venerdì 5 settembre 2014

Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere

Titolo: Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere
Autore: John Gray
Editore: Rizzoli
Genere: manuale, psicologia
Pagine: 279

Introduzione:
Il libro di John Gray si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne hanno due diversi modi di pensare, di parlare, di amare. I comportamenti di uomini e donne assumono quindi spesso significati diametralmente opposti. Per esempio, tanto l'uomo in determinati momenti della sua giornata ha bisogno di "ritirarsi nella sua caverna", in solitudine, quanto la donna, alle prese con le stesse problematiche del partner, sente di dover condividere i propri sentimenti con gli altri. II dialogo, contrariamente a quanto si possa pensare, non è però impossibile, anzi: dal momento che si imparano a riconoscere e apprezzare le differenze tra i due sessi, tutto diventa più facile, le incomprensioni svaniscono e i rapporti si rafforzano. E, cosa più importante, possiamo imparare ad amare e a sostenere nel modo migliore le persone che sentiamo vicine. (fonte Feltrinelli)

Il mio commento:
A volte capita di litigare con la propria morosa.
A volte capita di parlarne con gli amici.
A volte capita anche di compiere gli anni.
E a volte capita che in tale circostanza al compleanizzato di turno venga donato un utile manuale di psicologia come "Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere" di John Gray :-)
Direi che, in sintesi, quella appena riassunta è la dinamica che mi ha portato ad avere per le mani codesto libro, non un romanzo ma una sorta di manuale sulle dinamiche generali che regolamentano i rapporti tra uomini e donne.
Non che io sia un orco (a volte sì) o che con Silvia i litigi o le incomprensioni siano frequenti, ci tengo a precisarlo, ma non nego che tendo a dimenticarmi quella piccola legge non scritta che, di fatto, costituisce le fondamenta di questo testo. Uomini e donne provengono da "mondi" diversi, governati da regole comportamentali e dinamiche psicologiche diverse, per cui è normale che qualcosa, di tanto in tanto, non venga recepito o, meglio, venga decodificato in modo errato.
Pur trattandosi di un manuale, il libro di Gray non rappresenta un testo ostico, semmai un'esperienza graduale che porta a esplorare e svelare dinamiche basilari ma fondamentali nell'ambito dei rapporti di coppia. O anche a considerare da un punto di vista "obiettivo" la genesi di certi problemi, che magari possono risalire a sentimenti non risolti del proprio passato. Sia il modo in cui è organizzato il testo che il registro linguistico adottato così come gli esempi descritti facilitano la lettura consentendo una facile diffusione del testo tra il popolo dei lettori. Non ci si trova dinnanzi a un testo dai toni aulici e scientifici, voglio dire, bensì a una lettura che scivola leggera, piacevole e naturale.
Pagina dopo pagina ho però avuto qualche dubbio su me stesso visto che non sempre mi identificavo con le figure maschili riportate negli esempi o nei dialoghi proposti...ma, secondo l'autore, rientra tutto nella norma. Mi domando che accade quando invece una persona omosessuale si cimenta con la lettura di un testo del genere...anzi, stando a quel che dice Gray, mi sa che i diversamente etero sono agevolati nei rapporti di coppia visto che si innescano relazioni marziano-marziano o venusiana-venusiana.

Al di là di questa preziosa considerazione, leggendolo, ho avuto anche il sospetto che il libro riveli una natura vagamente maschilista, incline a difendere certe visioni "classiche" della coppia: mediamente il "marziano tipo" descritto nel libro si occupa del lavoro e a casa non fa una mazza, si stravacca sul divano in modalità orso polare stanco e non si rende conto di nulla, se gli si domanda qualcosa brontola, se guida si perde e se viaggia dimentica le cose. Ma proprio per via di questa viscerale pigrizia e inettitudine - in realtà si è ritirato nella propria caverna - l'uomo ha buone possibilità di miglioramento, e con discreta versatilità. L'importante, è mettersi dei tappi nelle orecchie e ascoltare la propria venusiana preferita, bofonchiando qualche "uh" o annuendo di tanto in tanto ma con l'espressione di chi sta ascoltando e comprendendo, senza voler fornire soluzioni. Teoricamente, dovrebbe risultare un metodo infallibile per migliorare il proprio rapporto con la propria venusiana preferita.
La donna invece sembra avere meno modalità di guadagnare punti verso l'altro sesso - quasi la metà stando al capitolo 10 - tra cui alcune piccole raccomandazioni che ci tengo a ribadire:
a) Se lui la delude, lei non lo punisce
b) Quando si rende conto di averlo ferito, si scusa e gli dà l'amore di cui ha bisogno
c) Apprezza sinceramente di fare l'amore con lui
Regole e tattiche che, a parer mio, avvalorano la tesi secondo cui c'è qualche velato tentativo di difendere più l'uomo che supportare la donna. O, comunque, sostenere le tesi ribadite dalle sostenitrici del movimento "DarlaVia" :-P
Libera e discutibile interpretazione, per carità, però queste osservazioni mi hanno fatto sorridere un poco unite al fatto che fondamentalmente la donna deve pazientare e perdonare.
Di contro, certi suggerimenti dati agli uomini hanno più il senso di rendere civile l'orango tango decerebrato che si nasconde in noi. Mi riferisco a inarrivabili e cervellotiche strategie del tipo:
a) Tenetele aperta la porta
b) Quando sapete che farete tardi, telefonatele per avvisarla
c) Non cambiate continuamente canale quando guardate insieme la televisione
Ma la mia preferita rimane: Lavatevi prima di fare l'amore o, se le piace, mettete un po' d'acqua di colonia *_*
Ad un certo punto della lettura ho iniziato a pensare che, forse, il libro in questione è tarato su statunitensi medi che immagino come pachidermi ignoranti della vita e delle comuni regole del buon senso e dell'igiene (lo so, sembro razzista ma...). Probabilmente, andrebbe tarato un pelino in base al tipo di cultura e agli usi e costumi del lettore, o in base al credo religioso. In fondo, si sa,c'è marziano e marziano, venusiana e venusiana. Magari in qualcuno compariranno anche suggerimenti del tipo "non picchiare la tua donna" o "portala a fare shopping". Probabilmente dovranno valutare anche versioni ad hoc per trans-marziani... uhm, tutto questo mio blaterare mi fa apparire come un uomo che vuole necessariamente discriminare...
Cambiando argomento, un altro aspetto che ho trovato molto interessante riguarda l'approfondimento sul linguaggio, capitolo pensato per aiutare marziani e venusiane a comunicare e comprendersi con successo e argomento già più o meno sviscerato da qualche comico. In effetti ci sono alcune sfumature che non avevo mia correttamente interpretato e che almeno adesso potrò tradurre leggermente meglio, tipo l'uso degli avverbi "mai" o "sempre" da parte delle donne, idem per l'effetto che certe esternazioni maschili hanno alle orecchie sensibili delle venusiane. Niente di nuovo sotto il sole, per carità, però a volte riflettere sull'ovvio, ponderare a bocce ferme sul valore di azioni e parole può aiutare a crescere. E non solo nei rapporti di coppia, anche nella gestione dei rapporti interpersonali verso persone del medesimo sesso oppure provenienti da un pianeta differente dal nostro.
Adesso, dopo averlo concluso, mi sento di aver ottenuto delle giuste intuizioni e indicazioni, validi consigli su come migliorarmi in termini di comprensione e dialogo o, più in generale, sento di avere qualche strumento in più per inquadrare con maggior precisione talune dinamiche. Piuttosto, vedremo se saprò attuarle: this is the problem!
Di certo, mi sa che inviterò anche Silvia a leggere questo libro così da giocare ad armi pari :-P
Più in generale, mi sento di consigliarlo a tutti. Anche perché, a ben pensarci, non sempre durante il periodo dell'educazione ci si sofferma sull'esaminare regole di comportamento e dinamiche psicologiche che ci governano. Magari, inculcando qualche concetto o sensibilizzando le persone sin da piccole, si può contribuire al miglioramento sociale, incentivando certi comportamenti a discapito di altri oppure aiutando le persone a star meglio con se stesse.


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