domenica 11 dicembre 2022

Accettazione

Titolo:
Accettazione
Autore: Jeff VanderMeer
Editore: Einaudi
Genere: fantascienza
Pagine: 280


La trama in breve:
Dopo che, al termine di Autorità, il confine dell’Area X ha iniziato improvvisamente a espandersi e inghiottire ogni cosa nella sua avanzata, a cominciare dalla sede della Southern Reach, la situazione sulla «costa dimenticata» sta precipitando. Controllo, aiutato dalla misteriosa creatura che ha le fattezze e i ricordi della biologa e si fa chiamare Uccello Fantasma, si inoltra nel cuore dell’Area X, verso il faro da cui ogni cosa sembra essere partita. Sembra che tutti i personaggi della trilogia dell’Area X in qualche momento della loro vita abbiano visitato il faro. Verremo cosí a conoscenza della storia del suo guardiano, un uomo tormentato, con un passato di predicatore e troppi, forse ingiustificati, sensi di colpa, che proprio al faro pare aver riconquistato una qualche forma di pur precaria serenità. Anche grazie all’amicizia di una bambina dei dintorni, Gloria, con cui stabilisce un legame profondo, una relazione che saprà sopravvivere ai cataclismi successivi all’«evento». Ma veramente la Southern Reach è stata creata dopo l’evento che ha generato l’Area X o esisteva da molto, molto prima? E, soprattutto, chi ha innescato il processo che ha dato vita all’Area X e perché? Forse già ora, in qualche angolo del pianeta, un’«anomalia» dall’origine sconosciuta sta alterando la realtà in modi cosí sottili che probabilmente passerebbero inosservati. Oppure, sembra dirci Jeff VanderMeer, l’Area X è già dentro di noi, è un qualche seme gettato nel nostro passato – un silenzio, un rimpianto un dolore soffocato, un amore mai dimenticato – che cresce e ci altera, ci trasforma in modi che non sempre siamo pronti ad accettare. O, invece, l’Area X è il totalmente altro, qualcosa di cosí lontano dall’esperienza umana da apparire alieno, incomprensibile, terribile anche quando persegue scopi tutt’altro che distruttivi? Non è di risposte che abbiamo bisogno oggi, ma di nuove e piú giuste domande. (fonte IBS)


Il mio commento:
Ed eccomi qui per un breve commento al terzo libro della trilogia dell'Area X, Accettazione. Un testo che ho letto molto più velocemente del precedente, vuoi per via delle trasferte di lavoro che, tra viaggi in treno e/o tempo tranquillo in hotel, mi hanno concesso maggior tempo per dedicarmici, vuoi per la maggior varietà e densità di eventi rispetto al precedente Autorità. Che probabilmente si configura come quello più noioso e meno interessante dell'arco narrativo proposto da Jeff VanderMeer.
In Accettazione la narrazione si dipana tra presente e passato, con flashback e recupero di parti di storia fondamentali per comprendere qualcosa circa la genesi dell'Area X.
Nelle parti al presente vi sono le esplorazioni da parte di Uccello Fantasma (una clone della biologa) e di Controllo (alias per John Rodriguez) che nel precedente capitolo avevano varcato il confine e sono ormai giunti nell'Area X. Qui ritrovano la vice direttrice Grace, scoprono cosa è successo alla biologa e, soprattutto, si trovano faccia a faccia con gli aspetti misteriosi e inquietanti che riguardano l'Area X, in termini di fenomeni "naturali" e presenze e scorrere del tempo.
Nei flashback recuperiamo invece parti di analisi e studio effettuati dalla direttrice Cynthia (ma che un tempo si chiamava Gloria...) sull'Area X, anche a fronte della sua incursione segreta effettuata assieme a Whitby, la cui figura era stata leggermente approfondita nel precedente libro. Inoltre ci sono le - fondamentali - parti descrittive legate alla figura di Saul Evans, ovvero il guardiano del faro, e delle sue vicissitudini con Henry e Suzanne, membri della Brigata di Scienze e Spiritismo. Grazie a queste digressioni il lettore viene a conoscenza delle genesi dell'Area X e di possibili spiegazioni al riguardo, fino all'epilogo della storia che, tuttavia, rimane aperto.
Già perché nonostante la sua indubbia capacità di scrittura, nonostante l'autore si sia rivelato un validissimo narratore, visionario e non scontato, anche profondo e sensibile, non arriva a dare al lettore tutti gli elementi né per capire bene cosa sia effettivamente successo né come e se effettivamente la faccenda si possa dire conclusa. Domande che per altro accompagneranno pure due dei personaggi nel loro cammino finale dopo l'epilogo e quanto accaduto nella "torre", aka anomalia topografica.
L'impressione globale è quella di aver letto un libro grandioso, magistralmente scritto, intenso e disperato, ma che tuttavia risulta misterioso e pieno di incognite. Cos'è esattamente l'Area X? Qualcosa di alieno oppure di biblico? Qual è il suo scopo? Cos'è esattamente "quella cosa" che Henry ha recuperato dal faro e con la quale ha infettato Saul? Qual è l'effetto del gesto di Controllo che si incammina nella luce mentre la luminosità lo trasforma per sempre? Possiamo dire che ha contribuito a risolvere la questione o il suo gesto ne ha amplificato la portata? 
Tutte domande che rimarranno senza risposta e da un lato questo è un gran pregio del libro che, conclusa l'ultima pagina, continuerà ad accompagnare il lettore ancora un po'. Ma al contempo ne costituisce un difetto, una fonte di frustrazione per chiunque si è appassionato alla storia ed è giunto alla conclusione.
In ogni caso, il titolo stesso del testo rimanda alla necessità di "accettare" che certe cose avvengano e che su di esse non abbiamo controllo, che certe situazioni si sviluppano o ci travolgono e non sempre sono per noi comprensibili o chiare, né in termini di dinamiche nemmeno in termini di scopo o significato per noi. Che potremmo anche non avere i mezzi o le capacità o i sensi per comprendere.
Quel che è certo è che per tutta una serie di elementi non si tratta di una trilogia "scontata", che gioca con elementi fantasy/sci-fi già visti. La figura stessa dello Scriba, incontrata già in Annientamento, è particolare e curiosa assai, così come l'intera fenomenologia dell'Area X, con le sue inquietudini e abominazioni ma anche con i suoi elementi incontaminati e primordiali. Un luogo perduto, riesumato chissà da dove, in cui l'uomo e le sue conseguenze non trovano posto, in cui la Natura regna sovrana e si sviluppa in modi imprevedibili e incomprensibili. I cloni stessi rimangono un mistero, esseri rinnovati e migliorati o solo un effetto collaterale di un processo di creazione che inavvertitamente è stato innescato?
In tutto l'autore riesce anche a collocare drammi esistenziali, storie d'amore e di famiglia, sentimenti ed emozioni che rendono vividi i personaggi e più vicini al lettore che, costantemente, si trova portato a spasso dall'abile penna di cui si serve per tratteggiare la sua opera. E che chi si è occupato di tradurre ha saputo ben rendere.
Per quanti che arrancano o hanno desistito dal continuare la lettura con Autorità, l'invito è invece quello di tener duro e di arrivare a questo terzo capitolo della saga. Tragico, disperato, misterioso, ma innegabilmente un ottimo libro.
Anche se, a dirla tutta, una postilla finale con qualche nota dell'autore per spiegare con un po' più di chiarezza alcuni elementi non sarebbe stata male, idem per far accompagnare il testo da qualche tavola illustrata: a mio avviso sarebbe stato di forte impatto.

PS: terminata la lettura son andato a leggere la trama del film Annientamento, per capire quanto distante fosse dalla trilogia letta: ora non son affatto convinto di volerlo vedere, diciamo che sembra decisamente un'altra storia...

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