sabato 24 dicembre 2016

Animali fantastici e dove trovarli

Titolo: Animali fantastici e dove trovarli
Regia: David Yates
Anno: 2016
Genere: fantastico
Cast: Ezra Miller, Eddie Redmayne, Colin Farrell, Ron Perlman, Jon Voight, Samantha Morton, Gemma Chan, Katherine Waterston, Carmen Ejogo, Dan Fogler, Christine Marzano, Lasco Atkins, Alison Sudol, Peter Breitmayer, Jenn Murray, Lucie Pohl, Jason Newell

La trama in breve:
Il giovane magizoologo Newt Scamander arriva a New York dall'Inghilterra con una valigia piena delle creature fantastiche che ha raccolto e salvato in molti anni di viaggi e ricerche. Senza volere, scambia però il prezioso carico con quello di Jacob Kowalski, pasticcere e No-Mag (è il nome americano dei Babbani), il quale libera inavvertitamente le creature, violando lo Statuto di Segretezza e mettendo Newt nei guai. È il 1926 e il Paese è in grande subbuglio: l'oscuro Gellert Grindewalt è introvabile, qualcosa di misterioso semina caos e distruzione per le strade della città e i fondamentalisti della caccia alle streghe sono sempre più infervorati. Il mondo magico e quello dei No-Mag sono pericolosamente vicini ad entrare in guerra. (fonte mymovies)




Il mio commento:
Mi concedo un post breve, giusto per tornare un po' più buono e sognatore, in linea con lo spirito del Natale. A dire il vero, non ho mai avuto molta simpatia per il magico mondo di Harry Potter: l'ho sempre trovato molto infantile, troppo buonista, con dinamiche poco credibili ed esagerate ma, soprattutto, non mi ha mai convinto il tipo di magia proposto, basato solo su bacchette magiche, e totalmente distante ad altre dimostrazioni di potere magico riscontrabili nei più classici fantasy e gdr. Per carità, do merito alla Rowling di esser riuscita a definire un suo cosmo, però non è esattamente quel che aggrada al sottoscritto.
Fatto sta che avendo io condotto Silvia a vedere Dr. Strange, ed essendo passato il trailer di "Animali fantastici e dove trovarli", si son innescate una serie di dinamiche per cui sono andato a vedere questo film al cinema.
Ero un po' prevenuto: sapevo che la storia era basata su un libretto scritto per beneficenza dalla stessa autrice di Harry Potter e sapevo pure che ne avrebbero creato altri n film, ma soprattutto ero memore di quanto successo con Lo Hobbit, proposto sull'onda de Il Signore degli Anelli, ma scandalosamente goffo e insulso. Quella volta, ma solo con il primo episodio, ci sono cascato. Questa volta, temevo di ripetere l'errore.
E invece no. Nient'affatto. Niet. Nada. Nisba.





Questo "Animali fantastici e dove trovarli" mi è piaciuto. Probabilmente non ho colto il 100%, non gli darei certo un 10/10, ma l'ho trovato meno infantile e scontato del previsto. Le esagerazioni e le follie ci sono, in fondo si tratta di un prodotto destinato anche ai bimbi e deve pure garantire un certo legame con quello che è il contesto fantasy di H.P.. Ci sono alcune sequenze al limite del demenziale e dell'incredibile, per colpa degli "animaletti" scappati a Newt, scene che comunque strappano qualche sorriso e che nel contesto contribuiscono al divertimento. Pure l'ingenuità e un atteggiamento naif non mancano, ma forse sono caratteristiche intrinseche dei maghi visto che, tra l'altro, potrebbero sovvertire leggi naturali e rendere il mondo un posto migliore invece si limitano a nascondersi.
Comunque, senza nulla togliere alla prova di Redmayne e agli effetti visivi, gli elementi vincenti di questa pellicola sono stati almeno due o, per lo meno, quelli che hanno convinto me.
Poi, per carità, tra il richiamo che H.P. ha sulle masse e qualche eco di quello che il fenomeno dei Pokemon, ci sono suggestioni sotterranee che hanno contribuito al successo del prodotto offerto.
In primis il personaggio di Jacob Kowalski, babbano/nomag: grazie a lui e al fatto che lo spettatore finisce con identificarsi con la sua scoperta ed esplorazione del fantastico, la visione del film risulta più efficace e partecipata. Non solo, riesce anche a veicolare quel senso di "magia", di stupore e piacevole novità che conquista e ci fa "accettare" e "palpitare" per quel che veniamo a sapere. Quello che si trova a vivere l'umile Jackob è un'avventura straordinaria, una formidabile evasione dalla quotidianità, per accarezzare creature e situazioni da fiaba. Un po' come se, dopo sconfitte e vicissitudini moderne che tendono a schiacciare l'individuo, finalmente si riesce a ritrovare quella volontà di sognare e credere e sperare che l'economia e la modernizzazione spengono. Una magia che può essere insita nelle cose, nella natura, ma anche nelle persone. Tramite di lui ci giungono molteplici spunti e stimoli.



Dall'altro lato, l'obscurus e la devastazione che crea così come la scoperta della sua reale identità e di come venga alimentata tanta brutalità e negatività collocano il film su una dimensione più matura e severa, introducendo cospirazioni ma anche tematiche quali l'integrazione, la violenza, il razzismo nei confronti dei "diversi". Aspetti che negli episodi cinematografici dedicati ad H.P. magari proprio non si coglievano in quanto erano storie tra - coff coff - X-men che si scontravano con altri - coff coff - X-men. Non c'era un vero e proprio confronto con gli umani, al più con altre creature sfortunate (vedi gli elfi....in versione Rowling...una delle tante cose che non concepisco proprio...chiamali gremlin, goblin, gnomi, non elfi per Giove!). La furia irrazionale e devastante dell'obscurus è inoltre stata ben resa con una trovata che lascia intendere che certe forze non riguardano il singolo individuo ma sono il parto della società, sono qualcosa di più intangibile e subdolo che non si può far finta di ignorare seppure, al contempo, gestirlo e capirlo sia indubbiamente più complesso e difficoltoso.
Per cui, ecco, senza spendermi in ulteriori chiacchiere, pur specificato che sto cianciando su un film che non pretende eccessivo raziocinio e spirito critico per l'esame di ciascuna sequenza mostrata, mi sento di consigliarlo. Con questo non voglio dire che la trama non sia ben orchestrata o che il ritmo sia blando né che a livello di recitazione o di ambientazione non ci siamo, sia chiaro. A mio avviso questo prodotto ha tutte le carte in regola, è ben confezionato ed è stato realizzato ben bene, seppure l'atmosfera certe volte troppo ingenua e semplicistica possa dare fastidio, anche perché è palesata da adulti e non da studenti delle medie. Più che altro, in un periodo come questo in cui stupore, magia e sogni dovrebbero essere alimentati e sostenuti, questo "Animali fantastici e dove trovarli" rappresenta una visione praticamente perfetta per chi vuol concedersi un po' di senso di meraviglia :-) 



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