Regia: Isaac Florentine
Anno: 2010
Genere: azione, arti marziali
Cast: Scott Adkins, Mykel Shannon Jenkins, Mark Ivanir, Marko Zaror
La trama in breve:
Il detenuto russo Boyka ora si ritrova zoppo a a causa dell'infortunio al ginocchio subito alla fine di Undisputed 2. Non è più il temuto lottatore della prigione che era, ora è caduto così in basso che viene usato solo per pulire i bagni. Ma quando viene messo in piedi un torneo di combattimenti fra prigionieri - dove si incontrano i migliori lottatori delle prigioni di tutto il mondo, e dove il premio per il vincitore è la libertà - Boyka decide di combattere nel torneo. (fonte TntVillage)
Il mio commento:
Intenso primo piano per il nostro solare Yuri Boyka |
Per il ciclo "i filmissimi d'essai", ecco a voi "Undisputed 3: Redemption" ^__^
Film visto qualche giorno settimana fa ormai ma di cui volevo parlarvi, seppure brevemente. Anche e soprattutto perché temo i risultati preliminari della classifica di maggio e penso sia opportuno tentare di correggere il tiro...ovvero, cercare di rispettare i gusti di voi amati visitatori. In alternativa avrei potuto parlare del recente terremoto (gran brutta sensazione sentire la terra tremare), ma non lo faccio per non risultare banale e superficiale: mi limito, semmai, a esprimere solidarietà alle persone colpite dall'evento. Oppure avrei potuto parlare della crisi o della situazione politica italiana, ma sarebbe come sparare col bazooka in un pollaio di galline sordomute. Meglio invece dedicarci a un personaggione come Yuri Boyka il quale, modestamente, asserisce: "God has given me a gift. Only one. I am the most complete fighter in the world".
Se non erro, in questa sequenza il nostro si è appena preso un colpo micidiale e sta crollando al suolo dopo una rotazione di 360 gradi su se stesso. |
Ora, non lo so se, effettivamente, sia il lottatore più completo al mondo ma, di certo, è parecchio cazzuto.
Scusate il francesismo ma non trovavo sinonimi adatti a esprimere adeguatamente il concetto.
Cresciuto a pane e cazzotti, con un fisico forte e muscoloso come uno spartano d'altri tempi (meglio non parlare troppo della Grecia...) e con una capacità atletica che ha dell'incredibile, il nostro si "redime" dalla precedente sconfitta subita in Undisputed 2. Giunge l'ora della riscossa anche per lui, quindi, e in un'orgia di combattimenti all'ultimo sangue, acrobatici e violenti oltre ogni dire, riacquista lustro e grandezza.
E quanto a coreografie e virtuosismo tecnico, le sequenze di lotta proposte in Undisputed 3 hanno qualcosa di esaltante oltre ogni dire, di forte impatto e altamente spettacolari. Merito anche dell'altissimo livello degli artisti marziali coinvolti, Scott Adkins in primis e Marko Zaror a ruota. Quest'ultimo ha anche il pregio di avermi fatto scoprire una nazione che non pensavo così "forte" dal punto di vista marziale: il temibile Cile! Scherzi a parte, dicevo, alcune scene acrobatiche del personaggio impersonato da Zaror, il colombiano Dolor, pensavo le avessero girate con corde e artifizi vari ma, controllando su youtube, temo che questo non sia del tutto vero. Anzi. Come ci riesca a fare quei salti con avvitamento e torsioni in volo, per me, rimane un mistero ma, proprio per questo, ne rimango fortemente affascinato e coinvolto.
Ah, i lavori forzati....quale migliore occasione per prendersi un po' di sole. In Siberia...o giù di lì... |
E non lo nego: malgrado la trama scritta, probabilmente, su di un tovagliolo qualche minuto prima di iniziare le riprese, con tanto di sequenze che prestano il fianco a gag esilaranti (*), Undisputed 3 mi ha gasato. Ho parteggiato per Boyka, mi son incazzato con lui e ho esultato quando, alla fine, giustamente trionfa e ottiene il riscatto che meritava! Finalmente campione e finalmente libero! Ehi...aspetta...non so se sia un bene che un pluriomicida se ne vada a zonzo con una valigia piena di soldi...uhm...
Scambio di colpi tra Adkins e Zaror |
Chissà poi come li spenderà dopo esser stato per tanto tempo in cella, senza mai vedere una donna, pensando unicamente a combattere e a fratturare arti altrui...
Ad ogni modo, malgrado questo commento blando e un po' scazzato, Undisputed 3 offre un discreto spettacolo marziale, ricco di combattimenti e sequenze visive degne di nota.
E se qualcuno osa anche solo obiettare che un film del genere non contiene nell'altro che cattiveria, violenza, calci rotanti e pugni alle gengive, ebbene, si sbaglia di grosso.
Contiene innanzitutto almeno tre citazioni degne di nota ad altrettante opere di spessore: c'è un tizio brasiliano esperto di capoeira che assomiglia in tutto e per tutto a Eddy di Tekken, il "padrone" di Boyka si chiama Gaga come la nota pop-star e c'è un boss malavitoso che viene spacciato per "The italian stallion", un film softcore con cui Sylvester Stallone, negli anni 70, ha iniziato a muovere i primi passi (e non solo..) nel mondo del cinema. In secondo luogo, Undisputed 3, in lingua originale, permette di apprezzare una caratterizzazione dei personaggi che, nella traduzione in italiano, non sempre viene conservata: voglio dire, Dolor, mantiene la parlata sudamericana tipica di un Colombiano mentre Boyka si sente che parla come un russo e non con la cadenza di un bergamasco o di un pugliese (voglio dire, ve lo immaginate doppiato in romanesco come accadde, al tempo, per Shaolin Soccer?).
Dolor si libera facilmente di Boyka... |
Infine, Undisputed 3 dimostra senza ombra di dubbio cosa accade in film nel quale non compare neanche l'ombra della F... : solo qualche fotogramma, veloci comparsate di cameriere ed escorts al seguito di magnati della malavita...agli attori principali non rimane che azzuffarsi, spaccarsi la schiena ai lavori forzati e poi combattersi sul ring, all'ultimo sangue, belli puzzoni e incazzati.
Come i veri uomini, probabilmente.
Conscio di ciò, mi domando ancora una volta: cosa farà il buon Yuri Boyka ora che è tornato libero?
Note:
(*): dicevo, ci sono anche sequenze esilaranti come quella in cui Turbo consiglia a Boyka di applicare alla gamba ferita un unguento ottenibile da una pianta trovata, casualmente, dietro ad una roccia. Ora, stiamo parlando di due carcerati costretti ai lavori forzati, che mal si sopportano, rivali nel torneo e che fino a pochi minuti prima erano pronti a cavarsi gli occhi reciprocamente. Fatalità, l'erba si rivela essere un efficace rimedio contro il problema di Boyka (...cioè, gli avevano spappolato il ginocchio nel finale del precedente film...motivo per cui si era lasciato andare e si era ridotto a spalare escrementi...) però, per un attimo, me lo son visto stramazzare al suolo in preda alle convulsioni mentre, altrove, nella sua cella, Mykel Shannon Jenkins se la ride di gusto...
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