lunedì 10 agosto 2009

..:: L'ultimo contratto - The Kovak Box ::..

Titolo: L'ultimo contratto - Grosse Pointe Blank
Regia: George Armitage
Anno: 1997
Genere: Commedia
Cast: Dan Aykroyd, Alan Arkin, Minnie Driver, John Cusack

La trama in breve:
Pur con un grosso conto in banca, frutto di molti omicidi a pagamento, Martin Q. Blank (J. Cusack) è insoddisfatto. È in cura da un riluttante psicanalista (A. Arkin) e quando la sua segretaria (Joan Cusack) gli passa l'invito di andare a Grosse Pointe per la riunione decennale dei suoi compagni di liceo, accetta. In quella cittadina, tra l'altro, ha un lavoretto da fare. Lì la sua crisi si aggrava nel conflitto tra passato e presente. (fonte Mymovies)

Il mio commento:
Ho visto questo film per sbaglio. Non l'avevo scambiato per quel certo contratto fatto dal Silvio nazionale anni or sono, bensì per "l'ultimo sogno". Che recupererò... L'ho visto senza aspettarmi nulla e devo dire che non me ne sono pentito. Non un capolavoro, sia chiaro, nemmeno qualcosa di imperdibile: è un film semplice e a tratti molto semplicistico, lineare. Poco importa se ci sono morti ammazzatti qua e là, se esplodono supermercati, se il ragazzo che viene a prendere tua figlia uccide per mestiere... l'importante è non badarci troppo e proseguire nella visione. Che per altro risulta anche piacevole. Tra le varie cose mi è piaciuto il ruolo dell'inossidabile Dan Aykroyd, killer pure lui con il mirabile intento di convincere Martin a far società comune. Così come mi son piaciuti i contrasti che il film crea grazie alla figura del protagonista, un discreto John Cusack che interpreta il ruolo del killer prezzolato. Una persona sui generis con qui si riesce a simpatizzare, anche a causa dei problemi e dei dubbi che lo assillano, umani e comprensibili. Interessante notare come nessuno si scandalizzi una volta nota la professione del giovane, un lavoro come altri, redditizio e sicuro. Che però alla lunga stanca, porta ad una profonda conoscenza "sociale" ma che finisce inevitabilmente per alienare dalla vita "normale".
Se siete alla ricerca di un film disimpegnato e senza troppe pretese, ecco, "L'ultimo contratto" può fare al caso vostro.





Titolo: The Kovak Box - Controllo mentale
Regia: Daniel Monzón
Anno: 2006
Genere: Thriller/Fantascienza
Cast: Timothy Hutton, Lucia Jiménez, David Kelly, Gary Piquer, Annette Badland

La trama in breve:
David Norton, affermato scrittore di fantascienza, viene invitato a Palma di Majorca per una conferenza. Il soggiorno sembra sereno, fino a quando la fidanzata di David non si suicida lanciandosi dal balcone della stanza dell'albergo. Mentre lo scrittore cerca di capire le ragioni di un gesto così assurdo, tante persone a lui vicine iniziano a morire in modo misterioso. (fonte movieplayer)

Il mio commento:
Ecco invece un esempio di film poco noto, privo di nomi famosi nel cast, con un budget più limitato rispetto alle solite produzioni hollywoodiane, che sa regalare piacevoli sorprese. Nemmeno questo è, giusto per amor di cronaca, un capolavoro nel vasto panorama cinematografico tuttavia è confezionato più che egregiamente. Riesce a incuriosire e a creare la giusta atomsfera per turbare e al contempo imprimersi nella memoria dello spettatore. In fondo, si tratta di un gioco, di una sorta di esperimento comportamentale al limite della follia umana. Tra l'altro, l'idea dei chip sottocutanei che il film suggerisce è anche credibile e, paradossalmente, attuale: si tratterebbe di una forma di controllo su vasta scala che tornerebbe utile per regolamentare il comportamento di criminali e persone scomode. O di pazienti ospedalieri. Ma anche di popoli interi, volendo. Una prospettiva inquietante? Forse. Così come inquietante è una delle immagini che il film propone nella parte iniziale, non tanto i suicidi indotti, ma l'uomo collegato al pc tramite cordone ombelicale. Decisamente di impatto.
Concludendo, si tratta di un buon film che mi sento di consigliarvi.


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