmente, merito anche di uno stile piuttosto buono anche se tendenzialmente molto schietto e spiccio, credo che sarebbe da rivedere un po' tutto l'arco narrativo per dilatare tempi ed eventi, magari introducendo qualche difficoltà in più nell'individuare i vari templi o per spiegare meglio l'origine dei vari personaggi (che, a tratti, mi ricordano quelli di alcuni manga) e perchè accettino di partire per una missione ignota senza farsi troppi problemi (verremo pagati? come? che garanzie abbiamo? che provviste ci servono? equipaggiamento? che problemi insorgeranno nei confronti del mio regno? soprattutto se il mio sovrano è stato assassinato proprio mentre ero in viaggio con lui e non torno manco a fare rapporto...). Senza tralasciare il fatto che le donne del gruppo, credo, risultino un po' troppo spartane, senza con questo voler risultare maschilista.
Altri aspetti che mi hanno destato non pochi dubbi riguardano: la principessa Isabelle, a zonzo per il regno senza scorta nonostante quel che ha passato; la ripresa del principe Cristopher, un po' troppo repentina e "indolore", nonostante fiamme e folgori; l'apprendimento della magia: il fatto che il potere del fiore, nei custodi, sia innato e che alcune persone inviate a cercare le pietre siano, casualmente, proprio i custodi tanto attesi non mi convince moltissimo...
Sospetto comunque che, in parte, certe dinamiche siano legate all'inesperienza mentre altre parrebbero il frutto di tagli per far rientrare il numero di pagine entro una determinata soglia, legate quindi a questioni di tipo economico-editoriale. Forse la lettura del seguito, Custodi delle Tenebre, potrebbe agevolare la comprensione e la caratterizzazione di ambientazione e personaggi.
Infine, un'ultima considerazione va alla copertina, a mio avviso un po' troppo neutra, seppur particolare e pulita.
Per chi fosse interessato alla lettura, che tutto sommato consiglierei, segnalo questo link su LaVitaAltrove, dove è disponibile il download del primo capitolo, mentre sul forum Murasaki sono disponibili ulteriori informazioni e commenti per la fruizione del libro.
Si tratta di un romanzo di genere fantasy che definirei di stampo piuttosto classico. Ambientato nel Mondo di Luce, la storia narra delle vicende di un gruppo di giovani alla ricerca delle pietre magiche che permettono l'accesso ai poteri del Fiore di Luce, misterioso "artefatto magico" che contribuisce all'equilibrio della dimensione terrena in cui vivono gli umani. Sullo sfondo di ciò vi sono intrighi presso la corte imperiale, un non ben definito esercito del Giglio che semina distruzione e angherie in gran parte dei territori del regno e una serie di incontri / scontri che permettono di introdurre situazioni, personaggi e antagonisti. Alcuni rimarranno volutamente poco delineati, in vista del seguito del libro.
In particolar modo, anche grazie ad un ampio flash-back, vengono presentati al lettore anche i precedenti custodi delle pietre magiche, coloro che nel passato sono stati testimoni e corresponsabili della rottura del fiore di Luce, proprio in occasione dell'uccisione dell'imperatore e dell'imperatrice del regno.
A parte questa parentesi, che viene aperta circa a metà del libro, la narrazione permette al lettore di seguire la ricerca delle pietre magiche e di far la conoscenza con i vari personaggi, sia gli attuali custodi della Luce, sia i precedenti, sia altri personaggi che contribuiscono ad impreziosire la trama. Se da un lato il tempo dedicato a ciascuno di questi è discretamente dosato, trovo che la storia scivoli via in modo un po' troppo semplicistico e con motivazioni che muovono le azioni di eroi e antagonisti poco forti. Tradimenti, amicizie, sacrifici e atti di fiducia avvengono molto rapidamente, a volte in modo poco credibile, così come il lungo viaggio di ricerca si conclude molto un po' troppo frettolosamente. Verrebbe da pensare che il regno sia davvero piccolino visto che, tra andata e ritorno, i nostri ci impiegano circa 20 giorni (e allora perchè è costituito da numerose nazioni?) ma soprattutto che il ritrovamente delle pietre magiche sia qualcosa alla portata di chiunque. Senza contare che non sembrano rientrare negli interessi di poi molte persone...
Per quanto la lettura scivoli via piacevolmente, merito anche di uno stile piuttosto buono anche se tendenzialmente molto schietto e spiccio, credo che sarebbe da rivedere un po' tutto l'arco narrativo per dilatare tempi ed eventi, magari introducendo qualche difficoltà in più nell'individuare i vari templi o per spiegare meglio l'origine dei vari personaggi (che, a tratti, mi ricordano quelli di alcuni manga) e perchè accettino di partire per una missione ignota senza farsi troppi problemi (verremo pagati? come? che garanzie abbiamo? che provviste ci servono? equipaggiamento? che problemi insorgeranno nei confronti del mio regno? soprattutto se il mio sovrano è stato assassinato proprio mentre ero in viaggio con lui e non torno manco a fare rapporto...). Senza tralasciare il fatto che le donne del gruppo, credo, risultino un po' troppo spartane, senza con questo voler risultare maschilista.
Altri aspetti che mi hanno destato non pochi dubbi riguardano: la principessa Isabelle, a zonzo per il regno senza scorta nonostante quel che ha passato; la ripresa del principe Cristopher, un po' troppo repentina e "indolore", nonostante fiamme e folgori; l'apprendimento della magia: il fatto che il potere del fiore, nei custodi, sia innato e che alcune persone inviate a cercare le pietre siano, casualmente, proprio i custodi tanto attesi non mi convince moltissimo...
Sospetto comunque che, in parte, certe dinamiche siano legate all'inesperienza mentre altre parrebbero il frutto di tagli per far rientrare il numero di pagine entro una determinata soglia, legate quindi a questioni di tipo economico-editoriale. Forse la lettura del seguito, Custodi delle Tenebre, potrebbe agevolare la comprensione e la caratterizzazione di ambientazione e personaggi.
Infine, un'ultima considerazione va alla copertina, a mio avviso un po' troppo neutra, seppur particolare e pulita.
Per chi fosse interessato alla lettura, che tutto sommato consiglierei, segnalo questo link su LaVitaAltrove, dove è disponibile il download del primo capitolo, mentre sul forum Murasaki sono disponibili ulteriori informazioni e commenti per la fruizione del libro.
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