giovedì 16 settembre 2010

..:: Code Geass – Lelouch of the Rebellion ::..

Titolo: Code Geass – Lelouch of the Rebellion  (prima serie)
Studio d'animazione: Sunrise
Regia: Goro Taniguchi
Anno: 2006-2007
Numero episodi: 25

Introduzione:
Code Geass è un’anime che si può catalogare come appartenente al genere fantascientifico, costituito da 50 episodi e suddiviso in due serie, ovvero Code Geass Lelouch of the Rebellion e Code Geass Lelouch of the Rebellion R2, entrambe trasmesse in Italia su Rai4 a partire settembre 2009 fino al febbraio 2010.
La recensione che segue è riferita alla prima parte dell’opera, ovvero a Code Geass Lelouch of the Rebellion.

La storia in breve
Le vicende si svolgono in un mondo non molto dissimile dal nostro ma collocate in un futuro ucronico. Rispetto alle dinamiche temporali che ben conosciamo e che hanno contribuito all’attuale presente che ci è noto, nell’anime alcuni particolari eventi storici hanno avuto un esito differente (ad esempio lo scontro tra Vercingetorige e Caio Giulio Cesare, l’ascesa della famiglia dei Tudor, la vittoria di Napoleone sull’Inghilterra …) portando alla costituzione di una super potenza mondiale.  Dopo essersi espanso fino a conquistare quasi due terzi del pianeta è infatti il Sacro Impero di Britannia a detenere il controllo su gran parte della popolazione mondiale grazie alla sua schiacciante potenza economico-militare e diffondendo l’ideologia del darwinismo sociale, una visione all’interno del quale i britanni rappresentano l’apice mentre le restanti popolazioni sono considerate poco meno di niente. Puramente dei numeri: numbers è così che vengono chiamati a seconda della cifra attribuito alla zona geo-politica a cui appartengono.

Al pari di altre nazioni, anche il Giappone è stato annesso al Sacro Impero di Britannia. Ufficialmente, a partire dall’agosto del 2010, i giapponesi fanno parte dell’Area 11 e in base a ciò vengono chiamati “eleven”. La tensione tra britanni e popolazioni sottomesse è molto alta in virtù del regime imposto e delle disparità di trattamento sociale in termini di privilegi e diritti che, costantemente, viene sbandierata e rimarcata alla popolazione.

Fatto questo che alimenta un certo malcontento generale e la nascita di isolati gruppi di rivoltosi e terroristi.
Proprio durante la fuga di un gruppetto di ribelli, colpevoli del furto di un’arma di distruzione di massa di proprietà dell’esercito del principe Clovis, responsabile dell’Area 11, si vengono a creare i presupposti per una ribellione senza precedenti.
Rimasto coinvolto nell’inseguimento, il giovane britanno Lelouch Lamperouge entra in contatto con il reale contenuto della misteriosa sfera rubata dai ribelli all’esercito imperiale: anziché un gas venefico dagli effetti catastrofici, essa contiene una criptica ragazza immortale dai capelli verdi denominata C.C. la quale, vista la particolare situazione in cui si trovano i due, con i soldati britanni pronti ad sparare a vista, stringe un patto con lo studente. In seguito a ciò, Lelouch entra in possesso di un potere psichico che gli consente di imporre il proprio volere a chiunque, semplicemente fissandolo negli occhi ed esercitando l’influsso del Geass. In realtà questo può avvenire una sola volta per singola persona ed unicamente quando l’iride di Lelouch si anima di uno strano simbolo dal colore violaceo, ma tanto basta per far comprendere al ragazzo di avere tra le mani lo strumento necessario alla realizzazione del suo sogno.
Lelouch Lamperouge,
alias Lelouch Vi Britannia,
alias Zero
Singolarmente intelligente e calcolatore, egli è in realtà un principe di Britannia che ha abdicato al proprio titolo in seguito all’uccisione della madre Marianne e al ferimento della propri sorella, Nunnaly che, sopravvissuta agli assalitori, è rimasta cieca e paralizzata da allora.
In virtù del nuovo potere acquisito, Lelouch può ora organizzare la propria vendetta ai danni di colui che considera responsabile della tragedia occorsa ai suoi familiari, ovvero suo padre - che nel corso dell’anime si rivelerà essere niente meno che l’imperatore di Britannia -, e lottare per creare un futuro migliore. Per Nunnaly, soprattutto.
Celato da una maschera scura che gli copre il viso e avvolto in un elegante mantello scuro, entra quindi a far parte del gruppo dei ribelli eleven con la misteriosa identità di Zero. Grazie alle proprie innate qualità di stratega, al carisma prodigioso e alla scaltra astuzia nonché all’arte oratoria che gli è propria, malgrado la sua reale identità non sia nota, Zero guadagna ben presto il comando dei ribelli e dà il via ad un processo di ribellione su vasta scala. Da gruppo disorganizzato, quello dei rivoltosi diventa ben presto un’organizzazione solida e compatta, capace di dare del filo da torcere ai Britanni equipaggiati con Knightmare Frame, possenti mecha corazzati e armati di tutto punto grazie al quale è stata possibile la conquista del Giappone da parte dell’Impero.
Con il passare del tempo, instaurando alleanze e soppesando abilmente le proprie mosse, nonché sfruttando astutamente l’impatto mediatico legato alla sua figura, Zero riesce ad acquisire sempre più potere e consenso tanto che, da comune terrorista, diviene il leader dell’Ordine dei Cavalieri Neri, rendendo così pubblica la presenza di un commando armato di eleven che si batte per la giustizia e l’indipendenza.
Non solo: Lelouch deve anche fare i conti con le dinamiche legate alla propria vita privata, nella quale è un comune studente e un fratello responsabile. Più di una volta infatti il mantenimento delle apparenze di un’esistenza ordinaria rischia di creargli problemi e preoccupazioni, soprattutto nei confronti degli amici che possiede e che sono all’oscuro della sua triplice identità, essendo Lelouch al contempo Zero e un ex principe britanno. Tri legami più importanti, oltre alla sopracitata Nunnaly, vi è anche Suzaku Kururugi, amico d’infanzia, compagno di college e figlio dell’ex primo ministro Giappone che, per primo, si era opposto all’ingerenza del Sacro Impero di Britannia. Dopo essersi arruolato nell’esercito britanno, in virtù delle straordinarie doti dimostrate, Suzaku viene scelto quale pilota del Lancelot, un sofisticato knightmare di nuova generazione che darà non poco filo da torcere all’Ordine dei cavalieri Neri, nonché guardia del corpo personale della principessa Euphemia, esponente della casata regnante dei Britanni di cui condivide i medesimi ideali e visione politica. Anche nei confronti degli eleven, sebbene egli stesso lo sia.

Il mio commento:
Code Geass è il parto della vincente collaborazione tra CLAMP, Goro Taniguchi e Sunrise. Le prime si sono principalmente occupate del character design ed in questo senso è ben evidente il loro operato con personaggi dai tratti dolci ed efebici, splendidi e conturbanti, mai totalmente puri o identificabili come buoni o cattivi. Spesso richiamano nella loro esteriorità altri protagonisti già apparsi in altre opere del noto gruppo di disegnatrici nipponiche: Lelouch, ad esempio, assomiglia in modo disarmante a Kamui di X; analogamente Suzaku richiama alla memoria Shaoran di Tsubasa – the Reservoir Chronicle, e molte altre ancora sono le analogie che si possono riscontrare anche tra i personaggi secondari, sia per aspetto che per modi di fare.
Il tempio "Sword of Akasha"
L’animazione e la resa grafica dell’anima, anche e per quanto riguarda i combattimenti tra mecha, risulta di ottimo livello con un apprezzabile utilizzo della computer graphic e delle colorazioni. Perfettamente in linea con il livello qualitativo solitamente offerto dalle produzioni Sunrise (basti pensare a Cowboy Bebop). Il taglio delle inquadrature e le riprese offerte sono di tipo cinematografico, funzionali al coinvolgimento e mai ostiche per la comprensione.
L’accompagnamento musicale risulta inoltre particolarmente efficace e ben dosato, perfettamente in linea con le sequenze visive sullo schermo. Tra tutte si imprimono con prepotenza le arie classiche con squillanti e poderosi vocalizzi di tenori ad accompagnare le parti in cui fanno la comparsa i nobili della casata regnante di Britannia, imponenti e maestosi, mentre a sottolineare quelle più drammatiche e intense sono per lo più cantati di voci femminili giocati su tonalità acute e struggenti, spesso sostituendosi al parlato dei personaggi presenti sulla scena in un abile utilizzo della reticenza.
Nonostante questo Code Geass si riallacci al genere fantascientifico, presentando astronavi, armi avveniristiche e soprattutto possenti quanto agili mecha cibernetici, protagonisti di numerose sequenze di combattimento e di lotta, talvolta cruente, lo spazio ai sentimenti e alle dinamiche umane riveste gran parte della narrazione. Si potrebbe dire anzi che tutto il resto sarebbe vano senza gli intermezzi che scandiscono i rapporti dei protagonisti dell’anime, esplicitando il loro background e la varietà di emozioni che sperimentano.
Tutto, nell’anime, accade in virtù di vincoli interpersonali, di relazioni, di parentele, emozioni legati a ricordi e sentimenti che, come sassi, generano cerchi nell’acqua che vanno via via espandendosi sino a raggiungere le dimensioni della rivolta di massa. 
Singolare poi che gli impulsi all’anarchia, alla rivoluzione e, di riflesso, la volontà di dominare nazioni e genti, fondando nuovi ordini sociali e introducendo nuovo forme di politica, sia per lo più prerogativa dei giovani. Un messaggio forse che gli autori di Code Geass si sentono di lanciare al proprio pubblico?
Analogamente, un altro riferimento (economico) politico che più o meno consapevolmente l’anime solleva riguarda l’ingerenza di altre nazioni nel condizionare le vicissitudini del Giappone. I nemici questa volta non sono, ad esempio, alieni anti-spiral (Tengen Toppa Gurren Lagann), angeli (Neon Genesis Evangelion) o meganoidi (Daitarn III), bensì sono i poteri forti di una nazione estera. La Britannia, facilmente identificabili come un mix di Europa e Stati Uniti, vittime e complici della profonda crisi economica nella quale anche il Giappone, in virtù di insoluto creditore soprattutto verso quest’ultima nazione, si è trovato profondamente invischiato e pesantemente condizionato negli ultimi anni. Tanto più che ora detiene uno dei debiti pubblici più alti a livello mondiale.
Lelouch, C.C. e,
sullo sfondo, il Gawain
In questo senso, in Code Geass, l’esortazione all’indipendenza dell’Area 11 può essere vista come un disperato bisogno di disimpegnarsi dalle ferree leggi economiche dettate dalle potenze straniere per ritrovare un più autentico spirito nazionalistico.
Ipotesi, ovviamente, nulla di più.
Fatto sta che l’anime, con la sua miriade di personaggi, risvolti, sfumature e colpi di scena, appare pregno di spunti di riflessione. Di certo non risulta né banale né monotono, anzi, la regia e la sceneggiatura risultano molto attente nello svelare gradualmente molti degli elementi che aiutano a comprendere meglio le scelte operate dai personaggi o la psicologia nascosta dietro al loro agire. Ancora una volta sono soprattutto i legami di sangue a spiegare e a smuovere le acque, svelando stralci del passato di molti dei personaggi cardine della serie.
Non viene però mai svelato tutto: in perfetto stile CLAMP i personaggi possiedono un’aura di tragica disperazione che scaturisce da una certa qual sofferenza che tendono a celare e, al contempo, in nome della quale sembrano volere rifuggire ogni spiegazione. Il background e il passato di alcuni di loro oltretutto viene solo accennato con il risultato che, per certi versi, possono risultare un po’ appiattiti. Questo vale sia per i buoni e i cattivi, ovviamente.
Anche se, a dire il vero, una distinzione netta tra le due fazioni non è affatto possibile. Entrambi gli schieramenti, Britanni ed Eleven, in realtà cercano solo la pace e la costruzione di un mondo migliore. E ugualmente mentono, uccidono e distruggono per giungere a tale scopo. Un obbiettivo a cui giungono liberamente oppure poiché condizionati. A sua volta, tale condizionamento può derivare dal geass, dalla disperazione, oppure dai media, dall’indottrinamento, o per via delle ferree gerarchie militari e sociali.
L’impressione globale quindi è quella di assistere ad una storia dalle ampie propaggini, quasi una partita a scacchi, che coinvolge militari e civili indistintamente, sviluppandosi in modo abbastanza imprevedibile. Dico abbastanza perché,  in realtà, alcune dinamiche possono essere in linea con le aspettative dello spettatore medio, tuttavia non sempre il raggiungimento di tale risultato è scontato o in linea con quanto preventivabile. C’è, ad esempio, un evento di portata globale a cui dà inizio proprio la dolce principessa Euphemie, ovvero la costituzione di un’area neutra in cui britanni ed eleven possano convivere senza barriere. Alla cerimonia di inaugurazione viene invitato anche Zero  visto che, per una serie di motivi, la ragazza è riuscita a scoprire la vera identità del capo dell’Ordine dei Cavalieri Neri riconoscendo in lui un volto familiare. Come ci si aspetta, Lelouch non perde l’occasione per sfruttare l’evento a proprio vantaggio al fine di dimostrare come tale trovata sia in realtà un inganno dei Britanni e ottenere così maggior appoggio dai giapponesi. Ma proprio all’ultimo rivede la propria strategia, un cambiamento che avviene quasi totalmente fino a che un imprevisto non causa la tragedia: senza rendersi conto dell’attivazione del proprio potere impartisce un ordine folle alla dolce Euphemie la quale, impossibilitata a resistervi, avvierà lo sterminio di massa della popolazione eleven.
Il Lancelot
Un ultimo elemento che, infine, risalta in Code Geass è l’utilizzo dell’intelligenza. Il geass, per quanto sia in tutto e per tutto un potere esp che garantisce a Lelouch di imporre un comando assoluto a chiunque, non garantisce alcuna certezza nel raggiungimento del suo personale obbiettivo di creazione di un mondo migliore. Funzionale a ciò è invece la prodigiosa intelligenza e fredda capacità  di calcolo che dimostra. La ferma lucidità che possiede ha infatti dell’incredibile, tanto che il ragazzo non esita a giungere a soluzioni estreme pur di garantire il successo del proprio operato o la tutela di chi gli è caro. Agendo addirittura su se stesso per sgominare Mao, un altro possessore di Geass, introdotto principalmente allo scopo di segnalare la possibilità di perdere il controllo su un simile potere. Oppure su Shirley, una sua compagna di college a cui è particolarmente legato ma alla quale si vede drammaticamente costretto a imporre l’ordine di dimenticarsi di lui. L’intelligenza ed un ferreo autocontrollo, quasi inumano, accomunano una nuova generazione di eroi che, soprattutto in tempi recenti, hanno iniziato a soppiantare tutti quei personaggi che invece facevano leva sulla propria fisicità. Ecco allora che Lelouch Lamperouge al pari degli “arakiani” protagonisti di Jojo o di Light Yagamy di Death Note contrappone la propria sagacia e capacità cerebrale alle nerborute peripezie marziali di Ken Shiro (Hokuto No Ken), Son Goku (DragonBall) e di tutti quei personaggi che hanno dominato la scena a partire dagli anni 80 e che ancora oggi, nel bene o nel male, non mollano lo scettro di eroi dei manga.
Da sinistra a destra: Karen Kozuki,
Suzaku Kururugi,
C.C. e Lelouch Lamperouge
In fondo, etichettare Lelouch come un personaggio positivo (malgrado anche il signore di Hokuto abbia sulla coscienza migliaia e migliaia di innocenti brutalmente accoppati) non è affatto cosa semplice. Probabilmente il fatto che per lo più i protagonisti di Code Geass, nonostante la giovanissima età, risultino capaci di pianificare con cruda freddezza la morte e il massacro di civili e militari ha un effetto disturbante sullo spettatore il quale, addirittura, potrebbe trovarsi più volte a cambiare la preferenza nei confronti degli attori sullo schermo. O a chiedersi se è proprio così che crescono i giovani moderni, indifferenti al sangue, alla violenza, incapaci di farsi scrupolo nel calpestare la vita altrui.
In conclusione, la visione di questo Code Geass è caldamente consigliata, soprattutto a quanti sono alla ricerca di un anime con un intreccio piuttosto elaborato e che proponga contemporaneamente elementi appartenenti a generi diversi, dal fantasy alla fantascienza ma con un pizzico di contaminazione shojo.

1 commento:

Leonardo Colombi ha detto...

Articolo revisionato e inserito sul portale di Terre di Confine: Code Geass R1