Episodi: 8
Anno: 2019
Genere: fantascienza
La trama in breve:
E’ il 1985 a Hawkins. Sono passati ben due anni dalla misteriosa serie di eventi che sconvolsero la tranquilla cittadina nel novembre del 1983 (stagione 1) e che, come tutti sappiamo, portò alla temporanea scomparsa di Will ( Noah Schnapp) e all’arriva di un bizzarra ragazzina dai poteri telecinetici, soprannominata “Undici” (Millie Bobby Brown) . Come se ciò non fosse già sufficiente, un temibile mostro carnivoro, battezzato dagli stessi ragazzi come “Demogorgone”, in onore del loro onnipresente gioco Dungeons&Dragons, minaccia la sicurezza di tutta la cittadina. Nonostante i poteri di Undici lo avessero sconfitto sia nella prima stagione, che nella seconda, la sua oscura e famelica presenza torna a tormentare il destino di Hawkins. Infatti una segretissima serie di esperimenti sovietici, condotti nel sottosuolo del nuovo e moderno centro commerciale di Hawkins, lo “Starcourt”, sta infatti provando a riaprire quella porta dimensionale che Undici e la sua squadra avevano chiuso nelle stagioni precedenti per intrappolare il “ Mind Flayer” . L’apertura del varco ha infatti permesso alla creatura di riprendersi dal pesante colpo inflittogli precedentemente, nascosta ora nell’ombra di un’acciaieria abbandonata è in cerca di nutrimento e i suoi bocconcini prediletti sono niente meno che gli abitanti stessi della piccola Hawkins. (fonte ecodelcinema)
Il mio commento (attenzione spoiler!!!):
Seppur con i miei tempi, son riuscito a recuperare e a vedere la terza stagione di Stranger Things. Decisamente incalzante e appassionante, anche questa carrellata di episodi propone una buona esperienza visiva e tiene lo spettatore incollato allo schermo. Consensi mi par di aver capito che ne ha ottenuti parecchi, anche in termini di numeri di visualizzazioni, e nel complesso pure io mi ritengo relativamente soddisfatto della visione anche se, ovviamente, nulla viene risolto in maniera definitiva e si rimanda a una futura quarta stagione.
Già perché se da un lato ci sono misteri e situazioni che vengono risolte, dall'altro ci sono aspetti che volutamente restano in sospeso o quanto meno da chiarire. Dopotutto, la serie gioca molto sul discorso del "cambiamento" e della crescita, di pari passo a quella fisica e non che stanno sperimentando i piccoli protagonisti della serie e che permette agli sceneggiatori di creare simpatie e contrasti oppure di introdurre anche tematiche varie (rapporto genitori-figli, prime cotte, sessualità...)
Tutto viene vissuto un po' in velocità, per carità, ma tutto sommato in modo abbastanza efficace -considerando che si tratta di vicissitudini in cui gli adulti si ritrovano piuttosto facilmente, avendo già vissuto l'adolescenza - e senza togliere troppo tempo allo sviluppo degli eventi, quanto meno dalla terza puntata in avanti.
L'intenzione di spiegare o chiarire tutto non c'è, ed è palese: in effetti, sarebbero da chiarire un po' di "cosucce" viste anche in questa stagione e che, tra l'emotività e la concitazione del momento, restano irrisolti o non spiegati oppure vengono risolti con tempestività disarmante.
Non credo infatti sia normale che una trentina di persone (forse di più?) inizino a comportarsi in maniera anomala o a sparire senza che nessuno (mogli, figli, parenti, amici...) si accorga di niente o dia l'allarme. Idem per i ragazzini protagonisti della serie che mancano da casa da ore, giorni e nessuno se ne cura.
Ma probabilmente Hawkins è popolata da persone poco attente, visto che son riusciti a costruire una base russa super segreta che si snoda per decine di km sotto terra e abitata da decine e decine di gente sovietica senza che nessuno notasse nulla...
Idem con patate per il mostro alto dieci metri che, negli ultimi episodi, si aggira per la città distruggendo cose varie ed eventuali o per un probabile rischio di morte per dissanguamento per la povera Undici (voglio vedere se nelle prossime stagioni avrà una cicatrice di mezzo metro sulla gamba e so se guarirà come se nulla fosse...).
Dettagli, forse, che secondo me potevano esser gestiti diversamente soprattutto perché la scusa di aver poco tempo a disposizione non regge, contando che se anche venivano realizzati due/tre episodi in più non sarebbe stato un dramma.
Sempre apprezzati comunque i riferimenti e gli omaggi ad ampio spettro agli anni ottanta (su tutte la canzone Neverending Story), così come le numerose citazioni più o meno esplicite che vengono proposte agli spettatori e che finiscono con il diventare una sorta di gioco che, forse, un po' distrae da certe semplificazioni e coincidenze che si notano. D'altra parte, a Hawkins sembrano capitare le "cose più strane" ....
Sulla resa dei personaggi credo non ci sia molto da criticare anche se, a dirla tutta, alcuni son stati lasciati in sordina o utilizzati solo come occasione di contrasto - ad esempio il povero Will, di cui nessuno si interessa più (e pure con i suoi, comprensibili, problemi). Altri invece finiscono inevitabilmente al centro dell'attenzione, come lo sceriffo Hopper (che può sparire e/o usare la violenza senza problemi...) oppure Undici, unica capace di contrastare appieno le presenze del Sottosopra e costantemente a spruzzare sangue dal naso per qualunque gesto telecinetico compiuto (credo che ormai gli spettatori siano in grado di capire quando sta usando i poteri e quando no).
Degna di nota, nel complesso, la regia e molte delle sequenze visive proposte, su tutte quella in cui Undici compie "il viaggio" dentro alla mente di Billy in un mix di esperienza onirica e recupero di ricordi che le permetteranno di risolvere il finale e di concedere un po' di giustizia a un personaggio tratteggiato come antipatico e difficile sin dalla sua comparsa e che, altrimenti, sarebbe uscito di scena in modo infame. Non come lo sceriffo Hopper che, tutto coinvolto dal suo combattimento contro terminator il russo, sembra andarsene da eroe e senza avere nemmeno l'occasione di chiudere degnamente il suo rapporto con Undici o con Joyce....
Comunque sia, vedremo come proseguirà la serie visto che la quarta stagione già è stata annunciata e su internet continuano a girare rumors e speculazioni sui dettagli e sulle teorie più disparate (tipo che a creare il SottoSopra è stato Will...). Inutile dire che non potevano non proporre una continuazione, considerando anche il bilancio del drammatico finale proposto tra gente che se ne va, gente morta o sparita e una cittadina che continua a vivere in tranquillità, come se tutto fosse normale. Un po' come a Cabot Cove, nel Maine.
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