domenica 27 agosto 2023

1Q84 - Libro 3 - Ottobre Dicembre

Titolo:
1Q84 - Libro 3 - Ottobre-Dicembre
Autore: Haruki Murakami
Editore: Einaudi
Genere: narrativa, fantasy
Pagine: 395

La trama in breve:
"Tengo, dove sei?" Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due. Aomame e Tengo vivono da sei mesi in una realtà che non è la loro, un mondo "al di là dello specchio" su cui brillano due lune. Divisi e braccati, costantemente in pericolo di vita, sembra che tutto congiuri per impedire che si incontrino. Sulle loro tracce, oltre la setta Sakigake e forze ancora più sfuggenti e misteriose, adesso c'è anche l'investigatore privato Ushikawa, un ostinato segugio il cui bizzarro aspetto fisico (guardarlo "era come trovarsi di fronte a uno specchio deformante, e tuttavia nitido in modo spiacevole") si accompagna ad un intuito strepitoso. Ushikawa, però, è anche il terzo, inedito punto di vista che, alternandosi a Tengo e Aomame, accompagna il lettore nella vertiginosa conclusione di 1Q84. Qui Murakami tira le fila di tutte le trame, i personaggi, gli enigmi con cui ha costruito la sua narrazione: le domande, le coincidenze, i misteri daranno corpo a una nuova verità, come una costellazione che all'improvviso rivela il suo disegno. Murakami ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi. (fonte IBS)


Il mio commento (attenzione agli spoiler):
Inevitabile lettura dopo la conclusione dei precedenti due libri di 1Q84, di cui avevo parlato proprio nell'ultimo post
Dal punto di vista dello stile, del lessico, del modo di raccontare, dicendo e non dicendo, coinvolgendo il lettore e a volte ripiegando su descrizioni meccaniche e particolareggiate, direi che il romanzo rimane su ottimi livelli, perfettamente in linea con i precedenti libri di questa trilogia. Murakami si riconferma un abile e interessante autore, capace di emozionare e avvincere. Tuttavia, avrei preferito ci fossero meno ripetizioni (nel senso di spiegazioni che riepilogano quanto avvenuto) sotto forma di riflessioni o ricostruzioni di eventi fatte dai personaggi.
Molto buona, come nei precedenti, anche la caratterizzazione e l'approfondimento dei personaggi che si imprimono e che il lettore finisce per percepire come presenze quasi "intime".
Tuttavia, saranno state le aspettative che nutrivo, questo libro mi ha anche irritato e frustrato sia perché non ho trovato risposta alle numerose domande e ai punti in sospeso dei libri precedenti sia perché ha un finale che a mio avviso è sottotono, poco soddisfacente. Essendo un testo del 2012, capisco se poi ne fosse uscito un ulteriore capitolo ma invece così...mi pare ecco una chiusura dettata più dalla stanchezza che altro. Forse non sono abbastanza giapponese per apprezzare.
Rispetto ai precedenti, in questo libro si aggiunge anche un ulteriore punto di vista: non più la sola alternanza dei punti di vista di Aomame e Tengo ci guida nello sviluppo della storia, ma anche le indagini di Ushikawa ci porteranno all'incontro dei due protagonisti.
In tutto ciò, ovviamente, si mescolano interazioni anche con altri personaggi, digressioni su quanto accaduto ad alcuni di essi (ad esempio l'editor Komatsu, che ad un certo punto era sparito a causa di un sequestro di persona operato dai membri del Sekigake), esplorazione di altri (vedasi le infermiere che si occupano del padre di Tengo) e pochi accadimenti misteriosi, uno in particolare con protagonisti i Little People che, dopo centinaia di pagine di assenza, fanno quanto meno una comparsata. 
E' anche un libro che parla di solitudini in quanto molta parte degli eventi vengono vissuti mentre i personaggi sono da soli, o segregati in casa come Aomame oppure perchè impegnati in pedinamenti o in veglie.
In tutto ciò però, come accennavo, sono molti i punti che non vengono chiariti e che, leggendo le recensioni anche di altri lettori appassionati ai testi di Murakami, hanno generato molta frustrazione. Ma anche ipotesi e congetture che, probabilmente, è l'aspetto più intrigante di quest'opera nel suo complesso sebbene, ecco, un po' di chiarimenti e spiegazioni sarebbero pur gradite visto che di anni ne son passati ormai una decina dalla sua uscita.
Per cui rimarrà un mistero come facesse lo spirito del padre di Tengo, visto che era in coma prossimo alla morte, ad andarsene in giro e a bussare ostinatamente alle porte di Aomame e di Ushikawa: che non si trattasse di un esattore in carne e ossa bene o male era chiaro, e non essendocene altri nel testo...
Mi sarebbe piaciuto anche sapere un po' di più sul conto di Fukaeri, di cosa ha fatto e del motivo per cui nessuno si preoccupa più di tanto di quel che le succede, di cosa faccia e via dicendo. Così come sarebbe stato interessante capire come abbia fatto a creare un legame tra Tengo e Aomame in quella particolare notte in modo da causare la gravidanza di quest'ultima. E' stata un tramite oppure era una versione alternativa di Aomame? Tra l'altro, perché la setta prima vuole Aomame morta e poi invece la vuole viva? 
E ancora, cosa sono questi Little People in realtà? Che importanza hanno e cosa fanno realmente quando generano la crisalide d'aria? E cosa riportano quando invece comunicano con le persone (visto che è tanto importante per il Sekigake "tornare a sentire le voci")?
Mi son rimasti anche dei dubbi sul significato dei rapporti mother-daughter che vengono ogni tanto citati (è una sorta di reincarnazione?) e pure su quello di perceiver-receiver. In particolare, sembra che Tengo sia una sorta di perceiver (e se è così, perchè alla setta Sekigake non interessa?), proprio come il defunto Leader (che ne sia egli stesso una versione alternativa come Fukaeri potrebbe esserlo di Aomame?).
A questi, e probabilmente altri che ora magari non mi sovvengono, si aggiungono poi elementi morbosi e pruriginosi che fanno capolino qua e là, nonchè congetture che il lettore può elaborare da sé su certi eventi verificatisi. In particolare, il capitolo in cui Tamaru interroga e uccide Ushikawa, un capitolo per altro anomalo e cruento rispetto al tenore del romanzo, mi ha fatto rimuginare sul fatto che potrebbe esser stato proprio lui ad aver ucciso anche Nakano Ayumi, l'amica poliziotta di Aomame, anch'essa morta per strangolamento (sebbene fosse stato classificato come una conseguenza tragica di un gioco erotico avvenuto con uno sconosciuto...). Un'eliminazione calcolata, solo per precauzione, magari temendo che il rapporto tra le due ragazza fosse dovuto a indagini organizzati da Ayumi.
Ma, ancora, il lettore potrebbe interrogarsi sul fatto che Tengo sia davvero figlio dell'esattore Kawana o sul significato delle parole dell'infermiera Adachi Kumi o sul perchè la mamma di Tengo assomigli alla sua amante (però non è lei!) o, ancora, su chi/cosa ha fatto esplodere il cane che stava di guardia al rifugio per le donne vittima di violenza nel libro precedente (i Little People?). Molti misteri, alcuni indizi magari ci sono, altre spiegazioni potrebbero essere dovute a parallelismi e trasformazioni dovute alle crisalidi d'aria...elementi che possono essere graditi o finire con il frustrare il lettore che, parlo per me, che forse son troppo occidentale per apprezzare tutte queste reticenze, magari avrebbe preferito qualche ripetizione in meno e qualche spiegazione in più. 
Comunque sia, nonostante i numerosi punti che, volutamente spero, son rimasti insoluti o non chiariti, malgrado non vengano fornite spiegazioni del perché e del come alcuni personaggi siano potuti "passare" nel mondo alternativo di 1Q84, quello in cui nel cielo notturno compaiono 2 lune (tra l'altro, uno, dico uno che abbia pensato di fare qualche ricerca in biblioteca o su un qualsiasi libro scientifico o che abbia avuto anche solo il minimo dubbio di essere andato via di testa....), questa trilogia di Murakami riesce a imprimersi e a stabilire un legame con il lettore, pregna com'è di tante tematiche e di tanti momenti di riflessione e analisi proprio accanto ai protagonisti. Un risultato raggiunto anche grazie a uno stile, come dicevo, molto efficace e all'atmosfera che si viene a creare, a metà tra reale e onirico, mantenendo una certa tensione sempre in sottofondo e una nota di solitaria tristezza che crea empatia con il lettore. 
Mi spiace comunque per il finale, un po' deludente a mio avviso. Vero è che i nostri finalmente si ricongiungono e comprendono di amarsi e di appartenersi in un modo profondo e unico, che trascende confini temporali e dimensionali; vero pure che riescono a tornare nel mondo di origine (sarà poi vero?); però è un po' troppo facile chiuderla così e pretendere che "accettino" tutto così serenamente (parlo di trasferimenti dimensionali, gravidanza "senza contatto", passato reciproco...ricordiamoci che lei ha un po' di persone sulla coscienza...). Ad ogni modo, così è. Un altro elemento caratterizzante, che contribuisce a rendere l'opera di Murakami suggestiva e pregevole, è proprio questo alone di incertezza e non detto che NON PUO' non essere che calcolato, considerando la cura maniacale con cui si è concentrato sull'esporre riflessioni, analisi e descrizioni nelle circa 1000 pagine che compongono questa trilogia. Voglio pensarla così, ecco ^_^


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