Ammetto che in questo periodo di telegiornali ne ho seguiti pochi, tuttavia qualche notizia nel web l'ho letta ugualmente.
E mi son ulteriormente depresso nel constatare quanto male siamo ridotti.
Bertolaso viene indagato per corruzione, tenta di dimettersi (e qui gli rendo merito) ma le sue dimissioni non vengono accolte.
"Ego te absolvo in nomine pater et filium et spiritus sanctus", presumo, gli sia stato detto da Silvio. In fondo, Bertolaso è un brav'uomo, conferma Letta.
Se ciò veniva appurato "legalmente", ovvero seguendo l'iter giudiziario normale però sarebbe stato meglio. Anche dal punto di vista dell'autorevolezza e della chiarezza nei confronti del volgo, che altrimenti rischia di confondersi.
Ma, in fondo, che valore ha la giustizia?
Anzi, essa stessa è deligittimata. Non ha peso o importanza.
Silvio stesso, illustre personaggio nostrano che impegna assai e assai pure la stampa estera, ne è diventato in qualche modo l'emblema. Irrilevanti le indagini in corso nei suoi confronti, così come le dichiarazioni di pentiti come Spatuzza (dicembre scorso) o di persone informate sui fatti come Ciancimino (qui in febbraio).
Tutto scivola via e va bene così.
E allo stesso modo accade in altri contesti.
Nessun riferimento a Rosarno, ai terremotati di Haiti o L'Aquila, o alla crisi.
Al limite si parla del ritorno al nucleare, di fatto ignorando eventuali votazioni referendarie nel passato (vedi 1987).
Questione di costi...
Probabilmente saranno contenti gli abitanti di Chioggia...oppure tutti coloro che invece pensavano che al nucleare fosse stato detto "NO" o che voteranno per candidati che, nei loro programmi elettorali che a breve inizieranno a martellarci, prometteranno di non adottare il nucleare come forma di sostentamento energetico.
Viva l'Italia quindi, un grande Paese che non smette di rendermi orgoglioso di essere un suo cittadino!
...e che al contempo suscita tanta invidia all'Iran.
Per via del nucleare, temo...
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