mercoledì 21 agosto 2013

Kick Ass 2

Titolo: Kick Ass 2
Regia: Jeff Wadlow
Anno: 2013
Genere: azione, commedia, supereroi
Cast: Aaron Taylor-Johnson, Christopher Mintz-Plasse, Chloë Grace Moretz, John Leguizamo, Jim Carrey, Donald Faison, Clark Duke, Olga Kurkulina, Iain Glen, Lindy Booth

La trama in breve:
L'ultima volta che abbiamo visto la ragazza assassina Hit Girl e il giovane vigilante Kick-Ass, stavano entrambi cercando di vivere come due normali teenager chiamati Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di supereroi mondiali insieme a Mindy. Sfortunatamente però Mindy viene scoperta nei panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad affrontare il terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie studentesse. Dave, a quel punto, si rivolge a Justice Forever, un gruppo guidato da un ex criminale, il Colonnello Stars and Stripes. Mentre i supereroi si danno da fare sulle strade della città, il supercattivo di tutto il mondo, Mother Mother Fucker, crea la propria squadra e mette in atto un piano per far pagare Kick-Ass e Hit Girl per ciò che hanno fatto a suo padre. Ma c’è solo un problema: se ti metti contro anche un solo membro di Justice Forever, ti metti contro tutti. (fonte comingsoon.it)

Il mio commento:
Con gli Iron Maiden live in Rio in sottofondo, anche se con l'articolo non c'entrano una mazza, e lo ben so, ho deciso di approfittarne per buttar giù due note sul film di cui al titolo del post recentemente visto al cinema.
Ebbene, non male affatto, scanzonato e dinamico al punto giusto, a tratti molto demente (più che demenziale) e a tratti viuulento assai. E se qualche dubbio in merito alla polemica suscitata via twitter dal buon Jim Carrey ce l'avevo (d'altronde, si tratta pur sempre di strategia di marketing...), devo dire che forse tutti i torti non li aveva.
Ma andiamo con ordine.
Come nel caso del precedente episodio, anche questo Kick Ass 2 prende origine dall'omonimo fumetto targato Mark Millar e John Romita Jr (e stavolta li ho scritti giusti!!!)...che non ho letto e che dalla regia mi dicono non essere poi sto granché. Il film che ne hanno tratto invece è più che godibile e, di fatto, ripropone lo stesso ritmo e la stessa atmosfera del primo, mescolando azione, commedia, violenza e chi più ne ha più ne metta.
Il risultato complessivo è quello di una pellicola adatta ad un pubblico dai 14 anni in su, molto attuale e moderno per regia e narrazione. La trama in sé non è particolarmente complessa ma viene orchestrata in modo più che egregio, senza mai annoiare lo spettatore e concedendo spazio a una vasta gamma di emozioni, compreso un po' di sano dolore e sofferenza a causa di qualche lutto.
Tra gli aspetti che più mi hanno convinto ci sono senza dubbio il cast e la caratterizzazione dei personaggi principali, che a modo loro cercano di proporsi come modelli di eroi moderni, seppure controversi. Già perché in fin dei conti la maggior parte dei vigilanti è gente comune che, per un motivo o per un altro, decide di scendere in strada a menar le mani contro "il male": dall'ex galeotto alla ragazza disinibita, dall'adolescente inquieto alla coppia di mezza età, chiunque può autolegittimarsi nel dispensare botte da orbi a destra e a manca. E tutto facendolo apparire una questione del tutto comune e normale, violenza fai da te e alla portata di tutti su cui sarebbe bene ponderare o comunque prender le distanze. E se questo era il reale messaggio che Jim Carrey voleva far passare (per lo meno lo suppongo, visto che faceva riferimento al massacro di Newtown...) tutto sommato non gli do torto.
Comunque, dicevo, il cast scelto per il film riconferma i giovani attori già comparsi in Kick Ass e si rivela più che all'altezza del copione, capaci di recitare, di atteggiarsi e di monopolizzare lo schermo. Sia l'ormai rodato Aaron Taylor-Johnson (per altro visto qualche mese fa su Anna Karenina), che la talentuosa Chloë Grace Moretz che il buon Christopher Mintz-Plasse rappresentano un trio da non perder d'occhio. Ma oltre a loro, anche la body-builder Olga Kurkulina molto probabilmente farà parlare di sé: in fondo, è una sorta di Schwarzenegger in gonnella! E non mi riferisco solo alla fisicità, ma anche all'espressività (tendente a nullo....) e alla prestanza fisica nel seminare il panico, proprio come un terminator :-)

Un altro aspetto che poi risulta interessante è poi il ruolo di leader che hanno i giovani, che soppiantano i "vecchi" e innescano nuove dinamiche: sebbene sia il colonnello Colonnello Stelle e Strisce (Jim Carrey) ad avere l'idea di creare un team, la Justice Forever, è Kick Ass a divenirne infine il leader e, anzi, ne rappresenta il fondatore ideale essendo stato il primo vigilante mascherato, colui che ha dato inizio a tutto; analogamente, seppure anche adolescente, è Chris D'Amico a tessere le fila della famiglia mafiosa cui appartiene (...più o meno, visto che lo zio Ralph non approva moltissimo) e a "comperare" i servigi di molti adulti i quali non si fanno problema alcuno a seguirlo (li paga!); e non parliamo di Hit Girl, piccola furia in gonnella, praticamente un tifone intrappolato nel corpo di un'adolescente, nuovo modello di donna combattiva e determinata pronta a soppiantare le coetanee più frivole, false e mignotte. Volenti e nolenti, agli adulti è riservato un ruolo secondario.
E meno caratterizzato. Purtroppo, e questo rappresenta un difetto, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per non appesantire, vuoi perché risultava difficile dedicare il giusto spazio a tutti, molto è stato sacrificato in termini di approfondimento di alcuni personaggi (vedi quello impersonato da Jim Carrey o il padre di Dave Lizewski)
Altro aspetto degno di nota è poi la demenzialità intrinseca a talune sequenze, con gag esilaranti incastonate in situazioni a dir poco brutali: penso ad esempio all'uso non convenzionale del taglia-erba ad opera di Mother Russia, alla "mancanza di voglia" di Mother Fucker proprio nel momento in cui deve dare "una botta" a Night Bitch o all'arma definitiva scatenata da Hit Girl, un aggeggio che provoca vomito e diarrea al contempo. Ok, ok, detta così sembra qualcosa di raccapricciante e riprovevole ma, fidatevi, rappresenta un vero e proprio bijoux, l'attrezzo preferito dalle armate dei dittatori di tutto il mondo, capace di annientare (in tutti i sensi) ogni avversario. L'importante, è tenersi relativamente distanti dalla vittima designata...
E poi, diamine, vogliam parlare di squali? Perché, come anche il dottor Male di Austin Powers (mitico Mike Myers!) insegnava, un signore del male deve curare anche certi dettagli, rispettare certi cliché e avere un covo all'altezza delle aspettative del pubblico, nonché degli scagnozzi.
Potenti e ad effetto infine molte sequenze visive proposte, con inquadrature azzeccatissime e rallenty che enfatizzano la potenza di certi momenti o, al contrario, effetti visivi che amplificano la rapidità di certi accadimenti, raggiungendo livelli simili a quelli sperimentati in produzioni di ben altro stampo, vedasi quel che combinavano certe divinità in Immortals.
Concludendo, seppure ai botteghini non abbia registrato incassi stratosferici (che cavolo, collocarne l'uscita il 14 agosto non è che sia stata una scelta così felice...), Kick Ass 2 mi ha convinto e divertito assai. Certo, da vedere con spirito libero e mente non troppo in vena di ponderare anche se, tutto sommato, si è cercato di mantenere un certo livello di realismo. A proposito di questo, nonostante si parli di super-eroi, qui la gente si fa male sul serio, riporta lividi e, talvolta, muore. Ma non come gli altri personaggi dei comics che inevitabilmente ritornano (negli X-men, per dire, tra viaggi dimensionali o nel tempo il numero di persone che hanno incontrato se stesse in diverse varianti ha raggiunto livelli oramai inconcepibili...), qui è definitivo. Per cui, semmai un giorno decidessero di proporre un nuovo capitolo della saga, mi sa che qualcuno dei personaggi che tanto avevo apprezzato in questo episodio non ci sarà affatto :-(
Vabbè, chiudo qui. Probabilmente di cosucce ce ne sarebbero ancora molte da segnalare e citare, comprese riflessioni sui messaggi diretti e indiretti lanciati dal film (ad esempio sulla necessità di essere persone comuni ed eroi anche nel quotidiano, grazie Turk per la testimonianza) ma mi fermo qui...tra poco ho il turno di ronda...ops, non dovevo dirlo. Ora tracceranno il mio IP!!! 



1 commento:

Anonimo ha detto...

Se sbagliavi ancora i nomi degli autori del fumetto ti mandavo il buon Pedro a spiegarti due cosucce...

Crudo