domenica 1 luglio 2012

..:: RepoMen ::..

Titolo: RepoMen
Regia: Miguel Sapochnik
Anno: 2010
Genere: fantascienza, azione
Cast: Liev Schreiber, Jude Law, Forest Whitaker, Alice Braga, Liza Lapira

La trama in breve:
Nel futuro prossimo, la multinazionale The Union fornisce l’impianto di infallibili organi meccanici per migliorare le prestazioni di vita a fronte di periodici versamenti di denaro. Ai clienti insolventi fanno visita i “repo men”, agenti autorizzati all’espianto immediato senza il minimo riguardo per la sopravvivenza dei corpi ospiti. In seguito ad un incidente sul lavoro, anche il miglior recuperatore in circolazione subisce l'installazione di un cuore artificiale, con la conseguenza di diventare in breve un bersaglio per il suo ex socio.  (fonte mymovies)
Lavoratori felici e orgogliosi di
compiere il proprio compito:
è così che dovrebbe essere, sempre

Il mio commento:
Quasi due ore di film che il sottoscritto è riuscito a vedere in circa sei episodi: non male per riuscire ad avere il quadro completo dell'opera e a non perdersi dettagli e riferimenti...
Che tristezza :-(
In realtà il film è anche piuttosto interessante, con molti spunti di riflessione, mai noioso e sempre piuttosto movimentato. Un giusto mix tra azione e fantascienza, con qualche spiraglio per riflessioni etiche, morali e filosofiche, queste ultime concentrate nelle sequenze in cui Remy (Jude Law) si concentra sulla sua pseudo-biografia:

...tranquillo, non sentirai male.
Devo solo asportarti il fegato..
Giusto per curiosità: sei veneto?
"Che cosa ricordo? Ricordo di aver letto di uno scienziato che era fissato con i gatti e le scatole. Prendeva un gatto e lo chiudeva dentro una scatola e poi per rendere la cosa più interessante ci infilava anche una macchina che liberava del gas tossico. Solo che lo scienziato non sapeva quando la macchina liberava il gas e quando no, per saperlo con certezza doveva aprire la scatola. E questa è la parte scientifica: finchè non l'apriva poteva pensare che il gatto fosse vivo e morto, perché se una delle due cose era possibile, tutte e due dovevano essere possibili.
Non riesco a togliermela dalla testa questa storia del gatto, non fraintendetemi, non me ne frega niente della fine che fa quella palla di pelo, è solo che non capisco... Come fa ad essere vivo e morto allo stesso tempo?"

L'ambientazione è collocata in un futuro prossimo che sembrerebbe imminente ma la scelta di proporre luoghi e dinamiche abbastanza comuni permette di percepire la storia come fosse collocata nel presente. O quasi. 

Controlli di sicurezza aeroportuali
L'idea di base è piuttosto semplice ma, credo, sfruttata con una certa qual superficialità, probabilmente per il poco tempo a disposizione per portare in scena "tutto". Non ho letto il libro "The Repossession Mambo" di Eric Garcia da cui è tratto ma, personalmente, ho avuto questa impressione. 
Credo anche che il film si esponga pericolosamente ad una parodia pornografica dove, anziché puntare al recupero di cuori, polmoni, orecchie e reni si punti invece a riprendere indietro seni, glutei e membri trapiantati. Già perché la normalità, nel mondo descritto dal film, sembrerebbe essere quella di avere almeno una parte del proprio corpo "potenziata" se non sostituita. Niente eugenetica o manipolazioni del DNA, semplicemente sostituzione fisica di parti di sé al fine di...di...ecco, su questo interrogativo il film non si sbilancia. 
Trallalero, trallalà, quanto abbiam
recuperato oggi...lallà...
Quali sono le reali motivazioni che spingono le persone della società proposta da RepoMen a sottoporsi a questi interventi se, quasi certamente, non avranno la possibilità di sostenere l'investimento? 
Necessità dovuta a malattie o problematiche fisiche? 
Necessità di "sentirsi" meglio? 
Capricci personali? 
Incapacità di accettarsi per quello che si è e, di conseguenza, esigenza indotta al cambiamento?
Il valore stesso attribuito alla vita umana è ridotto ai minimi termini: gli agenti Jude Law e Forest Whitaker vivono la loro professione come un gioco, come se fosse normalissimo sgozzare qualcuno o smembrarlo in salotto o sul sedile del taxi. Quasi che le persone siano "oggetti di proprietà delle multinazionali", più che esseri viventi con tanto di diritti, pensieri ed emozioni, mentre le prime sono praticamente entità votate a lucrare sulla vita e la morte, senza pietà di sorta, capaci di crearsi un nuovo mercato sui "ricambi" per esseri umani.
Azione di lotta furibonda prima del
gran (finto) finale...
Su tutto, ho comunque apprezzato assai la parte finale, sia quella "irreale" che quella "reale", il vero colpo di scena che non ti aspetti. Devo dire che Jude Law si dimostra abbastanza efficace anche nelle scene di lotta, versatile e abile nel maneggiare armi vere e armi improvvisate. Ma la vera chicca del film è rappresentata dalla sequenza a metà tra rituale erotico e smembramento, necessario per Remy e Beth al fine di affrancarsi da quegli strozzini della Union. 
Peccato che in realtà... non ve lo posso dire :-P
Eh già, ora ti sdrai lì
e mi lasci scansionare
tutti i tuoi organi
interni...
Ecco, forse la scelta di Alice Braga non l'ho trovata molto azzeccata...voglio dire, senza nulla togliere alla donzella, guardandola, non viene immediatamente in mente l'idea che possa essersi fatta trapiantare ogni genere di organo.
Ricapitolando, un film discreto che merita di esser visto e, probabilmente, analizzato con maggior attenzione rispetto a quella che son riuscito a ritagliarmi io. Unica avvertenza va alle scene truculente e sanguinolente: in linea con l'anima del film, non si risparmia lo spettatore la visione di sbudellamenti, "intrusioni corporali" e asportazioni di organi interni.


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