venerdì 28 febbraio 2020

Vincere senza combattere

Titolo: Vincere senza combattere
Sottotitolo:  Da Sun Tzu ai 36 stratagemmi: l'arte della strategia secondo l'antico pensiero cinese
Autore: Pierre Fayard
Editore: Ponte Delle Grazie
Genere: saggio
Pagine: 188

La trama in breve:
Capacità di analizzare situazioni e contesti, uso dell'astuzia e della creatività, decifrazione dei segnali che annunciano il cambiamento, attenzione a non sprecare energie e ricerca dell'armonia: queste le doti dello stratega come emergono da due grandi libri sapienziali cinesi, «L'arte della guerra» di Sun Tzu e «I 36 stratagemmi». Fedele all'essenza profondamente pragmatica dell'antico pensiero cinese, Pierre Fayard ha scritto questo libro con il proposito di rendere espliciti all'orecchio e alla mente di noi occidentali i contenuti originariamente espressi in formule poetiche e metaforiche, creando così un ponte tra mentalità orientale e sensibilità occidentale. Utilizzando storie esemplari, antiche o modernissime, lontanissime vicine alla nostra quotidianità, questo libro spiega, chiarisce, approfondisce le massime alle quali sempre più, nel nostro mondo complesso e globalizzato, si ispirano coloro che vogliono coglierne le sfide, nelle decisioni che riguardano la propria vita di tutti giorni, o che hanno a che fare con i massimi sistemi della politica e dell'economia. (fonte www.libraccio.it)

Il mio commento: 
Approfittando di un po' di tempo libero, son riuscito a completare la lettura di questo testo acquistato tempo fa su Libraccio, un testo che mi interessava dal punto di vista dello studio della cultura orientale anche nell'ambito delle arti marziali. Oltre che per quel riferimento ai 36 stratagemmi, argomento che Alessandro, amico e maestro di Qi Xing Tang Lang Quan presso la Kyu Shin Ryu, più volte ha citato negli ultimi anni.
Stando alle premesse della quarta di copertina mi aspettavo un testo molto più articolato, lungo e complesso di quello che mi son ritrovato per le mani, senza contare che dei 36 stratagemmi in realtà ne cita solo una parte, ovvero 25, per scelta dell'autore. Almeno, così è nell'edizione che ho recuperato io, non l'ultima.
Dopo una prima parte dedicata a chiarire aspetti legati a strategia, saggezza, astuzia, cultura occidentale e orientale, l'autore propone riflessioni ed esempi legati ai vari stratagemmi proposti.
Si concentra, in realtà, solo sui primi 4 macro-blocchi - gli stratagemmi in situazioni di dominio (battaglie già vinte), gli stratagemmi sul filo del rasoio (battaglie indecise), stratagemmi d'attacco, stratagemmi degli estremi rimedi (battaglie dalle molteplici possibilità) - e infine sullo stratagemma per eccellenza, ossia la fuga. Da non intendersi come vigliaccheria, sia chiaro, ma come occasione di rinascita e di ripartenza: ostinarsi di fronte a una situazione non porta a nulla, meglio quindi conservare le forze, attendere tempi migliori e affidarsi alla creatività per gettare le basi per una futura occasione di vittoria. 
Il libro, sia per stile per che per impostazione e registro, non risulta pesante o noioso, anzi si legge più che volentieri e mantiene un tono piuttosto discorsivo e non prolisso. Ho trovato interessante il modo in cui l'autore si è soffermato su ciascuno degli argomenti proponendo storie, applicazioni ed esempi generali che un po' si rifanno (suppongo) ai testi originali un po' a dinamiche di vita attuale. Ci sono casi legati alla politica, all'economia, alla "natura" (se così si può dire), e questo è molto utile e interessante per il lettore che riesce a rimappare quanto proposto in un contesto a lui vicino e con risvolti ben comprensibili. 

Questo da un lato ci aiuta ad attualizzare il contenuto del libro, considerando che trae spunto da testi antichi, e dall'altro ci facilita nel comprendere come, più o meno esplicitamente, ogni giorno ricorriamo a situazioni in cui applichiamo delle strategie. Certo, non per vincere guerre o situazioni belliche ad ampio respiro, ma anche solo per cavarcela oppure ottenere qualche vantaggio in ambito sociale, lavorativo o personale. La strategia di per sé è un argomento affascinante, che ci aiuta ad essere analitici e creativi al contempo, astuti e pronti, e che ci aiuta ad esercitare la mente nel valutare azioni e reazioni, nostre, degli altri e dell'ambiente/contesto che ci circonda. Vien da sé che conoscere dinamiche che possiamo attuare o subire nella vita può rappresentare un vantaggio per poter crescere e tentare di gestire meglio situazioni e problematiche che possiamo incontrare.
Per cui, anche se devo ammettere che il testo non ha colmato la mia curiosità e centrato in toto le mie aspettative, credo che questo saggio possa costituire un'interessante lettura per chi magari è incuriosito dalla cultura orientale o ha sempre sentito parlare di argomenti come "L'arte della guerra" o "I 36 stratagemmi" e vuole avvicinarsi ad essi.
Se comunque siete interessati all'argomento, ne approfitto per segnalarvi un ciclo di video dedicati all'argomento realizzati, come in parte accennato nel post, da Alessandro Cassandro: li potete trovare sul suo canale youtube.

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