Regia: Paul Flaherty
Anno: 1989
Genere: commedia - comico
Cast: John Candy, Annie Potts, Jeffrey Jones, Shawnee Smith, Tim Thomerson, Barry Corbin
La trama in breve:
La figlia maggiore del ricco P.J. Downing viene rapita, e il padre per ritrovarla si rivolge all'agenzia investigativa di Crumb diretta da Eliot Draisen. Draisen però è l'organizzatore del rapimento e per questo decide di affidare il caso all'imbranato detective Harry Crumb, sicuro che non sarebbe mai riuscito a risolverlo.
Nonostante una lunga serie di pasticci ed equivoci Harry, con l'aiuto di Nikki Downing (sorella della rapita) riuscirà a sventare il piano, assicurando Draisen e la moglie di Downing (che nel frattempo si era messa in combutta con lui) alla giustizia e diventando il nuovo capo dell'agenzia investigativa. (fonte wikipedia)
Il mio commento:
Giusto per abbassare un po' il livello rispetto alle precedenti segnalazioni, eccomi a parlare di una commedia pseudo-demenziale del secolo scorso, avente John Candy come protagonista.
Un film che credo di ho visto per la prima volta quando ancora ero adolescente e che ho avuto l'occasione di rivedere recentemente. Forse è stato un vago senso di nostalgia a spingermi a postare di questo film anziché di altri che ho recentemente visto (tipo MegaMind, Il Regno di Ga'Hoole, In the Cut...ma su cui prima o poi tornerò).
In soldoni, "Chi è Harry Crumb"?
Un ciccione imbranato? Un investigatore privato piuttosto incapace ma capace di pedinare vostro marito per esser certi che abbia una relazione con voi? Un personaggio le cui gesta hanno potenzialmente contribuito alla definizione del personaggio di Peter Griffin? Quello stesso Peter Griffin che, in una puntata dell'omonima serie animata, seduto ad una scrivania di un ampio ufficio, attenterà alla sua stessa esistenza per colpa del temperamatite, scena che, a livello embrionale, è presente pure in "Chi è Harry Crumb"?
E', infine, il protagonista di un film che ammicca al filone di commedie comiche in stile "La pallottola spuntata" offrendo alcune scene di discreto umorismo ma tuttavia assestandosi sulla soglia della sufficienza in termini di qualità e sceneggiatura proposta?
La risposta a queste e molte altre domande è: forse.
C'è comunque da dare atto a John Candy di aver dato vita ad un personaggio che ha un suo perché, tontolone ma geniale, non propriamente in forma ma al contempo agile e versatile, soprattutto esperto conoscitore delle arti marziali e determinato quanto letale combattente. Se indossa i suoi stivali da combattimento, ovviamente. Piuttosto abile, per altro, nel campo del travestimento e nell'arte di distruggere proprietà non sue. Talvolta soffrendo di un dolore sottile ma pungente: vedasi quando, per manifestare la propria decisione, sbatte entrambe le mani sul tavolo di P.J. - padre della ragazza rapita - che proprio su quello stesso tavolo stava armeggiando con un'infinità di ami da pesca.
Per essere un film comico, a mio avviso, questo "Chi è Harry Crumb?" per lo meno ci prova a risultare divertente e mai volgare, con gag che tutto sommato si fanno apprezzare e che regalano qualche risata. Decisamente qualche spanna sopra a molti delle commedie comiche realizzate dai grandi nomi della cinematografia nostrana negli ultimi anni (ahahah, quante risate, ahahah : detto però con la stessa verve e carisma delle star del cinema polacco Petrectek e Cripstak, alias Leonardo Manera e Claudia Penoni).
Un film quindi che, pur nella sua semplicità, riesce a divertire e intrattenere proponendo per protagonista qualcuno che non incarna decisamente - con tutto il rispetto parlando per il defunto John Candy - il prototipo del "figaccione" magro e belloccio. Ovvero qualcuno che si avvicina molto più di un Vin Diesel o di un Dwayne Johnson alle caratteristiche dell'americano medio.
Un'ultima considerazione va poi all'atmosfera, al ritmo, alle musiche, alla fotografia, al film in sé intendo. Chissà quale sarebbe stato il risultato di un medesimo plot se "Chi è Harry Crumb?" fosse stato realizzato recentemente? Voglio dire, tutto sommato fotografa un "mondo" di quasi 20 anni fa eppure quanto sono cambiati da allora i tempi cinematografici, le melodie, le ambientazioni, l'attenzione ai particolari e alla costruzione di uno scenario "credibile". Per dire, ora come ora, mai e poi mai nessuno si sognerebbe di proporre una sequenza comica in cui qualcuno salga a bordo di un aereo (o ci faccia un arrembaggio...) armato: dopo quel che è accaduto quell'11 settembre 2001 pare a me sia un po' un tabù. E se anche venisse proposta una scena del genere credo che la naturale reazione dell'equipaggio e dei passeggeri sarebbe la rivolta collettiva... Analogamente, nemmeno vestirsi da "straniero" mi pare sia qualcosa che recentemente mi è capitato di vedere in qualche film, quasi ci sia maggior paura del "diverso".
Come direbbe Giacobbo: "chi può dirlo"?
Comunque sia, ho apprezzato la visione di questo film. Ripeto, probabilmente non sarà una pietra miliare della cinematografia moderna ma tutto sommato lo trovo godibile. Forse il mio giudizio è un po' di parte perché sto parlando anche sotto l'effetto della nostalgia che provo verso un film che ho visto "da giovane", però mi sento di consigliarvene la visione.
Quanto meno per rendere omaggio a quel bontempone di John Candy che, tutto sommato, a me non dispiaceva. Anche se, probabilmente, ci sono pure altri film in cui magari lo si può apprezzare di più (ad esempio "Io e zio Buck")
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