Regia: Tarsem Singh
Anno: 2011
Genere: epico, azione
Cast: Henry Cavill, Stephen Dorff, Luke Evans, Mickey Rourke, Freida Pinto.
La trama in breve:
Re Iperione ha un progetto folle: liberare i Titani. Siamo nel 1200 a.C., gli dei dell'Olimpo da tempo immemore hanno sconfitto i Titani e li hanno rinchiusi nel monte Tartaro, solo l'arco forgiato da Marte potrà liberarli. Nessuno però sa dove sia nascosto e solo una veggente potrebbe rivelarlo.
Tra Iperione e la veggente sta però Teseo, figlio bastardo, ripudiato dalla propria città, ma pronto a battersi contro l'uomo che davanti ai suoi occhi ha sgozzato la madre. Il suo asso nella manica è che nonostante non lo sappia nemmeno lui, Teseo da quando è bambino è stato in realtà addestrato da Zeus in persona. (fonte mymovies)
Difenderò la Grecia dalla crisi economica!! Sìììì!!! |
Il mio commento:
A suo tempo non ebbi l'onore e il privilegio di godermi codesto film al cinema. Si prospettava una grande occasione, un eccitante connubio di epicità e maschia brutalità in stile 300.
Anche la resa grafica, la fotografia e la ripresa delle ambientazioni, così come tutta l'impostazione visiva del film insomma, sono molto simili a quelle della ben nota opera di Zack Snyder.
Recentemente, seppur a puntate, ho avuto quindi la malsana idea di voler recuperare la visione di questo capolavoro dell'epica e, dopo averlo amabilmente visionato in 4 comode puntate, sono pronto per esprimere il mio commento.
Fondamentalmente: ahahahahahahahahah!!! E poi LOL a non finire!
... con il potere del sole, vincerò! Sperando che non si scarichino le pile di sto azz di arco che manco farlo a posta, era sepolto dietro casa mia. Pensa che culo... |
Ma scherziamo? Ma che diamine? Erano ubriachi fin nel midollo quando han realizzato codesto film?
Andiamo con ordine. Innanzitutto prendiamo il regista: di costui ho già visto The Cell (e mi era piaciuto abbastanza) e ho in previsione di vedermi The fall (consigliato da un amico e già intravisto su Rai4 qualche tempo addietro). Per cui, voglio dire, un minimo di fiducia gliela concedo.
Nessun problema poi per quanto riguarda la fruizione di un film che, visivamente almeno, si rifà ad un'altra opera: seppur similare, non mi disturba l'idea della "presa di ispirazione".
Niente da obbiettare nemmeno per la presenza di un pizzico di epica e di divinità che si fiondano sulla terra per menar le mani. Dopotutto, son cresciuto a pane e Cavalieri dello Zodiaco e tutta la serie di Saint Seiya fa bella mostra di sé nella mia sconfinata libreria di manga e fumetti.
I bicchieri, al tempo, non esistevano. Nemmeno le t-shirt per gli uomini palestrati. |
Però, caspita, per il resto questo film è una ciofeca bella e buona, realizzato senza la benché minima coerenza, sopprimendo ogni concetto legato a spazio e tempo, con personaggi piatti e stereotipati che poco hanno di accettabile e che con la mitologia non ci azzeccano una beneamata mazza. Dovrebbero proibire per legge certe storpiature o quanto meno portare poi regista e sceneggiatori (una volta usciti dal coma etilico e/o ripuliti dalle forti dosi di sedativi per cavallo che si sparano in giugulare prima di lavorare) sul patibolo per pubbliche esecuzioni. E che nessuno ci riprovi, siamo intesi? Poniamoci un limite, e che diamine, altrimenti dove finiremo?
Proviamo ad elencare, giusto per dare una misura di quel che sostengo, delle vaccate amabilmente disseminate qua e là. Ad esempio: perché Teseo all'improvviso viene recepito come il leader? Era un pescatore, un signor nessuno fino a poco prima, per di più è colpa sua se re Iperione si ritrova con l'arco di FoppaPedretti per le mani. Che senso ha poi la sua elevazione a rango di "deo": mica ha fermato re Iperione "prima" che questi liberasse i titani né si è prodigato per fermare la guerra dopo la sconfitta del suddetto maniaco sessuale amante dei cappelli bizzarri.
Poi, fondamentalmente, dove 'zzo si svolgono le vicende?
Re Iperione e i suoi problemi esistenziali: come diamine faccio a togliermi sto 'zzo di cappello di merda? |
Già la Grecia è piccola e costituita da innumerevoli isole ma non c'è manco un riferimento spazio temporale. Se i cavalli di Atena muoiono stremati per aver coperto distanze inenarrabili, come mai gli eserciti del cattivone, appiedati, arrivano a destinazione pochi istanti dopo? Quanta gente abita nel villaggio di Teseo? E quanta cavolo di pece viene sollevata per colpa di quel pirla di Poseidone? E dove stava, prima, sta pece? C'erano solo persone di sesso maschile nella Grecia antica? Perché c'è una diga nel bel mezzo del deserto? E dove sono i comandanti degli elleni? Il culto di cui Phaedra è sacerdotessa è un corso privato promosso dal Cepu o ci sono anche altri praticanti? E perché nessuno degli elleni crede nelle divinità? Dov'è, tra l'altro, quel gran pezzo di Venere tutta nuda e tutta calda? Era davvero Marte quel ragazzetto che viene spittellato dal buon vecc...giovane Giove? Non bastava un richiamo verbale? Dove compera i suoi cappelli il buon Iperione? Stando alla mitologia, Iperione, non era un titano? E via dicendo...
Per cui, bollato come boiata colossale, vi consiglio di evitarvi questo film. Tranne, e dico tranne, per due motivi.
Siamo i power rangers!!! Cioè no, siamo gli dei celesti! Sì, beh, siamo solo in 5... oggi c'era sciopero dei fasci di luce... |
Il primo è prettamente maschile ma, come riportato anche nella recensione apparsa sul ben noto quotidiano "Gente di un certo livello" (questo mese in edizione speciale, con rilegatura in pelle di squalo e mogano e, con solo 1 euro in più, l'umile Pepin in omaggio), abbiamo la presenza della bella e casta sacerdotessa Phaedra dotata del potere della preveggenza.
Finché rimane vergine, ovviamente.
Inutile dire che ha perso il suo dono all'età di 15 anni e che da allora spara minchiate a destra e a manca e certe volte, per culo, ci azzecca. Mai che siano delle cozze orrende queste ragazze che posseggono talenti divini...
Il secondo motivo, sono loro, gli dei. Cazzuti, barbarici, pronti a menar le mani come solo i Saint di Saint seiya sapevano fare. Poco importa se son dei deficienti patentati che, così, per sport scatenano tsunami o indossano solo mutante e singolari cappelli, loro rappresentano l'unica cosa degna di nota del film. Imho, ovviamente. Certo, il loro comportamento è assolutamente insulso e inutile, giusto un modo per veicolare messaggi razzisti e xenofobi agli spettatori (dagliele ai neger!, ossia i titani-omini del calcio balilla intrappolati nel monte Tartaro, e se le cose si mettono male ricorri ad armi di distruzione di massa e scappa con la gnocca), però almeno me la son goduta a vederli spappolare corpi e palesare la propria forza leggendaria.
No, te lo giuro Mino, tua moglie non l'ho mai insidiata...credimi!!! |
Per tutto il resto, dimenticatevi completamente di codesto film e fuggitelo come la peste.
Soprattutto se siete appassionati di epica e vi aspettate che, trattandosi di un film su tale materia, con protagonista un certo Teseo il cui nome rimanda di già al terribile minotauro (per altro esperto giocatore di golf e medico chirurgo specializzato nella sterilizzazione cruenta), vi sia almeno un qualche nesso con quello che, a suo tempo, gli antichi greci si son tramandati per generazione e generazione.
Se proprio proprio vi mandano in videoteca ("ammicco ammicco") a prendere questo film, vi consiglio di sbagliarvi e recuperare "The immorals": i vostri amici non vi serberanno rancore, statene certi.
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