Regia: Quentin Tarantino
Anno: 2009
Genere: Azione
Cast:Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Mélanie Laurent, Diane Kruger, Daniel Brühl, Til Schweiger, Michael Fassbender, B.J. Novak, Samm Levine, Cloris Leachman, Samuel L. Jackson, Mike Myers, Julie Dreyfus, ecc...
La trama in breve:
Primo anno dell'occupazione tedesca in Francia. Il Colonnello delle SS Hans Landa, dopo un lungo e mellifluo interrogatorio, decima l'ultima famiglia ebrea sopravvissuta in una località di campagna. La giovane Shosanna riesce però a fuggire. Diventerà proprietaria di una sala cinematografica in cui confluirà un doppio tentativo di eliminare tutte le alte sfere del nazismo, Hitler compreso. Infatti, al piano messo in atto artigianalmente dalla ragazza se ne somma uno più complesso. Ad organizzarlo è un gruppo di ebrei americani guidati dal tenente Aldo Raine i quali non si fermano dinanzi a niente pur di far pagare ai nazisti le loro colpe. (fonte mymovies)
Il mio commento:
Oh, finalmente! Un film capolavoro ben costruito e realizzato, ben bilanciato nei tempi narrativi e soprattutto avvincente, ricco di colpi di scena, personaggi credibili e di dialoghi arguti.
Una visione che mi ha coinvolto fin dall'inizio e che ho molto ma molto gradito.
La suddivisione ad episodi permette infatti di seguire vari aspetti della trama che vanno ciascuno ad amplificare e a spiegare elementi del capitolo successivo, creando aspettativa e dubbi nello spettatore che magari sa già cosa vogliono fare alcuni personaggi mentre questi, nel film, sono all'oscuro l'un l'altro delle intenzioni degli altri.
Ottima l'ambientazione ricreata e l'idea di mettere sullo sfondo le dinamiche storiche relative al nazismo e all'occupazione...certo, con qualche differenza rispetto a ciò che la Storia insegna (mi riferisco al finale...).
L'aspetto che più di tutti mi è piaciuto è stato quello del realismo o, comunque, dell'attenzione a metter sulla scena anche eventi "banali" e imprevisti che possono creare o disfare l'intreccio. Della serie, "bastava che accadesse una cosa simile e la storia avrebbe preso tutta un'altra piega". Mi riferisco allora all'incontro tra l'eroe di guerra Frederick Zoller, nazista, e Shosanna Dreyfus, proprietaria di un cinema, ebrea: se i due non si fossero mai incontrati e il primo non si fosse invaghito della seconda non si sarebbero creati i presupposti per "spostare" Hitler a Parigi. Analogamente, se a quel sergente nazista non avesse deciso di festeggiare la nascita del proprio figlio in quella locanda, magari, il piano Kino organizzato dagli inglesi con la complicità di spie tedesche e dei "bastardi" sarebbe potuto anche tramutarsi in successo...
Piccoli eventi, apparentemente insignificanti, che comunque costituiscono la Storia, quella vera, e a cui nel film viene data la giusta rilevanza.
Piaciute poi molte delle sequenze proposte, da quelle più crude e violente in cui viene mostrato il trattamento riservato ai nazisti tedeschi (i "crauti") da parte dei "bastardi" (splendido Eli Roth nel ruolo dell'orso ebreo) a quelle più "stupide" e dubbie. Mi riferisco in particolar modo ai bastardi che si spacciano per attori siciliani (manco italiani...come se la Sicilia fosse uno Stato) senza sapere praticamente nulla del linguaggio siciliano o del mondo del cinema o alla fiducia che Landa riserva agli accordi con gli americani, lui, sempre così sospettoso e guardingo...mah...
Altre sequenze che mi sono piaciute molto sono quelle relative alle "fantasie" di alcuni personaggi, sia di Shosanna quando le viene presentata l'interprete di Goebberls o del sergente Hugo Stiglitz quando arriva all'apice della tensione e al limite della propria di capacità di sopportazione per via dell'intrusione al tavolo di quell'ufficiale delle SS... Senza contare poi la scelta del nome per il personaggio interpretato dal mitico Mike Myers: un noto tributo ad una delle più note dive del cinema nostrano degli anni 70!
Anche se, in effetti, c'è da dire che gli omaggi e i riferimenti ad altri film di produzione italiana sono presenti giù nel titolo volutamente sgrammaticato, un richiamo a Quel maledetto treno blindato, uscito negli USA come "The inglorious bastards"...chissà come mai poi ci siam ridotti a sfornare solo cinepanettoni...
Memorabile poi la sequenza del cortometraggio proiettato nel cinema, verso la parte finale, quando tutte le più alte cariche naziste, Hitler compreso, si trovano di fronte ad una minaccia di morte da parte di un'ebrea! Sembra quasi un messaggio infernale, una promessa di morte demoniaca con tanto di rogo appiccato alle pellicole dei film presenti, un richiamo a quello realmente effettuato con i libri da parte dei tedeschi.
In conclusione, un film piuttosto lungo e articolato ma nel quale ogni attore ed ogni evento trova ragione d'essere e una sua coerenza con l'intera trama narrativa proposta. Una produzione ben riuscita e che fa dimenticare l'insuccesso di Death Proof, sempre firmato da Tarantino, noioso e poco convincente. E penso che lo stesso Quentin ne sia consapevole, altrimenti credo non avrebbe messo quelle parole in bocca ad Aldo Raine (cioè Brad Pitt) nel finale: "Questo è il mio capolavoro!"
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