Regia: Mark Neveldine, Brian Taylor.
Anno: 2006
Genere: Azione
Cast: Jason Statham, Amy Smart, Jose Pablo Cantillo, Efren Ramirez, Dwight Yoakam
La trama in breve:
Chev Chelios è un killer che ha smesso di uccidere per amore della bella Eve. Ma il boss dei duri e cattivi malavitosi della West Coast non ci sta e lo condanna a una morte singolare. Durante il sonno, lo schizzato Ricky Verona inietta a Chev un veleno che arresta il cuore. Per sopravvivere il suo corpo dovrà costantemente rilasciare adrenalina. Far reagire il cuore, creando situazioni di stress, sarà la missione del killer pentito. Lecito e vitale qualsiasi espediente: provocare afroamericani incazzati e armati, guidare in un centro commerciale, scolare Red Bull, cavalcare una moto o possedere la compagna sui marciapiedi di Los Angeles (fonte mymovies).
Il mio commento:
Crank appartiene a quella categoria di film che potrei definire "brain off", un tocca sana per menti stressate e che abbisognano di un po' di svago "maschio". Diciamocelo, non siamo certamente di fronte ad un film impegnato o dagli aulici risvolti morali, tutt'altro...però chissene!!! Scusate il francesismo.
Adrenalinico, insensato, folle, violento, spericolato, avvincente, metallaro, fracassone e demenziale: questo Crank è un concentrato di tutto ciò e, grazie anche alla straordinaria fisicità di Statham (sto diventando un suo fan ^_^), riesce a coinvolgere a divertire.
Certo, l'intreccio è piuttosto inverosimile, con tanto di situazioni assurde e paradossali, ciononostante si lascia guardare soprattutto grazie ad un ritmo e ad una frenesia di avvenimenti che non regalano mai momenti di noia. Anzi, alcune delle situazioni che si vengono a creare sono quasi indecenti (che sta a fare Verona, con quella tizia china sulla sua patta? Per non parlare dell'amplesso pubblico ci Chev...sai com'è, serve adrenalina...). Un misto di violenza, azione, pornografia ma miscelato con grande stile e ottenendo un risultato sorprendente. Godibile assai e assai, e sottolineato da una colonna sonora azzeccatissima.
Oltretutto, ci sono qua e là sprazzi di soluzioni di regia originali e stravaganti che rendono il film interessante anche dal lato tecnico. Mi riferisco, ad esempio, alla telefonata tra Chev e il suo "medico" quando, mentre il primo cammina nel mezzo di un centro commerciale (in cui ha seminato il panico in auto, se non ricordo male...) le immagini dell'altro si susseguono sulle pareti e sui monitor disseminati nell'edificio; ma anche la rabbia furibonda dell'inizio è ben resa nelle sequenza iniziale, frammentaria e disturbante per via dei rallenty e della fotografia utilizzata. Per non parlare del volo nel finale...
Un film che, a mio avviso, si potrebbe definire barbaro nell'animo, anche se, dicendo ciò, spero di non risultare denigratorio.
Nei confronti del film, intendo, non certamnete dei barbari.
Splendida (e incredibilmente stupida...) pure la controparte femminile, Eve (interpretata da Amy Smart, già vista in qualche puntata di Scrubs tra l'altro), ignara dell'effettiva professione del proprio uomo: d'altronde chi, guardando Jason Statham, non lo scambierebbe per un tipico programmatore di videogames? In effetti i bicipiti "da tastiera" ce li ha, e anche il broncio di chi continua a rimuginare su problemi e algoritmi, così come una resistenza fisica e una virilità che neanche Iron Man e Rocco Siffredi fusi assieme nei giorni migliori riuscirebbero ad eguagliare! Infaticabile e inarrestabile, praticamente un Terminator (e la cosa mi piace...) ma senza i limiti imposti dalla meccanica.
In conclusione, un film che a me è piaciuto, più che discretamente realizzato, e che mi ha permesso di svagarmi in tranquillità, scacciando preoccupazioni e pensieri.
Addirittura lasciandomi con una domanda: cosa farei, io, se mi trovassi al posto di Chev?
Se dovessi vivere con la certezza della morte ad ogni angolo, sapendo di avere il tempo contato, che farei?
Un viaggetto a Roma, ad esempio?
Dalle parti del Parlamento?
Oppure che altro?
Uno sterminio di massa?
Una raccolta fondi per i familiari delle vittime di Kampala?
Un clistere di acido fosforico e chiodi per Dell'Utri e chi l'ha difeso raccontandoci balle sulla sua integrità morale ad un'intera popolazione di elettori di fatto confermando che siamo in mano a dei miserabili corrotti fino al midollo? O, più semplicemente, mi regalaerei una morte per "snu snu "con la mia Silvia?
Adrenalinico, insensato, folle, violento, spericolato, avvincente, metallaro, fracassone e demenziale: questo Crank è un concentrato di tutto ciò e, grazie anche alla straordinaria fisicità di Statham (sto diventando un suo fan ^_^), riesce a coinvolgere a divertire.
Certo, l'intreccio è piuttosto inverosimile, con tanto di situazioni assurde e paradossali, ciononostante si lascia guardare soprattutto grazie ad un ritmo e ad una frenesia di avvenimenti che non regalano mai momenti di noia. Anzi, alcune delle situazioni che si vengono a creare sono quasi indecenti (che sta a fare Verona, con quella tizia china sulla sua patta? Per non parlare dell'amplesso pubblico ci Chev...sai com'è, serve adrenalina...). Un misto di violenza, azione, pornografia ma miscelato con grande stile e ottenendo un risultato sorprendente. Godibile assai e assai, e sottolineato da una colonna sonora azzeccatissima.
Oltretutto, ci sono qua e là sprazzi di soluzioni di regia originali e stravaganti che rendono il film interessante anche dal lato tecnico. Mi riferisco, ad esempio, alla telefonata tra Chev e il suo "medico" quando, mentre il primo cammina nel mezzo di un centro commerciale (in cui ha seminato il panico in auto, se non ricordo male...) le immagini dell'altro si susseguono sulle pareti e sui monitor disseminati nell'edificio; ma anche la rabbia furibonda dell'inizio è ben resa nelle sequenza iniziale, frammentaria e disturbante per via dei rallenty e della fotografia utilizzata. Per non parlare del volo nel finale...
Un film che, a mio avviso, si potrebbe definire barbaro nell'animo, anche se, dicendo ciò, spero di non risultare denigratorio.
Nei confronti del film, intendo, non certamnete dei barbari.
Splendida (e incredibilmente stupida...) pure la controparte femminile, Eve (interpretata da Amy Smart, già vista in qualche puntata di Scrubs tra l'altro), ignara dell'effettiva professione del proprio uomo: d'altronde chi, guardando Jason Statham, non lo scambierebbe per un tipico programmatore di videogames? In effetti i bicipiti "da tastiera" ce li ha, e anche il broncio di chi continua a rimuginare su problemi e algoritmi, così come una resistenza fisica e una virilità che neanche Iron Man e Rocco Siffredi fusi assieme nei giorni migliori riuscirebbero ad eguagliare! Infaticabile e inarrestabile, praticamente un Terminator (e la cosa mi piace...) ma senza i limiti imposti dalla meccanica.
In conclusione, un film che a me è piaciuto, più che discretamente realizzato, e che mi ha permesso di svagarmi in tranquillità, scacciando preoccupazioni e pensieri.
Addirittura lasciandomi con una domanda: cosa farei, io, se mi trovassi al posto di Chev?
Se dovessi vivere con la certezza della morte ad ogni angolo, sapendo di avere il tempo contato, che farei?
Un viaggetto a Roma, ad esempio?
Dalle parti del Parlamento?
Oppure che altro?
Uno sterminio di massa?
Una raccolta fondi per i familiari delle vittime di Kampala?
Un clistere di acido fosforico e chiodi per Dell'Utri e chi l'ha difeso raccontandoci balle sulla sua integrità morale ad un'intera popolazione di elettori di fatto confermando che siamo in mano a dei miserabili corrotti fino al midollo? O, più semplicemente, mi regalaerei una morte per "snu snu "con la mia Silvia?
... e se non bastasse, ecco il trailer di Crank 2: High Voltage!
1 commento:
Aumenta la voglia di vederlo, anche se non ho più 17 anni e il genere non mi da più soddisfazioni.
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