domenica 10 maggio 2020

Guns Akimbo

Titolo: Guns Akimbo
Anno: 2019
Regia: Jason Lei Howden
Genere: azione, distopico
Cast: Daniel Radcliffe, Samara Weaving, Rhys Darby, Ned Dennehy, Hanako Footman

La trama in breve:
C'è un gioco pericoloso in città, illegale e seguitissimo: si chiama Skizm, e ci si gioca la pelle in diretta online. Miles lo segue come tutti gli altri, ma una sera, sbronzo, fa commenti pesanti sull'inventore del gioco. E il giorno dopo si ritrova con due pistole trapiantate nelle mani, sbalzato nell'arena e costretto a sfidarne il campione assoluto, la cattivissima Nix. (fonte mymovies)

Il mio commento:
Ingredienti per un film fracassone e tamarrissimo:

Condite il tutto con musiche calzanti e in versione rockettara - tipo Dead Or Alive - You Spin Me Round (Like a Record) -, aggiungete effetti speciali e luci colorate a gogo, la giusta dose di demenzialità e tanto sangue e...beh, avrete Guns Akimbo.
Ah, scordavo una bella dose di regia funambolica che non si risparmia movimenti di macchina rocamboleschi e inquadrature spiazzanti: non può mancare.
Diciamo che la sceneggiatura e la trama non sono esattamente il punto forte del film, che però, a mio avviso, risulta pacchiano e godibile ugualmente, considerando l'idea alla base di esso. Ovvero un povero disgraziato che si trova, di punto in bianco, due pistole inchiodate alle mani, con tutti i problemi che ne possono derivare, costretto a una sfida impari nel disperato tentativo di sopravvivere in un gioco mortale trasmesso in diretta streaming. 
Con sopravvivere s'intende anche a se stessi e a movimenti quotidiani: in fondo avere due pistole strette in ciascuna mano - quell'akimbo del titolo arriva proprio da questo - rende ostica l'esecuzione anche delle faccende più banali dal rispondere al telefono al cibarsi, dall'uscire di casa all'andare in bagno...e non parliamo di vestirsi, tant'è che il povero Daniel Radcliffe di vede costretto alla fuga in mutante, accappatoio e pucciosissime babbucce feline. Addio ad ogni dignità e senso del pudore, soprattutto se l'unica su cui si può contare e la tua ex di cui sei ancora segretamente invaghito. 
Sulle sue orme la nipote dell'agente Smith di Matrix, una pazza senza scrupoli che non esita a sparare, uccidere e distruggere. Sinceramente Samara Weaving non mi era nota, ma devo dire che se la cava egregiamente, seppure il suo personaggio non sia poi così approfondito ma solo una caricatura.

Nyx, agguerritissima campionessa in carica di Skizm...

...e Miles, il nuovo (inconsapevole) sfidante

La storia si sviluppa, ovviamente, senza che ci sia un particolare senso in ciò, o un messaggio particolare da veicolare al pubblico. Si potrebbe riflettere sul valore del cyber-bullismo, sulla deriva dell'uso di mezzi di reality e media, sull'assenza di morale e valori della società, su come vengono percepiti e creati i vip (lo sono anche gli stessi disperati-assassini prigionieri di Skizm) (un po' come faceva riflettere, a suo tempo, Samuele Bersani). 
Lo spettatore potrebbe anche indugiare su pensieri relativi all'effettiva gerarchia del potere, ovvero giustizia vs media, o sull'assuefazione (e conseguente indifferenza) a soprusi e violenza. 
O anche chiedersi se una realtà come quella proposta dal film, in cui il valore della vita viene annichilito e tutto diventa lecito, con orde di fans e spettatori che godono della morte e della sofferenza altrui, possa concretizzarsi o meno.
In realtà, Guns Akimbo non ha tali velleità, si sofferma principalmente sull'azione e sul creare situazioni pericolose, paradossali a volte, lasciando "giocare" i due principali protagonisti della storia che, in qualche modo, riusciranno pure a venire a capo della situazione e, in un certo senso, a chiuderla. Non dico risolverla ma comunque a porre un termine a ciò che sta accadendo. 

Per cui, se lo spettatore riesce a non porsi troppe domande e a lasciarsi trasportare dall'azione, cosa che a mio modo di vedere avviene anche in modo piuttosto naturale considerando il ritmo incalzante con cui la vivace regia vivace di Jason Lei Howden propone scene e sequenze, riuscirà pure a divertirsi. Su alcune recensioni ho letto alcune critiche all'uso eccessivo di rallenty; a mio modo di vedere non mi sembra che se ne abusi: indubbiamente ci sono cambi di inquadratura piuttosto esasperati nonché varie scene al rallenty, ma servono ad aggiungere elementi di pseudo comicità (disseminati qua e là, tipo la sequenza col barbone che, per quanto poco, cerca di aiutare Miles) o di pathos a scene che, a modo loro, posseggono qualcosa di struggente e suggestivo (mi riferisco a "quella" sequenza del finale).



Non ho ben capito come il povero Daniel Radcliffe sia finito a girare una pellicola del genere, tuttavia ben incarna il personaggio "goffo" e assolutamente distante dall'azione che Miles rappresenta. Non potevano mica mettere IL attore Jason Statham! Di certo dev'essersi divertito un sacco a girare Guns Akimbo ma non penso che questo gli consentirà di scrollarsi di dosso la pesante eredità di essere (esser stato?) Harry Potter...però mi è piaciuto assai ritrovarlo qui, maldestro e totalmente fuori posto, ma ugualmente capace di risultare, a modo suo, risolutivo. Sinceramente riuscivo a percepirlo come qualcos'altro rispetto al maghetto di Hogwarts che tanta notorietà gli ha portato, per cui forse è sulla buona strada. 
Consigliato Guns Akimbo, quindi, ma solo se siete amanti del non-sense e delle situazioni esagerate ed esasperate (vedasi i combattimenti di Nyx), o comunque se i vostri gusti incontrano tutti o alcuni degli ingredienti citati all'inizio di questo commento. Oppure se semplicemente vi va di regalarvi un'ora e mezzo di azione e sparatorie e pestaggi vari...come se in tv scorressero le immagini di qualche video game moderno tipo shoot em-up o stile GTA. 



Nessun commento: