domenica 2 ottobre 2011

..:: Thor ::..

Titolo: Thor
Regia: Kenneth Branagh
Anno: 2011
Genere: azione
Cast: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Stellan Skarsgård, Clark GreggRene Russo, Anthony Hopkins

La trama in breve:
Figlio primogenito del potente Odino, Thor è destinato a salire al trono di Asgard ma la sua foga e il desiderio di affermarsi in battaglia lo spingono ad un'azione avventata che, non fosse per l'intervento salvifico del padre, rischia di mettere a repentaglio la pace e la sicurezza del suo regno. Affranto per la delusione procuratagli dall'inadeguatezza del figlio Odino decide di scagliarlo sulla Terra, privato dei suoi poteri e impossibilitato ad usare Mjolnir, il suo micidiale maglio. Almeno fino a che non sarà in grado di usarlo con giudizio.
Il signor Thor
Caduto nel nostro mondo il dio nordico si imbatte, nel vero senso della parola, in un gruppo di ricercatori che indagano i curiosi eventi atmosferici che hanno luogo nel New Mexico e in particolare in un'astrofisica dal sorriso facile. Intanto nel regno di Asgard il fratello Loki approfitta di un malessere del padre per salire al trono. (fonte mymovies)

Il mio commento:
Visto oggi assieme a Silvia e quivi recensito a beneficio dei posteri ^_^
Per arrivare subito al sodo, pensavo peggio invece, tutto sommato, il film possiede una sua struttura, dei messaggi comprensibili e dei punti di forza. Per carità, rimaniamo sempre nella sfera dei prodotti fracassoni pensati per intrattenere, ovvero da gustarsi senza pretese, concedendosi un po' di svago e distrazione, ma poteva andare molto peggio (voglio dire, poteva anche essere così).
Invece, sarà forse anche merito del regista, sarà che la Disney (eh già, dietro ai Marvel Studios c'è il signor Walt) ci ha investito discretamente, globalmente il film possiede un suo fascino. Affermazione opinabile ma, per quanto mi riguarda, è così.
Ma andiamo con ordine.
Dopo Avatar e i puffi, ecco
un altro esempio di uomo blu.
E non è ViagraMan...
Innanzitutto non conosco molto bene il personaggio marvelliano: ho presente chi è Thor, quali poteri possiede, lo strumento/arma che maneggia ma non ne ho mai letto le gesta o le avventure. Al più l'ho intravisto in occasione di qualche crossover proposto sulle pagine dei fumetti degli X-Men, ma nulla di più. 
Per certi versi il personaggio in sé - qui interpretato da un azzeccato Chris Hemsworth - possiede un discreto fascino, probabilmente dovuto ai richiami con la mitologia nordica, con i vichinghi e con scenari fantasy.
Al di là di questo, lo trovo un eroe un po' "imbarazzante", lontano dalla tecnologia e leggermente stonato in un contesto terrestre dove dominano Islam, Cristianesimo, Buddhismo e fede calcistica.
Loki e Thor discutono sul da farsi... 
Però è un tizio cazzuto, barbarico e virile quanto basta per rievocare immagini di vigorosa epicità che riscontra sempre un discreto consenso. In ciò, il Thor proposto dal film in oggetto risulta efficace e ben reso. Non so se l'arroganza e l'avventatezza che palesa siano effettivamente proprie dell'eroe fumettistico ma sono comunque funzionali e sufficientemente tratteggiate, nonostante l'ellissi narrativa che non aiuta a capire come mai lui sia cresciuto in un modo e suo fratello invece no. Al di là dell'indole personale intendo, nel corso della propria vita un ragazzo riceve pure un'educazione dai propri genitori e, in generale, dalla vita.
Piaciuto anche il modo in cui la narrazione porta avanti trame e sequenze ambientate in mondi diversi, su Midgard (la Terra) e Asgard (la terra degli dei), mondo situato in una sorta di dimensione parallela interconnessa ai vari regni dell'Universo. Inutile dire che ad Asgard tutto è perfetto, bello e levigato, la popolazione non si sa bene cosa faccia (tranne partecipare a banchetti e celebrazioni) e sono tutti figaccioni e palestrati come in 300. L'unico vecchio è Odino, e fa il re. L'unico negro, invece, fa il guardiano e se ne sta, reietto e da solo, in un'avamposto alla fine della strada asfaltata di arcobaleno. Tipo guardiano del faro, insomma, lontano dalla civiltà "evoluta". 
"Vatti a fidare dei parenti...",
ecco il vero pensiero di Thor
Ma sono dettagli.
Il mondo di Asgard è senza dubbio stato reso in modo molto suggestivo, con largo uso di effetti speciali che lo rendono simile ad un "mitico" reame fantasy. Peccato però che risulti poco popoloso, tuttavia ha delle proprie logiche e dinamiche "credibili", almeno nel contesto proposto. Tranne che per l'uso dell'inglese: possibile che in tutto l'universo si parli l'inglese come lingua comune? Persino quei brutti ceffi dei giganti dei ghiacci usano esprimersi con perfetto accento di Cambridge.
Per il resto, troviamo la classica storia d'amore, inganni e tradimenti, la necessità di crescere e maturare per raggiungere una propria personale completezza, la ricerca interiore, rapporti conflittuali con i genitori, botte da orbi e battaglie che instillano nel lettori amletici dubbi in merito alle distanze spaziali e alla temporalità di talune azioni... insomma, una pellicola da guardare, lasciandosi trasportare ma senza voler contestare o pretendere di avere spiegazioni ben precise. Nemmeno quando vedrete un certo tizio, dello Shield, scegliere arco e freccia anziché il fucile per colpire Thor....e pensare che, ad una stagista, è bastato un taser per stendere il dio dei fulmini...
Perché il re di Asgard deve portare
un copricapo cornuto?
Non mi quagliano invece alcune cosucce relative a Loki, il cattivone di turno, "fratello" di Thor e di lui invidioso. D'altra parte, egli non è ariano, anzi, è mingherlino e viscido, appartiene ad una razza inferiore che, non appena divenuto re, tenterà di estinguere: e io che pensavo che il cattivone nazista avesse un ruolo di tutto rispetto in Capitan America...
In conclusione, la sufficienza piena, a Thor, io ce la do anche se, probabilmente, lo sviluppo della trama meritava un arco narrativo più ampio per rendere il tutto più godibile e meno "semplicistico".
E poi, caspita, nel cast ci sono pure nomi più che noti come Natalie Portman e Anthony Hopkins...




Nessun commento: